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    Sospensione in Lombardia, le società non ci stanno. La petizione e le critiche

    Di Dania Tuccillo
    La decisione della Fipav Lombardia, a seguito dell’ordinanza regionale, di sospendere campionati e attività dalla Serie C fino ai campionati di categoria non è piaciuta ad allenatori, dirigenti, presidenti, genitori e atleti delle società lombarde.
    Sui social sono numerosi i commenti negativi e le richieste di chiarimento e modifica dell’ordinanza destinati al presidente Attilio Fontana. Tra questi, quello della Pcg Volley Bresso che invita a riflettere sul “Disastro che stiamo per creare”:

    Ancora, sotto il post Facebook con le nuove direttive della Fipav Lombardia, si legge il commento di Pierina Bolzoni, presidente della Gerundo volley:
    “Carissimo presidente Fontana “carissimo” perché voglio essere gentile, e “presidente Fontana” perché è lei che ha firmato l’ordinanza (ovviamente dopo essersi consultato con chi di dovere). Ieri sera, al termine degli allenamenti previsti, dopo aver deterso, igienizzato e sanificato la palestra che utilizziamo, torno a casa e leggo sui social che la Regione Lombardia ha emesso una nuova ordinanza e scopro che fino al 5 novembre NON POTREMO PIÙ continuare con gli allenamenti e non potremo ovviamente nemmeno iniziare i campionati perché il nostro sport, la pallavolo, rientra tra gli innumerevoli sport da contatto di cui l’ordinanza ha previsto il blocco. Pensando fosse uno scherzo, vado a letto. Ma svegliandomi questa mattina verifico che non era uno scherzo ma che é tutto vero! Ma stiamo scherzando?“
    La presidente continua: “Come ha scritto qualcuno prima di me, (che copio e incollo perché ha espresso perfettamente il mio pensiero) “in poco meno di 2 mesi ci siamo trovati ad affrontare un nuovo modo di fare sport: la chiamano new normality!Abbiamo dovuto fermarci, capire, sbattere la testa perché quello che ci sembra assurdo, oggi è la normalità. Scaltri e istintivi come solo gli sportivi sanno fare, abbiamo messo in atto un protocollo serio e stringente.Abbiamo rinunciamo a molte cose pur di tornare a riassaporare il profumo della palestra. Abbiamo rinunciato a trovarci 30 minuti prima dell’allenamento e alle paste del giovedì. Abbiamo rinunciato alla doccia e agli spogliatoi, alle ore palestra occupate giustamente dalle scuole per permettere l’uscita scaglionata degli alunni. Abbiamo rinunciato ai 4 campionati che avremmo fatto per squadra per meglio gestire gli spazi disponibili. Abbiamo fatto tanti passi indietro solo per l’amore incondizionato verso questo sport!Finalmente siamo ripartiti con mille difficoltà, tanta pazienza, tanti investimenti, ma davvero con tanta determinazione! E niente ci ha fermato, neanche le mascherine, i gel, le distanze, i palloni igienizzati, il registro delle presenze, la misurazione della temperatura, le autocertificazioni, le tantissime ore di formazione e i continui cambiamenti.Ora la mazzata! Uno stop che sa di sconfitta, come quella volta che hai perso una finale e non ci dormi la notte, ma tu avevi lavorato duramente e seriamente ed eri convinto di spuntarla.Ma le nostre associazioni con tutti questi protocolli, le nostre palestre igienizzate quasi come un ospedale, le nostre regole (che poi sono le vostre) che abbiamo messo in pratica alla lettera, non sono forse più sicuri dei mezzi pubblici, degli assembramenti e della stupidità di chi crede che senza mascherina si possa vincere contro questo maledetto virus?”“Concludo dicendo che nessuno di noi vuole mettere a rischio la vita di nessuno, dei nostri cari, dei nostri amici, dei nostri vicini, ma in questo modo state distruggendo qualcosa di importante e necessario, state uccidendo la nostra anima.Pierina BolzoniPresidenteASD GERUNDO VOLLEY”
    Infine, ma sono solo alcuni esempi di quello che si può leggere in queste ore, sempre su Facebook è stata lanciata una petizione (sulla piattaforma apposita change.org) dal titolo “Modificare l’ordinanza 620 della Regione Lombardia: stop all’irragionevolezza” con l’obiettivo di raggiungere le 25.000 firme. Al momento in cui scriviamo questo articolo, sono state già raggiunte le 16.861 firme.
    Il link della petizione. LEGGI TUTTO

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    La Lombardia verso lo stop agli sport di contatto. Permessi solo gli allenamenti

    Foto Federazione Italiana Pallavolo

    Di Redazione
    I campionati regionali e giovanili in Lombardia rischiano di fermarsi prima ancora del via. Già questa sera, o più probabilmente domani, la Regione emanerà una nuova ordinanza i cui contenuti sono stati anticipati oggi dal presidente Attilio Fontana: il governatore lombardo, nel quadro di una serie di misure per ridurre l’impatto dell’epidemia di coronavirus, dovrebbe imporre la sospensione di ogni attività negli sport di contatto, tra i quali la pallavolo (ma non Beach Volley e Sitting Volley), permettendo però gli allenamenti.
    Tra le misure devono ancora essere sottoposte al vaglio del Comitato Tecnico Scientifico regionale, ci sarebbe inoltre la richiesta di consentire l’ingresso nei palazzetti agli spettatori, anche dopo la scadenza dell’attuale ordinanza in vigore fino a lunedì 19 ottobre.
    (fonte: Il Giorno) LEGGI TUTTO

