More stories

  • in

    Ford Focus Active, al lavoro per il restyling 2022

    Il 2021 porterà tante novità in casa Ford. Si parte con quelle elettriche, come l’ibrido esteso a modelli come S-Max, ma anche con la nuova Mondeo: una progetto totalmente nuovo che stravolge proporzioni e carrozzeria del modello del passatto. Ma le novità passano anche dal restyling di Ford Focus 2022 e del suo sviluppo su strada. 

    I primi muletti sono apparsi con le forme della Focus Active Wagon, dalla quale estrarre gli indizi di un aggiornamento che sarà certamente stilistico ma non solo. I ritocchi sono concentrati sui gruppi ottici, la grafica delle luci diurne anteriori che seguono lo stile dell’attuale Mondeo: un unico elemento alla base del proiettore. Le forme esterne dei proiettori restano sostanzialmente invariate.
    Dalla calandra sembra si vada verso un ridimensionamento in larghezza, a contorni della cornice altrimenti confermati. I designer sono, poi, alla ricerca di un più marcato effetto tridimensionale dalle lenti dei fari posteriori, il cui trattamento si presenta scavato nella parte centrale.
    11 milardi sull’elettrificazione
    Con un piano di investimenti prospettato nel 2020 in 11 miliardi sull’elettrificazione, alcuni rumours indicano la possibilità che Ford Focus possa affiancare alla gamma di motorizzazioni attuali anche delle alternative full o plug-in hybrid.
    Sarà con i futuri avvistamenti dei muletti che capiremo se i test di un tale sistema interessano la compatta Ford o meno. Quanto al debutto sul mercato, le indiscrezioni vorrebbero un orizzonte collocato tra fine 2021 e inizio 2022.

    Guarda la gallery
    Test Ford Focus Active: foto LEGGI TUTTO

  • in

    Conor McGregor, lusso estremo tra auto sfarzose, whisky e lo yacht Lamborghini

    Era tanto che non si parlava di Conor McGregor, soprattutto perché la notizia è che la leggenda MMA ha perso per KO e non era mai successo. La carriera del lottatore irlandese è costellata di successi ed è iniziata dal basso, prima che Conor diventasse “The Notorious”, uno degli uomini più ricchi dello sport mondiale: fino al 2013 la stella della UFC (la federazione di Dana White) percepiva il sussidio da parte del governo irlandese.

    Oggi la sua vita privata viaggia su cifre da capogiro, grazie a un ottimo fiuto per gli affari, un’immagine di rilievo totale e l’abitudine a far parlare di sé (come nel caso dell’incontro con Mayweather, l’evento da centinaia di milioni di dollari): grazie alle vittorie nella gabbia, McGregor può permettersi tutto il lusso che desidera, e un bel po’ dei suoi guadagni ama spenderlo in auto da sogno.

    Guarda la gallery
    Conor McGregor, le sue auto e lo yacht di lusso

    DUE ROLLS ROYCE GHOST E PHANTOM
    Il piccolo inciso che va fatto prima di ammirare i modelli posseduti dal lottatore MMA è che, tra i suoi ultimi acquisti, troviamo una villa da 3.700 mq a Las Vegas con 10 camere da letto, una spa e un garage con 10 posti auto. Parcheggiate nella residenza, si possono trovare una Bentley Continental GT, due Rolls Royce – una Ghost e una Phantom Drophead -, una McLaren 650S, una Lamborghini Aventador e una manciata di veicoli meno vistosi, tra Range Rover e Cadillac Escalade.
    Maradona, nuova asta: in vendita anche la sua Bmw i8 Coupé “Cristallo”
    YACHT EDIZIONE LIMITATA
    La residenza è sprovvista di un porto dove attraccare: tra gli investimenti più appassionati di McGregor spicca uno yacht di lusso realizzato da Lamborghini, per un valore di 2,7 milioni di sterline e in edizione limitata a 63 esemplari. Il Tecnomar conta 4.000 cv di potenza e una velocità massima di 111 km/h. The Notorious ha scelto il “suo” numero 12, come 12 è il nome del suo whisky 12 Proper, un successo da esportazione anche quello. La prima sconfitta per KO ha permesso ai fan e ai detrattori del fighter di intavolare la più classica delle discussioni: Conor McGregor è un lottatore finito o spazzerà via le critiche a suon di calci, pugni e sottomissioni? Ai posteri l’ardua sentenza, nel frattempo l’irlandese si consolerà con i suoi gioielli a quattro ruote.
    Jorge Lorenzo, a Dubai tra Lamborghini Aventador e una specialissima Yamaha M1 LEGGI TUTTO

