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    Ora l’esame di maturità, poi la prima squadra di Siena per Pellegrini

    Lo schiacciatore classe 2004 farà parte del team biancoblu in A2: “Felicissimo e orgoglioso di questa chiamata, il lavoro nel settore giovanile mi ha portato qui”

    Ora l’esame di maturità, poi l’esperienza con la prima squadra dell’Emma Villas Volley per l’intera prossima stagione agonistica, nel corso della quale farà parte della prima squadra. Già lo scorso anno in due partite Federico Pellegrini, schiacciatore classe 2004, era andato a referto. E già in numerose occasioni si era allenato al PalaEstra con Nemanja Petric e compagni. Nel frattempo Pellegrini ha ultimato il suo percorso con il settore giovanile biancoblu, culminato con la Junior League disputata alcune settimane fa nelle Marche. Ora il giovane schiacciatore, che a luglio compirà 19 anni, si prepara per la prossima stagione, e per la prima volta farà parte di una prima squadra. E comincerà subito la sua carriera “da grande” in Serie A, in un torneo di A2. Lo farà dopo avere concluso l’esame di maturità, che sta svolgendo in questi giorni. Si realizza quindi una promozione per lui, dopo avere fatto tutta la trafila nel settore giovanile di Emma Villas Volley. Pellegrini è nato a Montepulciano e vive a Sarteano, dove ha iniziato a giocare a pallavolo.
    Federico Pellegrini, nella prossima stagione lei farà parte della prima squadra di Emma Villas: quali sono le sue emozioni?
    “Ne ho provate tantissime quando ho avuto la notizia. Con questa società ho effettuato tutta la trafila del settore giovanile, ora il lavoro fatto è stato ripagato e mi ha portato qui adesso. Ne sono felice. Sono veramente orgoglioso di questa chiamata a far parte della prima squadra”.
    Cosa vuol dire riguardo alla trafila effettuata nel settore giovanile della Emma Villas Volley?
    “Ringrazio tutte le persone che ho incontrato e con le quali ho condiviso tutti questi anni: compagni di squadra, allenatori, dirigenti. Ho imparato tantissime cose, è grazie a tutti loro se adesso posso far parte della prima squadra di Siena. Abbiamo effettuato un grande e lungo percorso, negli anni sono cresciuto e maturato e ci siamo tolti tante soddisfazioni”.
    Portare un ragazzo in prima squadra è una bella soddisfazione per un settore giovanile…
    “Certamente. L’Emma Villas Volley ha lavorato tanto sul settore giovanile e intende farlo con ancora maggiore impegno nei prossimi anni. Lavorare sui giovani è molto importante per una società, anche in un’ottica futura”.
    Cosa vuol dire di Luigi Banella, che da anni guida il settore giovanile di Emma Villas Volley?
    “Mi è stato accanto in tutti questi anni, mi ha permesso di crescere, è una delle persone più importanti per quella che è stata la mia maturazione. È un uomo di volley, conosce bene questo sport e questo mondo. Segue sempre tutti i giocatori con la massima attenzione, mi ha consentito di apprendere tante cose e di fare importanti esperienze”.
    Tra queste esperienze c’è anche la Junior League, che lei ha disputato poche settimane fa nelle Marche.
    “È stato bellissimo esserci, anche se il percorso non è stato semplice. Abbiamo affrontato grandi squadre e grandi giocatori, ma ce la siamo giocata. È stata un’esperienza eccezionale”.
    L’ultima gara contro Verona è stata tanto lottata e lei ha fornito un’ottima prestazione.
    “Abbiamo disputato una buona partita, è stata per molti di noi l’ultima gara di un lungo percorso nel settore giovanile. Siamo arrivati a disputare questo torneo con una squadra nuova, abbiamo dato il massimo. Per quanto riguarda la mia prestazione contro Verona sono soddisfatto, abbiamo giocato tutti un buon match”.
    Quali sensazioni le sono rimaste dopo la Junior League?
    “Abbiamo affrontato le squadre più forti e i migliori giovani giocatori a livello italiano. Ce la siamo comunque giocata. La Junior League mi ha fatto capire che quella del volley può realmente essere una strada per gli anni a venire”.
    Cosa si aspetta a livello personale dalla prossima stagione?
    “Io metterò il mio massimo impegno in ciò che sarò chiamato a fare. Spero di migliorare e di crescere ancora”.
    Coach Gianluca Graziosi può rappresentare una garanzia in questo senso: la sua storia dice che i giovani migliorano tanto con lui.
    “È vero. Con lui ho fatto un allenamento appena è arrivato a Siena, e poi ho avuto la possibilità di parlarci. È un allenatore capace, una persona che lavora duramente e con passione”.
    In questi giorni lei è impegnato in un’altra prova, l’esame di maturità: come sta andando?
    “Frequento il liceo scientifico di Montepulciano. Ho fatto le prove scritte, spero che siano andate bene. Dopo la maturità mi iscriverò alla facoltà di Ingegneria a Siena. Il prossimo anno mi attendono la stagione sportiva e anche lo studio all’università”.
    Cosa pensa della società senese che sta facendo partire un nuovo progetto dopo la retrocessione dalla Superlega?
    “La società senese sta tentando di dare vita a un nuovo corso e a un nuovo progetto, investendo anche sui giovani. Ciò dimostra la voglia di ripartire e di continuare a fare buone cose nel mondo del volley”.
    Qual è il suo sogno a livello sportivo?
    “Non ne ho uno in particolare. Cerco di dare il massimo, non so cosa potrò fare o dove potrò arrivare. Ora darò tutto me stesso nella prossima stagione con la Emma Villas Volley Siena”.