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    Futura Volley Giovani, il Palasport San Luigi apre le porte agli abbonati

    Di Redazione
    Splendide notizie per gli abbonati della Futura Volley Giovani 2020/2021! 
    Nel pomeriggio di ieri la Regione Lombardia ha emesso un’ordinanza che consente la presenza del pubblico alle manifestazioni sportive, per un massimo di 700 spettatori negli impianti coperti ma per non più del 25% della capienza autorizzata dalle Commissioni di vigilanza prima dell’emergenza causata dal Covid-19.
    Il match previsto al Palasport San Luigi domani pomeriggio (domenica 20 Settembre) alle ore 17.00 contro la Green Warriors Sassuolo, valido per la prima giornata del campionato di Serie A2, potrà quindi essere vissuto dal vivo da chi ha già acquistato l’abbonamento stagionale 2020/21: una notizia che, seppur tardiva, consentirà ai fedelissimi supporter di tifare dagli spalti le atlete in biancorosso.
    (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Lombardia e Veneto aprono le porte: fino a 700 spettatori nei palazzetti

    Di Redazione
    Anche Lombardia e Veneto, sulla scia dei provvedimenti adottati da altre regioni, consentono l’accesso del pubblico alle competizioni sportive, sia pure in misura limitata. Il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana ha firmato oggi l’ordinanza che apre al pubblico gli impianti sportivi, fino a un massimo di 1.000 spettatori per le manifestazioni all’aperto e 700 spettatori per quelle al chiuso. Il provvedimento è in vigore da oggi, sabato 19 settembre, e quindi già da domani le squadre di volley lombarde potranno aprire le rispettive gare agli spettatori.
    L’ordinanza, infatti, è valida anche per gli eventi “riconosciuti di interesse nazionale dal CONI, dal CIP e dalle rispettive Federazioni“, quindi si applicherà anche ai campionati nazionali. Il pubblico potrà accedere soltanto “limitatamente a quei settori nei quali sia possibile assicurare posti a sedere da assegnare ai singoli spettatori per l’intera durata dell’evento“. Nell’ordinanza si confermano anche le altre misure di sicurezza previste per gli eventi, dall’utilizzo della mascherina (che dovrà essere indossata anche all’aperto) al distanziamento interpersonale. Non sarà consentita l’apertura di bar e punti di ristoro.
    Regole molto simili anche per il Veneto, dove però la mascherina sarà obbligatoria solo al chiuso. L’ordinanza emessa dal governatore Luca Zaia è valida fino al 3 ottobre, mentre quella della Lombardia sarà in vigore fino al 15 ottobre.
    (fonte: Ansa.it) LEGGI TUTTO

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    La Lombardia riapre i palazzetti, ma non per la pallavolo

    Di Redazione
    La tanto attesa ordinanza della Regione Lombardia che riapre lo sport ai tifosi è arrivata, ma non è una buona notizia per gli appassionati di volley. Per il momento, infatti, dal provvedimento sono interessati soltanto due eventi: la Supercoppa Italiana di basket (a Milano, Varese, Desio, Brescia e Cremona) e il Gran Premio di Formula Uno a Monza. Nel primo caso, le porte dei palazzetti si riapriranno per un numero massimo di spettatori pari al 25% della capienza dell’impianto, a patto che sia possibile rispettare il distanziamento minimo di un metro. Per il GP monzese, invece, l’accesso sarà consentito simbolicamente soltanto a una delegazione di 300 medici e infermieri protagonisti della lotta al coronavirus.
    La pallavolo resta per il momento a porte chiuse (fatta salva la possibilità di accesso alle singole partite per un massimo di 200 persone, almeno secondo l’interpretazione della legge data dalla Federazione) ma in molti sperano che le norme applicate al basket possano essere estese a breve anche al nostro sport, considerando che in alcuni casi si parla addirittura degli stessi impianti (come il PalaRadi di Cremona). Le disposizioni da seguire, in ogni caso, resteranno molto rigide: biglietti in vendita soltanto online, varchi di accesso e uscita separati, rilevazione della temperatura all’ingresso, mascherina obbligatoria per tutta la durata dell’evento e divieto di apertura ai servizi di bar e ristoro.
    (fonte: Regione Lombardia) LEGGI TUTTO

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    Coronavirus, la Regione Lombardia dà l’ok agli allenamenti a porte chiuse

    Di Sono state ore di incertezza e caos organizzativo per le squadre di Serie A maschili e femminili della Lombardia, dopo l’ordinanza che ha sospeso fino al 1° marzo qualsiasi evento e manifestazione sportiva a seguito dell’emergenza coronavirus. Ora però, finalmente, sembra essere stato chiarito che gli allenamenti possono riprendere regolarmente, purché a porte chiuse. A […] LEGGI TUTTO