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    ATP Barcellona: Sinner supera Schwartzman in due set, al prossimo turno trova Nishioka

    Jannik Sinner

    Non incanta come sul rosso del Principato la scorsa settimana, ma Jannik Sinner vince all’esordio nell’ATP 500 di Barcellona, superando Diego Schwartzman per 6-2 6-4 in 1 ora e 40 minuti di partita. L’azzurro ha mostrato una netta superiorità tecnica contro l’argentino, soverchiato per potenza, profondità nello scambio e alla risposta, ma ha commesso troppi errori e servito piuttosto male, cedendo per tre volte il turno di battuta. Dopo aver dominato nettamente il primo set ed essere andato in vantaggio anche nel secondo, Sinner ha sprecato la chance del 5-2 e quindi ha sofferto un passaggio a vuoto commettendo tanti errori, senza l’aiuto della prima di servizio. Schwartzman ha impattato sul 4 pari, ma lì Sinner ha ritrovato intensità e ha spinto alla risposta, prendendosi un altro break, quello decisivo. Si è anche toccato la gamba Jannik in quella fase concitata, nella quale è andato in difficoltà. Speriamo non abbia risentito di qualche fastidio. Al prossimo turno affronta il giapponese Nishioka.
    Curiosamente i due si sono affrontati anche a Monte Carlo pochi giorni fa, solo per un’oretta scarsa visto che un problema fisico ha costretto Diego a ritirarsi all’avvio del secondo set. Purtroppo Schwartzman sta attraversando da mesi un periodo molto negativo, totalmente sfiduciato nonostante abbia dichiarato di allenarsi bene e non aver cambiato niente nel proprio gioco. Sembra il cugino “sbiadito” di quel formidabile corridore che ti sfiancava palla dopo palla, con un’intensità mostruosa, quella che gli permise di battere anche sua Maestà Nadal sul rosso di Roma qualche anno fa. Oggi il tennis di Diego è poco intenso, troppo passivo e corto nello scambio, raramente trova profondità e quell’aggressività che gli consentiva di superare una cilindrata inferiore a quella di tutti i big. Così che il primo set e mezzo del match odierno per Sinner è stato quasi un allenamento agonistico. Troppo male Diego alla battuta, la risposta di Jannik era una sentenza, violenta, profonda, gli procurava tanto di quello spazio e campo che l’affondo successivo era quasi una formalità.
    Si è avuta la netta sensazione che Sinner giocasse col freno a mano tirato, forte di una superiorità netta, provando qualche variazione – a dire il vero non così riuscita – e senza spingere al massimo. Le condizioni del Godò poi sono piuttosto diverse da quelle di Monte Carlo, quindi il primo match di un torneo, nonostante l’avversario abbordabile, nasconde sempre qualche insidia. Ogni volta che col diritto Jannik ha spinto a tutta, trovando angolo e profondità, si è preso il punto o quasi. Ha però servito male, vincendo un modesto 56% di punti con la prima; meglio con la seconda, dove ha raccolto due punti su tre. In generale, è stato discontinuo, falloso, forse un po’ distratto. Speriamo non da un problema fisico, visto che dalla metà del secondo set si è toccato la gamba. Proprio in quella fase, quando ha sprecato le chance per scappare 5-2 e servizio, ha avuto un passaggio a vuoto. Ha iniziato a tirare corto, centrale, come se avesse perso sicurezza nella spinta, e ha smarrito del tutto la prima di servizio. È bastato per rimettere in partita l’argentino, che timidamente ha ricominciato a macinare in parte quel pressing col diritto che l’aveva issato tra i migliori al mondo. Per fortuna di Sinner, il momento “no” è durato una decina di minuti, Schwartzman non ha sfruttato la palla per portarsi 5-4, e Jannik invece ha trovato un altro break che di fatto ha chiuso il match.
    Non sempre si riesce a giocare a tutta, e va bene anche così. Sinner sta giocando molto, e i Masters 1000 di Madrid e Roma sono già alle porte. Tanti ipotizzavano che decidesse all’ultimo minuto di rinunciare al torneo catalano per tirare il fiato. Probabilmente ha preferito giocare, continuare il momento positivo, provando a gestire le forze e l’intensità. È possibile che il match di oggi, con alti e bassi e troppi errori, sia figlio proprio questa “gestione”. Al prossimo turno affronta il giapponese Nishioka, sarà ancora nettamente favorito. In caso di vittoria, nei quarti potrebbe trovare Norrie o Lorenzo Musetti, atteso oggi all’esordio contro Kubler.
    Marco Mazzoni