    CLUB DI FEDERICO PELLEGRINI
    2022-2023 Emma Villas Volley Siena                                                      Superlega, C
    2017-2022 Emma Villas Volley Siena                                                      settore giovanile LEGGI TUTTO

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    Tre ragazzi del settore giovanile della Emma Villas Aubay Siena entrano stabilmente in prima squadra

    Tre giovani pallavolisti del settore giovanile della Emma Villas Volley faranno quest’anno stabilmente parte della prima squadra del team senese che disputerà il campionato di Superlega, esordendo domenica 2 ottobre a Trento (mentre la seconda partita sarà domenica 9 ottobre, al PalaEstra, contro Perugia). Si tratta di Alessio Fontani (nella foto), schiacciatore di 191 centimetri, classe 2006; Alessandro Augero, centrale di 2 metri di altezza, classe 2007; e Federico Pellegrini, schiacciatore di 191 centimetri, classe 2004.
    “Si tratta sicuramente di un motivo di soddisfazione per tutti noi sapere che tre ragazzi che sono cresciuti qui faranno parte della prima squadra nel campionato di Superlega – dichiara Luigi Banella, responsabile del settore giovanile di Emma Villas Volley. – Significa che qualcosa l’abbiamo fatto e che il lavoro effettuato ha prodotto risultati. Fontani e Augero hanno appena disputato il Trofeo delle regioni con la rappresentativa della Toscana Under 16 che ha conquistato il secondo posto nella manifestazione. Hanno giocato entrambi titolari e hanno fatto molto bene. L’attenzione della società verso il settore giovanile è un segnale molto importante ed è significativo per tutti noi. Così si riesce a far crescere quei giovani che si hanno in casa. Quest’anno avremo anche un nuovo direttore tecnico del settore giovanile come Alessandro Fammelume con il quale puntiamo a crescere ancora. Fontani, Augero e Pellegrini sono tre giovani che hanno la passione per il volley. Hanno voglia di migliorare e di fare bene, sono sempre presenti, amano giocare a pallavolo. Hanno quindi non solamente doti tecniche ma anche quella motivazione che è fondamentale per migliorare”.

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    Tecnica F1: il ritorno delle “branchie” di raffreddamento

    Le monoposto di Formula 1 2022 sposano alla perfezione avanguardia e “tradizione”. L’intento di riattualizzare soluzioni diffusamente impiegate in passato è evidente e ben riuscito. Anche per quanto riguarda lo smaltimento del calore proveniente dal tunnel radiatori e dal vano motore, si registra un netto ritorno al passato. Il regolamento tecnico, infatti, contempla nuovamente l’impiego […] LEGGI TUTTO

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    Williams F1: dieci anni di passione e sofferenza

    Sono trascorsi più di dieci anni da quel 13 maggio 2012. Pastor Maldonado — aggiudicandosi il LIV Gran Premio de España sul circuito di Barcellona — consegue quella che rimane l’ultima vittoria in F1 della Williams. Per il team fondato da Sir Frank Williams, si tratta del successo numero 114. Al GP di Monaco 2022, la Williams ha […] LEGGI TUTTO

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    Aston Martin “copia” Red Bull: nulla di scandaloso, anche questo è Formula 1

    La nuova configurazione aerodinamica della Aston Martin AMR22 ha destato e sollevato ironie e chiacchiericcio. Sembra che il team con sede a Silverstone ci abbia preso gusto: in origine con le Force India (e Aston Martin) fortemente imparentate con le Mercedes, adesso con l’Aston Martin, dalle linee delle pance ispirate a quelle della Red Bull […] LEGGI TUTTO

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    Miami, terra di motori: ora è il turno della Formula 1

