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    Morbidelli allontana la SBK: “Ho ancora tanto da dare in MotoGP”

    Morbidelli: “Sento fiducia della Yamaha” Il pilota della Yamaha, Franco Morbidelli, a pochi giorni dal Gran Premio d’Italia 2023 di MotoGP sul tracciato del Mugello, si è detto fiducioso in vista del suo futuro con la squadra giapponese: “Superbike? Mi piace, ma ho ancora tanto da dare in MotoGP. Voglio tornare forte e conquistare altri […] LEGGI TUTTO

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    Superbike, dubbio numero per Bautista: chiesto aiuto ai fan

    ROMA – Alvaro Bautista si prepara alla stagione 2023 sognando il bis. Lo spagnolo, appena rientrato in Ducati, ha vinto il primo titolo della propria carriera in Superbike, conquistando ben 16 Gran Premi nel 2022. Numeri che stanno facendo riflettere lo spagnolo se tenere il fortunato 19 o se passare al numero 1, riservato al campione in carica. Una decisione per cui il campione in carica ha chiesto aiuto ai suoi fan su Twitter attraverso un sondaggio.
    La risposta del web
    L’esito finale è stato abbastanza netto. Ben sette tifosi su dieci, esattamente il 70% dei votanti, ha espresso la propria preferenza sul cambio di numero e il passaggio all’1, mentre solo il 30% ha optato per conservare il “vecchio” 19. Lo stesso Bautista ha comuncato sul proprio profilo Twitter di aver compreso la preferenza del web e che presto arriverà la comunicazione per la veste ufficiale della nuova Ducati V4 per il mondiale 2023. LEGGI TUTTO

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    Superbike Ducati, Bautista: l'1 del campione o il 19? Lui chiede ai fan

    ROMA – La stagione 2022 è stata davvero magica per Alvaro Bautista, che appena rientrato in Ducati, ha conquistato il primo titolo della propria carriera in Superbike con ben 16 vittorie stagionali. Numeri che stanno facendo riflettere lo spagnolo sul fatto di tenere il fortunato 19 o se passare al numero 1, riservato al campione in carica. Una decisione non facile per il campione in carica che ha chiesto aiuto ai suoi followers su Twitter attraverso un sondaggio.
    L’esito del sondaggio
    La risposta dei tifosi è stata quasi un plebiscito. Esattamente sette tifosi, ovvero il 70% dei votanti, ha espresso la propria preferenza sul cambio di numero e il passaggio all’1, mentre il 30% ha optato per una scelta conservativa ovvero quella di tenere il 19. Lo stesso Bautista ha risposto sul proprio profilo Twitter comunicando di aver compreso la preferenza del mondo social e che presto arriverà la comunicazione ufficiale per la veste ufficiale della nuova Ducati V4 per il mondiale 2023. LEGGI TUTTO

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    Superbike, Razgatlioglu: “Ora sono tornato quello del 2021”

    ROMA – Toprak Razgatlioglu si prende il grande slam nella tappa inglese della Superbike e si avvicina in classifica al duo Bautista-Rea. Il turco sembra aver ritrovato lo smalto dello scorso anno, quando strappò il titolo al britannico, e questo si evince anche dalle sue parole, riportate da “Motorsport”: “Quest’anno – afferma il turco – non abbiamo iniziato bene, ma questo weekend siamo riusciti a conquistare tre vittorie. Sono molto felice, voglio ringraziare il mio team per il lavoro incredibile che ha fatto. Ora mi sento come il Toprak dello scorso anno. Mi piace questo stile e sono molto contento di questo”.
    Le sensazioni di Razgatlioglu
    Gara 1, Superpole Race e Gara 2: Razgatlioglu cannibalizza Donington e riacquista fiducia per il resto della stagione. “In Gara 2 – dice il campione del mondo in carica – sapevo che Johnny fosse dietro di me, ho solo aspettato e cercato di conservare la gomma posteriore. Quando ho visto che sulla lavagna che avevo tre decimi di vantaggio ho iniziato a spingere. Sono molto felice della vittoria di oggi”. “Il vero Toprak è tornato, ora vedremo le prossime gare. Il campionato è ancora lungo, ci sono molte gare e dobbiamo continuare a lottare. Sono più vicino, non so quanti punti ho, mi sto solo concentrando sul lavoro. Ragiono solo gara per gara”, ha concluso Razgatlioglu, che ora punta la tappa in Repubblica Ceca sul circuito di Most. LEGGI TUTTO

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    Superbike, Razgatlioglu: “Sono tornato, ora ragiono gara per gara”