    L’incontro inizia con Schwartzman alla battuta, ma è subito Sinner a dettare i tempi di gioco. Con una velocità di palla nettamente superiore a quella dell’argentino, l’azzurro verticalizza e viene avanti a prendersi il punto che lo porta a palla break sul 30-40. Comanda dalla risposta Jannik, ma spara in rete l’affondo inside out. Diego però serve male, e sulla seconda è aggredito da una risposta potente che non riesce a gestire. Con un doppio fallo, BREAK Sinner, 1-0 e servizio. Evidente la crisi di fiducia di Schwartzman, servizi lenti, centrali, posizione arretrata, così è tutto più facile per Sinner. Forte dell’avvio veemente, si distrae un po’ Jannik, va sotto 0-30 e poi 30-40. Cancella la palla break chiudendo col diritto uno scambio lungo. Annulla con un altro diritto potente anche una seconda palla break, ma cede il turno di servizio alla terza, a chiusura di un game troppo lento e falloso dell’azzurro. 1 pari. Diego riesce a giocare alla sua velocità, spostando Jannik negli angoli. Sul 2 pari Sinner torna ad accelerare a tutto braccio, trova un solido passante e quindi forza un errore di Schwartzman, per il 15-40. Con un’altra risposta di diritto cross potente, ecco il nuovo BREAk e allungo dell’altoatesino, 3-2 e servizio. Consolida il vantaggio a zero, con una ottima variazione (palla corta), 4-2, e quindi nonostante qualche errore continua ad imporre una velocità di crociera troppo elevata per la resistenza del rivale. Da 30-0 sotto, vince quattro punti di fila e strappa il secondo break, 5-2 a un passo dal primo set. Schwartzman ha provato ad uscire dalla morsa, ma sia la palla corta che gli attacchi sono stati facili preda di Jannik. L’azzurro non sfrutta due set point sul 40-15 (brutta una volée giocata con poca mano), e concede una palla del contro break grazie ad una rara accelerazione ficcante di Schwartzman. Sfortunato l’argentino, rischia un gran diritto in corsa ma gli esce di pochissimo. Scampato il pericolo, Sinner chiude il parziale al terzo set point, vincendo uno scambio dal fondo. 6-2, tutto comodo per Jannik, nettamente superiore al rivale in ogni settore di gioco. Solo 59% di punti vinti con la prima palla, ma un ottimo 8 su 11 con la seconda per l’azzurro.
    Secondo set, Schwartzman serve ma l’inerzia del match non cambia, va subito sotto nello scambio, soverchiato dalla maggior profondità e potenza imposta da Sinner, fin dalla risposta, il colpo che sta spostando gli equilibri nel match. Con diritto steccato crolla 15-40 Diego, e un altro errore di rovescio lo condanna all’ennesimo Break, e sesto game di fila vinto dall’azzurro. Forse distratto dal netto vantaggio, incappa in un brutto game Jan, un errore, una smorzata mal giocata, e poi un attacco col back troppo morbido.  Sul 15-40 non entra la prima di servizio e sparacchia malamente un diritto dal centro. Contro Break, come nel primo set. L’inerzia del match però non cambia, Sinner è troppo aggressivo ed efficace in risposta, anche grazie ad un servizio davvero scadente di Schwartzman. Jannik si prende di nuovo il BREAK sul 15-40 grazie ad una pessima volée dell’argentino. 2-1 e servizio Sinner, bravo a consolidare il gap con un solido turno di servizio. Diego cerca di aprire molto l’angolo col diritto per spostare Jannik dalla sua posizione ideale di spinta, ma commette troppi errori, mentre Sinner quando accelera con equilibrio fa “le buche per terra”, come nel diritto terrificante lungo linea da sinistra che gli vale il 4-2. Schwartzman con un terribile doppio fallo a mezza rete consegna a Sinner la palla del 30-40. Rischia l’accelerazione Jannik ma la palla del doppio break gli esce di poco. Si salva l’argentino, resta in scia 3-4. Non un buon game per Sinner l’ottavo, è un po’ passivo e sul 30 pari commette anche il primo doppio fallo del match. Un errore che gli costa la palla break! La gioca con grande attenzione, prima esterna, attacco col diritto cross e via a rete, a chiudere in sicurezza. Commette però un altro doppio fallo, brutto momento vicino alla chiusura. La cancella scambiando senza rischiare niente, portando all’errore l’argentino palla dopo palla. Il break arriva alla terza chance, Diego vince uno scambio di ritmo e urla un “Vamoooo”, liberatorio dopo un match in cui ha subito moltissimo. 4 pari, tutto da rifare. Ora ha preso coraggio Schwartzman, spinge con più intensità e con i piedi più vicini alla riga di fondo, mentre Sinner si è come bloccato sui ritmi del rivale, insicuro nella spinta a tutta che fino a 10 minuti fa gli aveva consentito di controllare la partita. Ritrova per fortuna la risposta sul 40 pari, su di una seconda palla cortissima dell’argentino. Palla del 5-4! Tira forte Jan, ma sbaglia per primo. Si tocca la gamba destra dopo l’errore, con una smorfia. Sinner si prende un nuovo break scambiando ad alta velocità col rovescio. Può servire per il match avanti 5-4. Chiude senza problemi, con una bordata di diritto vincente. Non sempre l’ingresso in un torneo è facile, per proseguire la corsa a Barcellona servirà una maggior continuità.