    Domenica 8 maggio andrà in scena il 1° Miami Grand Prix di Formula 1. Ad accogliere lo storico ed atteso evento, il nuovo Miami International Autodrome. Si tratta di un circuito non permanente situato a Miami Gardens. Il tracciato — lungo 5,412 km — si sviluppa attorno all’imponente Hard Rock Stadium, impianto che ospita le partite casalinghe dei Miami Dolphins, franchigia impegnata nella National Football League.Non vengono usate strade normalmente aperte al traffico; il circuito, infatti, è stato ricavato all’interno dei terreni privati dello stadio.
    La città di Miami ha una lunga e gloriosa tradizione motoristica. Già nel 1926, si disputa il Carl G. Fisher Trophy: sede della competizione del neonato campionato AAA (American Automobile Association) il Fulford-Miami Speedway, ideato e costruito per volere di Carl Fisher, “papà” dell’Indianapolis Motor Speedway.
    Il massimo campionato nordamericano riservato a vetture “formula”, la CART (Championship Auto Racing Teams), torna in quel di Miami nel 1985. Dal 1985 al 1988, la corsa si disputa al Tamiami Park, all’interno di un corto tracciato cittadino di 2,870 km. Al Tamiami Park vengono, inoltre, disputate due edizioni del Marlboro Challenge (“all star race” della CART, 1987-1988) e tre corse di American Racing Series-Indy Lights (dal 1986 al 1988; a vincere nel 1986 è Fabrizio Barbazza).
    Nel 1995, la CART approda al Bicentennial Park di Miami: la gara è vinta da Jacques Villeneuve. Nel biennio 1995-1996, il tracciato ospita anche la Indy Lights e l’Atlantic Championship, campionati propedeutici alla CART.
    Con la realizzazione dell’Homestead-Miami Speedway, CART e IRL/IndyCar si trasferiscono sull’ovale della Florida. La CART farà tappa in questo impianto dal 1996 al 2000 (nel 2000, a trionfare è Max Papis), la IRL/IndyCar dal 2001 al 2010. Parimenti, anche la Indy Lights e la Atlantic si trasferiscono — sebbene in forma non continuativa — presso lo Speedway di Homestead-Miami.
    La CART — siamo già negli anni della scissione tra CART/Champ Car e IndyCar — torna a riabbracciare un circuito cittadino nell’area di Miami nel biennio 2002-2003. Il tracciato è quello del Bayfront Park.
    Miami, tuttavia, deve la sua gloriosa storia motoristica soprattutto alle corse riservate alle vetture a ruote coperte. Il merito è di Ralph Sanchez, promoter di origine cubana. Nasce il Grand Prix of Miami: il circuito è ricavato presso Bayfront Park e Biscayne Boulevard. Siamo nel 1983, il campionato è l’IMSA GT Championship. L’edizione della 500 km (3 Ore) del 1983 è un flop: fortemente condizionata da maltempo, la corsa è interrotta dopo pochi giri. Sanchez rimborsa di tasca propria team e concorrenti, meritandosi il rispetto da parte dei protagonisti impegnati in IMSA. Negli stessi giorni, le vetture di classe GTU e GTO disputano entrambe corse di 100 km.
    Il Bayfront Park accoglie i Prototipi e le GT IMSA dal 1983 al 1985, quindi sarà il tracciato semi-permanente dell’adiacente Bicentennial Park (già Museum Park, oggi Maurice A. Ferré Park) a fare da cornice al Grand Prix of Miami dal 1986 al 1993. Nel 1986, Paolo Barilla — in coppia con Bob Wollek — si aggiudica su Porsche 962 la 3 Ore riservata ai Prototipi GTP.
    Il biennio 2002-2003 vede il grande ritorno dei Prototipi e delle GT sul rinnovato Bayfront Park. In questi anni, infatti, la American Le Mans Series fa tappa a Miami in concomitanza con la CART/Champ Car. Nel 2002, Emanuele Pirro — in coppia con Frank Biela — si aggiudica la corsa su Audi R8 di classe LMP 900.
    Il campionato SCCA Trans-Am si affaccia a Miami nel 1994, allorché viene disputata una corsa sul tracciato del Bicentennial Park. Frattanto, lo Speedway di Homestead-Miami ospita altre corse riservate a vetture a ruote coperte. Lo fa attraverso i suoi layout stradali ricavati sfruttando l’infield e alcune porzioni dello speedway, parimenti a quanto accade in altri ovali, quali Indianapolis e Daytona. Nel 1998 è la volta dello United States Road Racing Championship, nel 1999 del FIA GT Championship, quindi — dal 2000 al 2012 — del Grand American Road Racing Championship/Rolex Sports Car Series.
    In foto, Miami ai tempi dell’IMSA Anni ’80: uno scorcio del tracciato del Bayfront Park durante la gara IMSA GTO 1984 e la locandina del Grand Prix of Miami 1988 riservato ai Prototipi IMSA GTP. (FOTO)
    Adesso tocca alla Formula 1 far “tremare” le strade di Miami. LEGGI TUTTO