  • in

    Tesla Model S, la cloche alla Supercar? Tutta italiana

    Elon Musk. Un nome che continua a riecheggiare all’interno del mondo dell’automotive… e non solo. A confermarlo,  l’ultima trovata del boss Tesla presentata insieme al restyling della Model S. Nei rendering divulgati, infatti, a far discutere è stato un particolare che sembra uscito direttamente dalla serie tv Knight Rider, un volante con la forma di una cloche. Tuttavia, non è poi così rivoluzionario come si crede.

    Guarda la gallery
    Tesla Model S 2021 e Tesla Model X restyling

    COME NEL TELEFILM
    Tutto ruota, è il caso di dire, attorno al volante. Musk ha scelto di ripensare al concetto di volante, sostituendo la corona con una cloche vista solo sui prototipi futuristici mostrati ai Saloni e su KITT, la Pontiac nera protagonista del telefilm degli anni ’80.
    Foto fittizia per creare clamore e attesa attorno al modello scatenando discussioni tra gli appassionati e haters? Optional che verrà usato su richiesta? Questo è tutto da vedere perché, al momento, notizie ufficiali sull’omologazione del dispositivo in Europa e USA non ce ne sono. Inoltre, è vero che questo rende azionabili i comandi senza staccare le mani, ma il disegno della cloche lascia immaginare a una forzatura della loro posizione. Le mani restano fisse, si rischia l’incrocio in percorrenza di curva, senza citare manovre in retromarcia… Staremo a vedere.
    PRIMA VENNE NARDI
    Elon Musk è geniale nel trovare sempre il modo per far parlare dei suoi prodotti, anche quando non ci sono, ma ecco, su questo argomento è arrivato secondo. Infatti, alla futuristica cloche ci aveva già pensato un’azienda nostrana, con un concetto molto più innovativo e pratico.
    Nardi, lo storico produttore italiano di volanti, aveva presentato il Two Spokes nel 2007, cloche progettata per non spostare mai le mani dalla posizione ideale, la classica 9:15.
    Il dispositivo si basa sull’idea di rimpicciolire l’impugnatura (il manubrio monorazza ha un diametro di appena 33 cm) per rendere più visibile la strumentazione e sul funzionamento tramite due impugnature ai lati che ruotano su se stesse. In questo modo le mani non solo non si staccano, ma lo strumento può essere utilizzato anche con una mano sola (tipo pomello degli sterzi dei camion) rendendolo adatto per la guida dei portatori di handicap.
    Ed è applicabile a tutte le auto che non abbiano restrizioni specifiche definite sul libretto.
    Ultima cosa: è reale, non un rendering.

    Guarda la gallery
    Nardi Two Spokes LEGGI TUTTO

  • in

    Lada Niva, atteso per il 2024 il nuovo fuoristrada

    L’edizione digitale del giornale, sempre con te
    Ovunque ti trovi, tutte le informazioni su: partite, storie, approfondimenti, interviste, commenti, rubriche, classifiche, tabellini, formazioni, anteprime.
    Sempre con te, come vuoi
    ABBONATI ORALeggi il giornale LEGGI TUTTO

  • in

    Progetto Bloodhound, per il record di velocità servono 8 milioni di sterline

    Nuovi compagni d’avventura, o tutto finirà presto. Il progetto Bloodhound ha le ore contate e già è stato salvato, nel 2018, dall’intervento di Ian Warhurst e la sua Grafton LSR; oggi il Covid si è rivelato un ostacolo molto difficile da superare ed è iniziata la ricerca di nuovi partner per non essere costretti a far tramontare l’idea di un’auto a reazione che tocchi quota 1.000 miglia orarie.