    Diego Schwartzman vs [4] Jannik Sinner (non prima ore: 12:30)ATP Barcelona Diego Schwartzman24 Jannik Sinner [4]66 Vincitore: Sinner ServizioSvolgimentoSet 2J. Sinner 15-0 30-0 40-154-5 → 4-6D. Schwartzman 15-0 15-15 15-30 40-30 40-40 A-40 40-40 40-A 40-40 40-A4-4 → 4-5J. Sinner 0-15 15-15 30-30 30-40 df 40-40 40-A df 40-40 A-40 40-40 40-A3-4 → 4-4D. Schwartzman30-0 30-15 30-30 30-40 df 40-40 A-402-4 → 3-4D. Schwartzman 15-0 15-15 df 15-30 15-401-1 → 1-2J. Sinner 15-0 15-15 15-30 15-400-1 → 1-1D. Schwartzman 0-15 15-15 15-30 15-400-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1J. Sinner 15-0 15-15 30-15 40-15 40-30 40-40 40-A 40-402-5 → 2-6D. Schwartzman 15-0 30-0 30-15 30-30 30-402-4 → 2-5J. Sinner 15-0 30-0 40-02-3 → 2-4D. Schwartzman 15-0 15-15 15-30 15-402-2 → 2-3J. Sinner 15-0 30-0 40-0 ace2-1 → 2-2D. Schwartzman 0-15 15-15 30-15 40-15 40-301-1 → 2-1J. Sinner 0-15 0-30 15-30 30-30 30-40 40-40 40-A 40-40 40-A0-1 → 1-1D. Schwartzman 15-0 15-15 30-30 30-40 40-40 40-A df0-0 → 0-1
    1 ACES 13 DOUBLE FAULTS 234/60 (57%) FIRST SERVE 36/60 (60%)16/34 (47%) 1ST SERVE POINTS WON 20/36 (56%)10/26 (38%) 2ND SERVE POINTS WON 16/24 (67%)3/9 (33%) BREAK POINTS SAVED 5/8 (63%)9 SERVICE GAMES PLAYED 916/36 (44%) 1ST SERVE RETURN POINTS WON 18/34 (53%)8/24 (33%) 2ND SERVE RETURN POINTS WON 16/26 (62%)3/8 (38%)BREAK POINTS CONVERTED 6/9 (67%)9 RETURN GAMES PLAYED 926/60 (43%) SERVICE POINTS WON 36/60 (60%)24/60 (40%) RETURN POINTS WON 34/60 (57%)50/120 (42%) TOTAL POINTS WON 70/120 (58%) LEGGI TUTTO

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    La crisi di Schwartzman: “Non mi spiego un livello così basso e non so cosa fare”

    Diego Schwartzman (foto Sergio Llamera – LaNacion)

    Diego Schwartzman è certamente una delle delusioni degli ultimi mesi. L’argentino ha perso malamente di fronte al suo pubblico  all’ATP 250 di Buenos Aires contro lo spagnolo Zapata Miralles, un buon avversario certo, ma il 6-1 6-3 patito in 77 minuti è troppo brutto per un lottatore e specialista del “rosso” come lui. Questa pessima prestazione è solo l’ultima di un periodo davvero nero. Nel 2023 ha vinto un solo match, il primo turno all’Australian Open (contro l’ucraino Krutykh), e nel primo evento sul rosso in Argentina, in quel di Cordoba, aveva rimediato un’altra brutta battuta d’arresto contro JM Cerundolo. Purtroppo la crisi di risultati di Diego dura da molto tempo: dopo esser approdato al terzo turno agli US Open lo scorso settembre, ha chiuso l’annata scorsa con 6 sconfitte di fila, battuto anche da giocatori alla sua portata come Ymer o Rinderknech. In pratica Schwartzman ha vinto un match negli ultimi 5 mesi. Scontato il crollo in classifica: da n.16 a fine US Open22, adesso si trova al n.32 del ranking ATP, ma la sua caduta potrebbe diventare ancor più fragorosa se la prossima settimana dovesse andare male anche a Rio di Janeiro, visto che nel 2022 ha raggiunto la finale e ci sono ben 300 punti in scadenza.
    Diego ha sofferto qualche fastidio fisico, è stato anche gravato da problemi familiari: il papà infatti è stato in ospedale come ha raccontato la scorsa settimana (“Mio padre è stato ricoverato in ospedale per tre settimane ed è appena uscito. Ho trascorso due settimane in clinica per ore e ore. Non è una scusa, ma forse è difficile avere pazienza. Sento più frustrazione in campo, la mia situazione personale influisce su tutto”), ma dopo la sconfitta di ieri ha esternato alla stampa tutta frustrazione per un momento davvero difficile e dal quale non sembra trovare una via d’uscita.
    “È difficile trovare una spiegazione a questa partita e a tutta la situazione che sto vivendo” dichiara Diego dopo la sconfitta a Baires. “È un peccato esibirmi a un livello così basso di fronte ai miei fan e non poter ricambiare l’amore e il supporto che mi hanno dato. La verità è che sto giocando a un livello molto basso e non so quale sia il motivo. Questo mi crea enormi dubbi e incertezze, mi sta bloccando ancora di più in campo. Non avevo mai provato niente del genere finora. Ho lavorato molto nella preseason per iniziare bene l’anno, gli allenamenti non sono stati i migliori della mia carriera, ma riesco a giocare a un livello molto più alto di quello che riesco a fare in partita, e non ho cambiato affatto le mie abitudini. Il problema è che non viene fuori assolutamente nulla da quello che ho sempre fatto e vedermi così male in partita mi fa perdere completamente la concentrazione“.
    Una crisi di fiducia totale, che lo porta a non tenere quell’intensità e concentrazione che sono sempre state le sue armi principali. Continua Diego: “Perdere con un punteggio così netto non fa che aumentare la mia insicurezza. Sono abituato a vincere molte partite e ora mi vedo molto al di sotto di quello che posso dare. Il problema è che non so dove andare, sono bloccato. Ho ancora una buona classifica, ma in questo momento non so cosa fare. Mi chiedo se forse dovrei fermarmi per un po’ o se devo continuare a provarci. Con la mia squadra non ho parlato per niente, non riusciamo a trovare una spiegazione e stiamo tutti in silenzio. La responsabilità è solo mia”.
    Grandissima amarezza e coraggio nell’esternare tutte queste difficoltà, prendendosi totalmente la responsabilità del momento negativo. Diego è un atleta che ha speso tantissima energia fisica e soprattutto mentale per arrivare al n.8 del ranking mondiale (ottobre 2020), riuscendo a battere alcuni tra i più forti rivali al mondo, come Nadal sul rosso di Roma, ad esempio. Gli auguriamo di ritrovare fiducia e il filo perduto del suo miglior tennis. Il suo è un esempio estremamente positivo di tennista che, nonostante difficoltà quasi insormontabili, è riuscito a farcela e dimostrare il suo valore.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Tennis & Arte a Buenos Aires. Inaugurato un Murale con Sabatini e Williams