    ROMA – Toprak Razgatlioglu fa il pieno a Donington nella quinta tappa della Superbike e ora il duo Bautista-Rea è più vicino in classifica. Il turco sembra aver ritrovato lo smalto dello scorso anno, quando strappò il titolo al britannico, e questo si evince anche dalle sue parole, riportate da “Motorsport”: “Quest’anno – afferma il turco – non abbiamo iniziato bene, ma questo weekend siamo riusciti a conquistare tre vittorie. Sono molto felice, voglio ringraziare il mio team per il lavoro incredibile che ha fatto. Ora mi sento come il Toprak dello scorso anno. Mi piace questo stile e sono molto contento di questo”.
    Le parole di Razgatlioglu
    Gara 1, Superpole Race e Gara 2: Razgatlioglu cannibalizza Donington e riacquista fiducia per il resto della stagione. “In Gara 2 – dice il campione del mondo in carica – sapevo che Johnny fosse dietro di me, ho solo aspettato e cercato di conservare la gomma posteriore. Quando ho visto che sulla lavagna che avevo tre decimi di vantaggio ho iniziato a spingere. Sono molto felice della vittoria di oggi”. Ora sembra che il pilota Yamaha si sia messo alla caccia dei rivali e conclude: “Il vero Toprak è tornato, ora vedremo le prossime gare. Il campionato è ancora lungo, ci sono molte gare e dobbiamo continuare a lottare. Sono più vicino, non so quanti punti ho, mi sto solo concentrando sul lavoro. Ragiono solo gara per gara”. LEGGI TUTTO

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    Superbike, Biaggi: “Bayliss favorito, nel 2008 ando così”

    ROMA – Max Biaggi spiega cosa è successo nel 2008, quando correva in Superbike con la GMB Racing. Il mondiale in questione venne vinto da Troy Bayliss, suo compagno di squadra, ma a discapito del pilota italiano, stando alla sua versione dei fatti. “Scegliere la squadra per il 2008 – dice Biaggi – è stato per me molto difficile. Firmai un contratto direttamente con Ducati, contratto che prevedeva il passaggio nella squadra ufficiale per l’anno seguente. Sapete tutti poi come è andata e ringrazio il cielo che sia andata in quel modo, perché sono così ritornato a Casa in Aprilia, per scrivere altre meravigliose pagine della mia vita sportiva e non”.
    Dalla pre-season al Qatar
    “Continuo nel dire – attacca il quattro volte campione del mondo in 250 – che i non vincenti nello sport fanno fatica a comprendere la mentalità che anima un pluricampione del mondo. Da parte loro non ci sono invidie, ma solo un’incapacità nel vedere oltre, nel capire chi si è spinto oltre. Un campione deve rispettare tutti, ma in pista deve essere spietato. Non è corretto omettere quanto è avvenuto in quell’anno, trasformando la verità, nei presunti capricci di un pilota. Ecco quello che è successo”. ecco quello che colloca in modo corretto gli eventi del 2008. Sono passati 14 anni, per cui è arrivato il tempo di mettere in chiaro un po’ di cose. La moto che io provai la prima volta per il 2008 era assolutamente vincente. In quell’occasione il regime di rotazione massima a pari a 11500 giri/min”. “Dopo pochi giorni ci spostammo in Qatar, per un nuovo test, ed in quell’occasione alla moto furono tolti 500 giri/min, per un presunto problema strutturale. Non potemmo fare null’altro che adeguarci. In Australia un brutto incidente in curva 1 mi mise fuori dai giochi. Fortunatamente mi fratturai solo il radio del braccio sinistro”, prosegue Biaggi.

    La confessione di Preziosi
    Per Biaggi inizia così un breve periodo lontano dalla pista e al suo ritorno il pilota rimane perplesso: “A Valencia, dopo 21 giorni di gesso, mi accorsi che nelle libere 1 c’era qualcosa che non andava sulla moto. Parlai con il mio capotecnico, ma all’inizio delle libere 2 notai lo stesso identico problema. Perciò conclusi lì la sessione: non aveva senso continuare con una moto che aveva un evidente calo di prestazioni e con una mano dolorante”. Poi la rivelazione: “Il mio capotecnico, dopo vari tira e molla, finalmente ammise che l’allora Direttore Generale di Ducati Corse Filippo Preziosi, gli aveva ordinato di inserire una mappa specifica, che toglieva tra i 15 ed i 18 CV su tutto l’arco di utilizzo. Questo perché era necessario che a vincere fosse un solo pilota, altrimenti il regolamento avrebbe penalizzato la 2 cilindri. Infatti se a vincere fosse stato un solo pilota, la vittoria sarebbe stata imputabile alla sua bravura e non ad un vantaggio tecnico del 2 cilindri rispetto al 4 cilindri. La mia moto era diventata improvvisamente un cancello”. “In tutto questo il mio team manager, che avrebbe dovuto difendere gli interessi della sua squadra, dei suoi sponsor ed evitare che la moto di un suo pilota si trasformasse in una stufa, non disse una sola parola. Anzi ancora oggi finge di non conoscere la verità. eppure era anche lui presente a tutti i nostri meeting”, dice per concludere Biaggi, che recrimina un mondiale a suo dire falsato nel box della scuderia satellite Ducati. LEGGI TUTTO