    ANCORA LONTANO IL RECORD
    La holding presieduta da Warhurst, Grafton LSR, è in vendita dopo l’uscita dal progetto Bloodhound, che nel 2019 aveva compiuto il primo passo verso il record di velocità su terra: 600 mph (965 km/h) nei test di velocità in Sudafrica, poi il Coronavirus ha fermato il mondo. Ora, se non si troverà un acquirente per Grafton LSR, Bloodhound sarà parcheggiata in un deposito e probabilmente non ne uscirà mai più. Secondo il calendario del team, l’auto a reazione dovrebbe riuscire a sfondare quota 1.000 mph (1.609 km/h) nel 2022, raggiungendo lo scopo della cifra tonda e naturalmente del nuovo record mondiale, oggi fermo a 763 mph (Thrust SSC nel 1997). Il prossimo step di Bloodhoud sarebbe quello di implementare il razzo monopropellente su misura derivato dall’Eurofighter Typhoon, che consentirebbe di arrivare a 800 mph. Questa fase del lavoro necessita di un investimento di 8 milioni di sterline, l’ostacolo più grande dopo la crisi economica scaturita dalla pandemia.
    WARHURST: “ABBIAMO CREATO LAVORO”
    Warhurst cerca dei partner: “L’idea era di provare che la cosa potesse funzionare, poi ottenere una sponsorizzazione che ci avrebbe portato all’ultima parte del viaggio, ma questo non è successo. Il Covid ci ha reso la vita molto difficile. La gente mi chiede se i soldi sono stati sprecati. Io non credo: abbiamo dato lavoro a delle persone, quelle persone e quelle imprese hanno pagato le tasse, quindi è stato un bene per il paese. È frustrante dover fare un passo indietro, perché il prossimo passo è la tecnologia d’avanguardia. È lì che usiamo la migliore tecnologia delle batterie e i migliori motori elettrici, dove usiamo la stessa tecnologia dei razzi che usano per mettere in orbita i veicoli spaziali”.
    Il pilota di Bloodhound Andy Green, recordman di velocità su terra, ha detto: “Abbiamo lanciato Bloodhound proprio quando è scoppiata la crisi bancaria del 2008, e siamo sopravvissuti. Abbiamo fatto il nostro primo shakedown proprio quando le preoccupazioni della Brexit stavano raggiungendo l’apice, e siamo sopravvissuti a questo per fare 628 miglia orarie in Sud Africa. Più recentemente, il Covid ci ha buttato giù di nuovo ma ci rialzeremo e continueremo a combattere”.
    Innovation Portal, Volvo crea la piattaforma per gli sviluppatori indipendenti LEGGI TUTTO

  • in

    Nuova Jeep Compass 2021, edizione 80° Anniversario per l'esordio

    Jeep compie 80 anni, e anche nel 2021, come avviene ormai dal 1966, la ricorrenza viene giustamente celebrata con una serie speciale. Modelli già sul mercato, altri attesi perché con l’edizione speciale introducono il restyling: nuova Jeep Compass 2021, nello specifico.

    La Compass restyling è apparsa a fine 2020 nella proposta per il mercato cinese, adesso prepara il debutto europeo, in primavera, quando si potrà guidare in allestimento 80° Anniversario, con motori termici e nella variante Jeep Compass 4xe.