    Gabriela Sabatini posa davanti al nuovo murale

    Il tennis è uno degli sport più fotogenici ed evocativi, soggetto di splendide opere d’arte fin dagli albori della disciplina. Riportiamo con piacere la bella iniziativa lanciata dall’Ambasciata statunitense in Argentina, a Buenos Aires. Marc R. Stanley, ambasciatore USA nel paese latino americano, ha inaugurato ieri un nuovo gigantesco murale dipinto dal famoso muralista Martin Ron che raffigura Gabriela Sabatini e Serena Williams.
    “Questo murale funge da simbolo dell’amicizia duratura tra gli Stati Uniti e l’Argentina ed è un vivido esempio dell’importanza di valorizzare le qualità delle ragazze, che devono essere consapevoli di poter diventare icone dello sport e fare la differenza in tutto il mondo”, ha affermato l’ambasciatore. “Volevamo aggiungere un murale creativo e stimolante ai campi di Palacio Bosch per incoraggiare le generazioni future a sognare di raggiungere grandi successi sportivi. Quando vedranno queste incredibili icone dello sport, che sono state leader dentro e fuori dal campo, avranno uno stimolo in più”.
    Il nuovo murale di Martin Ron è stato commissionato dall’ambasciatore Stanley e da sua moglie, Wendy Stanley, appassionata di tennis. Anche il tennista argentino Diego Schwartzman è presente nel murale. Martin Ron è un muralista argentino noto in tutto il mondo per l’utilizzo di grandi dimensioni, colori intensi e dettagli estremi nei suoi evocativi murales. Di fronte a questo nuovo murale ce n’è un altro che Ron aveva realizzato nel 2016 con le stelle del tennis Andre Agassi e Juan Martin Del Potro.
    L’inaugurazione della nuova opera d’arte ha visto la partecipazione degli studenti di Primer Peloteo, che hanno avuto l’opportunità di parlare con le stelle del tennis e partecipare ad alcune esercitazioni grazie alle donazioni di alcuni sponsor. LEGGI TUTTO

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    Schwartzman: “Il tennis è uno sport molto solitario, il coaching può aiutare. Il migliore? Resta Federer”

    Diago Schwartzman

    Dopo un buon inizio di stagione l’argentino Diego Schwartzman è incappato in un paio di mesi brutti, scarsi risultati e poca fiducia nel suo gioco. In un’intervista rilasciata all’inizio della stagione sul cemento nord americano, Diego parla del suo momento, con interessanti riflessioni sul ruolo della nuova regola del coach – sperimentata in torneo sino a fine anno – e anche della sua ammirazione per Roger Federer. Ecco alcuni passaggi del suo pensiero raccolti da ESPN.
    “Gli ultimi due mesi non sono stati buoni, soprattutto le performance”, afferma Diego, “molte volte puoi avere delle giornate non molto buone ma ti senti a tuo agio in campo, produttivo. In questi ultimi due mesi mi sono sentito un po’ più a disagio, non è una bella sensazione. Sarebbe molto più facile non dover pensare tanto a cosa fare in campo, entrare in partita e tirare a tutta diritti e rovesci, come tanti nel tennis moderno, meglio se con servizi potenti. Per me non è così, devo pensare un po’ prima della partita e nei giorni precedenti, studiare l’avversario e decidere sulla tattica, cosa farò e come giocherò. Poi molto dipende della superficie, dal luogo e dalle condizioni, devi cambiare un po’ e adattarti. Lo facevo sempre e cercavo di analizzare ogni aspetto, ma quando non ha molta fiducia in campo tutto diventa più difficile”.
    “Il coaching? È tema che vede opinioni molto diverse. A volte hai bisogno di qualcosa, il tennis è uno sport molto solitario. Alcuni sono contrari al coaching, ma mi sembra assurdo che non sia permesso. Prima che venisse introdotta la regola gli allenatori cercavano di farti un segno, sussurrare qualcosa, cercando di non farsi vedere. Ma tutti parlavano, ognuno aveva i propri metodi. Ora, quando sei dalla stessa parte del tuo allenatore, può parlarti senza problemi e credo che alla fine sia una opportunità”.
    In chiusura conferma tutta la sua stima per Federer, tennista che considera complessivamente il migliore, oltre i puri numeri. “Se si vuol guardare alla faccenda del migliore con la somma dei titoli, allora basta fare dei calcoli numerici. Per me essere il più grande implica altre cose, in campo e fuori dal campo. Per questo rimango dell’idea che il migliore sia Roger. Penso che sia quello che risveglia di più nelle persone. Il modo in cui gioca è unico, e poi per quello che è come esempio, giorno per giorno, anche nella sua vita privata. È cordiale con tutti, può parlarti in spagnolo, con un altro in italiano, con un altro in francese, è bravo in tutto quello che fa. Ha quattro figli, la mattina si allena con te e il pomeriggio si veste di tutto punto per un evento nel centro della città, sempre impeccabile. Non può essere! È diverso da tutti gli altri”. LEGGI TUTTO

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    ATP 500 Barcellona: Musetti cede a Schwartzman, grande lotta con l’argentino più consistente

    Lorenzo Musetti

    Lorenzo Musetti non supera l’esame Schwartzman. Nella rivincita della battaglia andata in scena qualche giorno fa a Monte Carlo, l’azzurro cede 6-4 7-5 all’argentino sul rosso dell’ATP 500 di Barcellona. È stata anche oggi una grande lotta, in una giornata non facile per il forte vento che soprattutto nel secondo set imperversava sulla città catalana. Entrambi hanno fatto enorme fatica nei propri turni di servizio (ben 12 break complessivi!), tanto che alla fine la differenza è venuta per la maggior consistenza di Schwartzman, meno falloso e più attento a giocare un tennis concreto nei momenti decisivi. Non una partita “bella”, tanti gli errori commessi. Le solite fiammate di qualità oggi non sono bastate a Musetti, incerto in alcune fasi delicate del match e soprattutto poco sostenuto dal servizio. Troppo poco per resistere agli assalti e pressione di Schwartzman.
    È stata una battaglia “classica” da terra battuta. Pochi punti diretti col servizio, grandi rincorse, scambi discretamente arrotati cercando di allontanare il rivale dalla riga di fondo o spostarlo lateralmente per poi infilarlo nell’angolo scoperto. Purtroppo per Musetti, la consistenza e ritmo di Schwartzman è stata superiore alla sua capacità di variare, cambiare ritmo e trovare soluzioni vincenti.La partita è stata un continuo susseguirsi di break o grandi difficoltà nei turni di servizio, ma la sensazione che Lorenzo oggi non ce la facesse è arrivata sul 4 pari del primo set. Schwartzman ha giocato un game pessimo, ha commesso ben 3 doppi falli, ma nonostante quest’enorme vantaggio Musetti non è riuscito a strappare nemmeno una palla break. Inoltre nel secondo set, l’azzurro è stato avanti 3-1, ma nel sesto game non è riuscito a consolidare il suo vantaggio, con alcuni errori e scelte non perfette.Il match è stato lottato, spesso punto su punto, ma non si è deciso per qualche episodio. La risposta e pressing di Schwartzman è stata complessivamente superiore alla qualità tecnica e variazioni di Musetti. Quando hai un tennis brillante come quello dell’azzurro, e prendi molti rischi nello scambio, non puoi prescindere – nemmeno su terra battuta – da un servizio più efficace, continuo e pungente. Oggi Lorenzo non ha ricavato praticamente niente dalla battuta, tanto che ad uno sporadico Ace ha alzato le braccia al cielo, come dire “finalmente”. Contro un corridore come Diego, abilissimo a rimettere tutto e pressare alla prima occasione, non puoi farcela se non hai un servizio migliore.Inoltre Musetti oggi è stato assai altalenante col diritto. Questo è diventato il termometro del suo tennis. Quando ha preso fiducia, ha lasciato correre il braccio aumentando velocità e profondità, è riuscito ad incidere, a fare la differenza sul rivale. Come era accaduto a Monte Carlo su Felix Auger-Aliassime, per non andare tanto lontani. Non sempre oggi è stato sciolto invece col diritto, spesso ha tirato corto, conservativo, e non solo per la posizione in campo ancora un po’ arretrata. Trovare continuità nella spinta col diritto è un altro passo avanti necessario per crescere. Come nell’attacco alla rete. È un’ottima tattica quella di venire avanti, per variare e non cadere nel ritmo di uno Schwartzman, ma devi farlo con una palla d’approccio più ficcante, profonda o angolata, altrimenti ti esponi ad un rischio eccessivo che, come oggi, gli è costato punti importanti (vedi il match point).Una sconfitta che ci sta, Schwartzman su terra battuta è un avversario ostico, per tutti. Ma sul piano tecnico e anche della costruzione del punto, ci si aspettava un Musetti diverso, più incisivo e meno falloso.
    Marco Mazzoni