    Dentro la nuova Compass 2021
    Della presentazione della gamma celebrativa, 80 anni dal 1941 della Willys MB, conta soprattuto l’introduzione del suv rinnovato in più punti. Dai fari anteriori con gradino alla completa riorganizzazione della plancia, con l’introduzione del sistema infotainment Uconnect 5 e linee a sviluppo orizzontale a delineare lo sviluppo dalla fascia centrale della plancia. Non manca la strumentazione interamente digitale, contenuti che si inseriranno su dettagli specifici dell’allestimento celebrativo, dagli inserti in nero lucido ai cerchi da 18 pollici.
    Cosa propone la 80° Anniversario
    Tratto distintivo anche delle altre proposte, insieme all’infotainment Uconnect da 8,4 o 10,1 pollici, con navigatore connesso, il pacchetto led completo, i badge immancabili.
    Se Jeep Wrangler 80° Anniversario – con motore 2 litri 272 cavalli – e Renegade 80° Anniversario (benzina 120 o 150 cavalli, ibrida 190 cavalli, diesel 130 cavalli) sono già nelle concessionarie, in primavera arriveranno l’ibrido plug-in Wrangler 4xe, Jeep Compass e la proposta Gladiator, motorizzata con il diesel V6 3 litri da 264 cavalli.
    Per i clienti c’è anche Jeep Wave
    Il 2021 del marchio non si apre solo con le prime iniziative a celebrazione dell’anniversario, che pure proseguiranno nel corso dell’anno. È l’occasione per presentare il programma Jeep Wave, una serie di servizi per i clienti che prevede due tagliandi gratuiti entro i 24 mesi dall’acquisto, nel piano di manutenzione programmata Easy Care, l’assistenza stradale 7/7 e H24, un servizio clienti prioritario via call center Jeep, l’accesso privilegiato a eventi e iniziative Jeep con i partner commerciali.
    Sfoglia il listino Jeep: tutti i modelli sul mercato LEGGI TUTTO

  • in

    Porsche 911, Lego fa a mattoncini le versioni Turbo e Targa

    Possedere una Porsche è ora un po’ più semplice, grazie a Lego: se siete fan della storica 911 potrete costruirvela da soli. Lego lancia, in 1.458 pezzi da montare, le due versioni della sportiva degli anni Settanta e Ottanta. 

    Guarda la gallery
    Porsche 911, set Lego per Targa e Turbo

    LA SCELTA TRA TURBO E TARGA
    Un set che sa di nostalgia e che celebra la 911 Turbo e la 911 Targa degli anni che furono: i pezzi della scatola sono gli stessi per entrambe le auto, quindi gli appassionati potranno scegliere se costruire l’uno o l’altro modello con le stesse dettagliatissime componenti.
    CARROZZERIA E INTERNI ACCURATI
    Già, perché i 1.458 pezzi del modello in scala riproducono in maniera accurata e fedele la carrozzeria e gli interni delle due sportive. I sedili anteriori reclinabili, quelli posteriori più piccoli, lo sterzo, il freno a mano e il cambio che si muovono. Niente è approssimativo, nemmeno lo spoiler posteriore per la Turbo e il tettuccio esclusivo della Targa.
    PACCHETTO DEL PROPRIETARIO
    Porsche celebra il nuovo set da collezione regalando ai primi clienti un “pacchetto del proprietario” che certifichi la passione per il Marchio con una edizione limitata. I fan riceveranno un certificato di proprietà, un portacarte ufficiale Lego Porsche e un set di quattro stampe artistiche ispirate alle pubblicità dell’epoca della Porsche 911, in un elegante raccoglitore. Riceveranno il box completo i clienti che ordineranno il modellino attraverso il programma di fedeltà Lego Vip: Porsche 911 Turbo e Porsche 911 Targa saranno prenotabili dal 16 febbraio sul sito www.lego.com e dal 1° marzo saranno presso tutti i Lego Store. Resta il dubbio sul prezzo dei modelli, ma di sicuro costeranno un po’ meno delle auto originali!
    [embedded content]
    Porsche Taycan, lanciata anche la due ruote motrici LEGGI TUTTO