    La cronaca della partita
    Inizio complicato per l’azzurro, Diego scatta velocissimo con un parziale di 7 punti a 1. Sotto 0-40, Musetti salva le tre palle break consecutive, ma capitola alla quarto. 2-0 Schwartzman. Finalmente entra in partita Lorenzo, spinge col diritto, sposta l’argentino che sbaglia qualcosa. 15-30 e poi 15-40, due palle per il contro break. Scambio di ritmo, sbaglia Diego col diritto. Recupera il break Musetti, serve 1-2. Chiara la tattica dell’azzurro: palle cariche e profonde, per allontanare il rivale dalla riga di fondo ed impedirgli il martellamento di ritmo (suo marchio di fabbrica), e magari sorprenderlo con la smorzata. Impatta 2 pari Musetti. Lorenzo in questa fase ha guadagnato una posizione di campo piuttosto vicina alla riga di fondo, è soprattutto lui a condurre i ritmi dello scambio. Schwartzman è attento a non sbagliare e cerca il contro piede. Qualche bel tocco di Lorenzo, intensità di Diego. Quando Musetti lascia correre il diritto, riesce a spaccare lo scambio a suo favore, mentre la palla corta non gli porta grandi risultati, vista la velocità dell’argentino. Un gran cross stretto col diritto vale a Diego una palla break sul 3-2. Spinge l’azzurro, ma esagera col rovescio incrociato. La palla vola ben larga, BREAK Schwartzman, avanti di nuovo, 4-2 e servizio. Un peccato, Lorenzo era avanti 40-15 nel game ma non è riuscito a chiuderlo (ha perso uno scambio rocambolesco che doveva vincere). Musetti alza il ritmo col diritto in risposta, si mangia il campo e vola 0-40, tre palle per il contro break. Un errore banale di Diego col rovescio, molto scarico con le gambe, lo condanna. Contro Break, Lorenzo serve 3-4. Sul 40 pari di nuovo tenta la smorzata, ma Schwartzman intuisce e si prende il punto. Nuova chance per l’allungo per Diego. Gioca benissimo il punto Lorenzo: lavora col back, respinge l’assalto del rivale e si prende il punto a rete con una volée perfetta di rovescio. Con un Ace si porta 4 pari. Schwartzman si è innervosito per la chance sprecata, commette due orribili doppi falli (palla a mezza rete) che mandano Musetti 15-30. Non approfitta l’azzurro, sbaglia in risposta. Nonostante il terzo DF del game, Schwartzman si porta 5-4. Musetti incassa un gran diritto lungo linea dell’avversario, si ritrova 15-30 e niente prima palla in campo… se la gioca benissimo l’argentino, aggredisce in risposta e poi tocca chiamando avanti l’azzurro, che non può coprire tutto il campo. 15-40 e due Set Point Schwartzman! Rischia la palla corta subito dopo il servizio Lorenzo, gli va bene (non un gran tocco di Diego…). Lungo scambio sulla seconda, Schwartzman guadagna campo diritto dopo diritto, uno cross è davvero molto profondo, Lorenzo non la rimette in gioco. Urla la sua rabbia Musetti, 6-4 Schwartzman. Un set meritato, più continuo e consistente l’argentino.
    Secondo Set. Musetti ha sfogato la rabbia per il set perso e torna in campo molto aggressivo. Si procura in risposta un’immediata palla break, che trasforma con un diritto aggressivo. BREAK, 1-0 avanti. Chi è al servizio fa fatica in questo match, ora è Lorenzo a soffrire. Spinge forte in risposta Diego, sullo 0-30 ne trova una profondissima, che gli vale 3 palle del contro break. Se lo prende alla prima, con un passante “robusto” che Musetti non controlla di volo. Contro Break, 1 pari, tutto da rifare. Il festival dei break continua: da 40-15 ora è Schwartzman a cedere il game di servizio, “Muso” serve avanti 2-1. La lotta continua, punto su punto, una grande battaglia da terra rossa, con un po’ troppi errori a dire il vero rispetto ai vincenti. Lorenzo trova un bellissimo diritto vincente sul 30 pari che lascia fermo Diego, quindi una bella prima gli regala il 3-1, per la prima volta consolida il vantaggio. Sul 3-2, Musetti incassa un gran passante in risposta di Schwartzman (ma l’attacco, di nuovo, un po’ leggero). Siamo 15-40, due palle per tornare in parità. Sbaglia un rovescio in corsa sulla prima l’argentino; spedisce in rete un back difensivo Lorenzo sulla seconda, concedendo l’ennesimo break. 3 pari. Spira un vento fortissimo, le condizioni non sono affatto facili. Lavora bene col diritto inside out Schwartzman, trovando alcuni contro piede ottimi, come quello che gli vale il 4-3. Anche l’azzurro trova un buon gioco di servizio, 40-0 e poi chiude con un Ace al centro, per il 4 pari. Schwartzman va in difficoltà, sotto 0-30. Si butta avanti per mettere pressione a Lorenzo, ma sul 30 pari sbaglia un approccio che gli costa la palla break. Bravissimo Musetti! Si difende nell’angolo destro e trova quindi un diritto aggressivo che sorprende il rivale. BREAK! Avanti 5-4, può servire per il secondo set. Non cambia il canovaccio del match: al servizio non si ricavano punti diretti e si fa fatica. Musetti crolla 0-30 e 15-40. Salva la prima palla break con un attacco in contro tempo sontuoso, ma viene passato sotto rete nella seconda. 5 pari, la lotta è serratissima. Con un rovescio lungo linea spettacolare Schwartzman si issa 6-5. Ora tutta la pressione è su “Muso”, ultima chiamata per allungare il match. Inizia male, fa poco spazio col diritto da sinistra e impatta malamente, 0-15. Per fortuna libera il braccio col diritto, davvero penetrante ed aggressivo, 30-15, ma poi si fa trovare troppo dietro per una volée che muore in rete. 30 pari, a due punti dal match Schwartzman. Attacca con coraggio col diritto lungo linea Lorenzo, c’era spazio, ma la palla è di poco out. Match Point Schwartzman. Servizio e volée… ma si ferma, cerca un taglio col rovescio che esce abbondantemente. Game Set Match Schwartzman, 6-4 7-5. Una vittoria meritata perché Diego è stato più solido, ma c’è rammarico perché in questa grande lotta, Lorenzo aveva a vuoto chance per scappare via. Troppo poco col servizio oggi, così diventa difficile contenere un corridore formidabile per Schwartzman.

    [6] Diego Schwartzman vs Lorenzo Musetti ATP Barcelona Diego Schwartzman [6]67 Lorenzo Musetti45 Vincitore: Schwartzman ServizioSvolgimentoSet 2L. Musetti 0-15 15-15 30-15 30-30 30-406-5 → 7-5D. Schwartzman 15-0 ace 15-15 30-15 30-30 40-305-5 → 6-5L. Musetti 0-15 0-30 15-30 15-40 30-404-5 → 5-5D. Schwartzman 0-15 df 0-30 15-30 30-30 30-404-4 → 4-5L. Musetti 15-0 30-0 40-0 40-15 40-30 ace4-3 → 4-4D. Schwartzman 15-0 15-15 30-15 40-15 40-30 df3-3 → 4-3L. Musetti 0-15 0-30 15-30 15-40 30-402-3 → 3-3D. Schwartzman 0-15 15-15 15-30 30-30 40-301-3 → 2-3L. Musetti 15-0 15-15 30-15 30-30 40-301-2 → 1-3D. Schwartzman 0-15 15-15 30-15 40-15 40-30 40-40 40-A1-1 → 1-2L. Musetti 0-15 0-30 0-400-1 → 1-1D. Schwartzman 0-15 15-15 30-15 30-30 30-400-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1L. Musetti 15-0 15-15 15-30 15-40 30-405-4 → 6-4D. Schwartzman 15-0 15-15 df 15-30 df 30-30 40-30 40-40 df A-404-4 → 5-4L. Musetti 15-0 30-0 30-15 30-30 40-30 40-40 40-A 40-40 A-40 ace4-3 → 4-4D. Schwartzman 0-15 0-30 df 0-404-2 → 4-3L. Musetti 15-0 15-15 30-15 40-15 40-30 40-40 40-A3-2 → 4-2D. Schwartzman 0-15 15-15 30-15 30-30 40-30 40-40 A-402-2 → 3-2L. Musetti 0-15 15-15 30-15 40-15 40-302-1 → 2-2D. Schwartzman 15-0 15-15 15-30 15-402-0 → 2-1L. Musetti 0-15 0-30 0-40 15-40 30-40 40-40 40-A1-0 → 2-0D. Schwartzman 15-0 30-0 40-0 40-150-0 → 1-0
    1 ACES 26 DOUBLE FAULTS 043/68 (63%) FIRST SERVE 46/72 (64%)25/43 (58%) 1ST SERVE POINTS WON 23/46 (50%)9/25 (36%) 2ND SERVE POINTS WON 9/26 (35%)0/5 (0%) BREAK POINTS SAVED 7/14 (50%)11 SERVICE GAMES PLAYED 1123/46 (50%) 1ST SERVE RETURN POINTS WON 18/43 (42%)17/26 (65%) 2ND SERVE RETURN POINTS WON 16/25 (64%)7/14 (50%) BREAK POINTS CONVERTED 5/5 (100%)11 RETURN GAMES PLAYED 1134/68 (50%) SERVICE POINTS WON 32/72 (44%)40/72 (56%) RETURN POINTS WON 34/68 (50%)74/140 (53%) TOTAL POINTS WON 66/140 (47%) LEGGI TUTTO

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    Masters 1000 Monte Carlo: Musetti diverte ma si fa rimontare da un set e un break avanti, cede a Schwartzman al terzo set

    Lorenzo Musetti nella foto – Foto Getty Images

    Si ferma agli ottavi la corsa di Lorenzo Musetti al Masters 1000 di Monte Carlo. Il giovane azzurro cede a Diego Schwartzman in tre set, 2-6 6-4 6-3 lo score a favore dell’argentino, bravo a rimontare sotto di un set e 1-3 nel secondo. Una sconfitta che lascia l’amaro in bocca a Musetti, poiché fino alla metà del secondo set aveva giocato discretamente bene, controllando il gioco grazie alle sue variazioni. Purtroppo il servizio non l’ha quasi mai sostenuto per tutto il match, e un calo evidente nel quinto game, durato fino al doppio break subito, ha cambiato l’inerzia della partita. Schwartzman ha iniziato a prendere il comando dello scambio, ha spostato Lorenzo con il suo ritmo da fondo campo ed ha così impedito all’azzurro di produrre quelle variazioni, tocchi e cambi di ritmo che l’avevano avvantaggiato nella prima fase dell’incontro. Si è innervosito Musetti, ha perso efficacia col diritto e ha subito la maggior consistenza dell’argentino, fino alla sconfitta. Peccato, perché c’era spazio per vincere una partita importante, che l’avrebbe issato ai quarti del torneo. Restano tante giocate di qualità, momenti di grande tennis, ma anche la consapevolezza di dover incrementare la consistenza, fisica e mentale, per reggere dure battaglie contro lottatori come Diego.

    Musetti inizia benissimo il match. A zero vince il primo game e strappa il break per il 2-0 con un uno-due splendido (chiusura col diritto dopo un lungo scambio, rovescio lungo linea al volo meraviglioso), 2-0. Durissimo il terzo game, Lorenzo commette due doppi falli e restituisce il break alla seconda chance. Continua però a giocare il suo tennis brillante, non dando mai ritmo a Schwartzman, in difficoltà nell’arginare le continue variazioni dell’azzurro. Alla terza palla break, Musetti torna avanti 3-1, con altre giocate splendide, incluse palle corte perfette, che nemmeno un “motorino” come Diego prova a rimettere. 4-1 e poi 5-1 Musetti, con il doppio break strappato grazie ad un errore di Schwartzman col diritto. Serve per primo parziale Lorenzo, ma in una giornata brillante con i colpi fondamentali, il servizio non va. Altri due doppi falli, incluso quello sul 15-40 che regala il 2-5 all’argentino. Nel game anche due errori, un po’ di fretta di chiudere. La battuta è quasi un handicap finora nel match. Adesso è Diego di nuovo difficoltà, aggredito da un diritto vincente di “Muso” in risposta e poi largo col rovescio in scambio, 0-30. Il doppio fallo lo condanna allo 0-40, Tre Set Point Musetti. Chiude al secondo, bordata di diritto di Lorenzo che Diego non contiene. 6-2 Musetti in 45 minuti. Molto bene col diritto, incisivo e pochi errori rispetto ai suoi standard recente (ben 7 winner col diritto e “soli” 3 di rovescio).
    Il punto sul 30 pari all’avvio del secondo set è la foto del match: Musetti comanda col diritto, Diego rincorre senza riuscire ad invertire l’inerzia dello scambio, fino al drop shot perfetto dell’azzurro, imprendibile. Da 15-30, anche col servizio, Lorenzo scatta avanti 1-0. Male l’argentino nel secondo gioco: un doppio fallo lo manda 15-30, palla malamente in rete, quindi subisce un gran vincente col diritto di Musetti, per il 15-40. Arriva il break, con l’azzurro in comando, sposta il rivale col diritto carico e quindi, da tre quarti campi, trova l’affondo che lascia Schwartzman. 2-0 e servizio per Lorenzo, che continua dominare il campo col diritto, oggi spettacolare nella direttrice inside out. Duro per l’azzurro il terzo game, si salva sulle due prime palle break, ma vola via il rovescio sulla terza, ora serve Schwartzman 1-2. Ma la sua battuta oggi proprio non va, con due doppi falli cede per sesta volta di fila game di battuta, 3-1 Musetti. Chi serve è in “svantaggio” oggi, anche Lorenzo cede il game a 15. Diego finalmente vince il suo primo game al servizio, per il 3 pari. Sbaglia totalmente un attacco Musetti nel settimo game, quindi cerca una smorzata che Schwartzman rigioca vincente. Il terzo errore del game condanna Musetti allo 0-40. Doppio fallo, terribile chiusura per un gioco da dimenticare, 4-3 e servizio Schwartzman. Continua il momento “no” dell’azzurro, che commette troppi errori, vince il quarto game di fila l’argentino. 5-4 Schwartzman, Musetti trova un rovescio lungo linea vincente strepitoso sul 30 pari, strappa la palla break, ma risponde male su di una prima palla precisa. Stesso film sulla 2a palla break. Chiude 6-4 Diego con un bel diritto vincente al primo set point.
    Nel terzo set Musetti va in difficoltà nel terzo game, 0-30. Ritrova efficacia col diritto, ma poi Schwartzman resiste in difesa strappando il punto del 15-40. Cerca un vincente lungo linea col diritto, ma la palla gli scappa via. Break Schwartzman, 2-1 e servizio avanti, troppi errori dell’azzurro, ha perso il controllo dello scambio. Infatti ora è Diego a spingere e comandare, con un parziale di 10 punti a 2. Si prende un warning Musetti per uno sputo sulla riga, comportamento non consentito dal regolamento. È nervoso ora l’azzurro, su butta avanti ma incassa un bel passante di tocco dell’argentino, velocissimo su ogni palla. 3-1 Schwartzman. Musetti cerca di rompere il ritmo, ora pressante, del rivale con la palla corta. La tattica funziona, vince finalmente un buon game, ma è sotto 2-3. Si porta 0-30 Musetti in risposta, ma Diego è solido e con 4 punti di fila resta avanti 4-2. Lorenzo invece cede il settimo game, con un grave errore di rovescio e poi due ottime accelerazioni dell’argentino. Si porta 5-2 Schwartzman. Non riesce a chiudere al servizio, Musetti accelera a tutta col diritto e vince sulla palla break uno scambio molto duro. Purtroppo, servendo 3-5, Lorenzo è impreciso, anche di volo con una volée giocata malissimo. 0-30 e poi 0-40 con una “stecca” col diritto dal centro. Tre Match Point Schwartzman. Cancella il primo con una volée perfetta di rovescio, ma capitola al secondo, col doppio fallo. Stanco, fisico e di testa, perde 6-3.

    Lorenzo Musetti vs [12] Diego Schwartzman (non prima ore: 12:00)ATP Monte Carlo Lorenzo Musetti643 Diego Schwartzman [12]266 Vincitore: Schwartzman ServizioSvolgimentoSet 3L. Musetti 0-15 0-30 0-40 15-403-5 → 3-6D. Schwartzman 0-15 15-15 30-15 30-30 30-402-5 → 3-5L. Musetti 0-15 15-15 15-30 15-40 30-402-4 → 2-5D. Schwartzman 0-15 0-30 15-30 30-30 40-302-3 → 2-4L. Musetti 0-15 15-15 30-15 40-151-3 → 2-3D. Schwartzman 15-0 30-0 30-15 40-15 40-301-2 → 1-3L. Musetti 0-15 0-30 15-30 15-401-1 → 1-2D. Schwartzman 15-0 ace 30-0 40-01-0 → 1-1L. Musetti 15-0 15-15 30-15 30-30 40-300-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 2D. Schwartzman 15-0 30-0 30-15 30-30 30-40 40-40 40-A 40-40 A-404-5 → 4-6L. Musetti 15-0 30-0 30-15 40-153-5 → 4-5D. Schwartzman 0-15 15-15 30-15 40-153-4 → 3-5L. Musetti 0-15 0-30 0-40 df3-3 → 3-4D. Schwartzman 0-15 15-15 15-30 30-30 40-303-2 → 3-3L. Musetti 15-0 15-15 15-30 15-403-1 → 3-2D. Schwartzman 15-0 15-15 df 15-30 15-40 df2-1 → 3-1L. Musetti 15-0 15-15 30-15 30-30 40-30 40-40 40-A 40-40 40-A 40-40 40-A2-0 → 2-1D. Schwartzman 15-0 15-15 df 15-30 df 15-401-0 → 2-0L. Musetti 0-15 15-15 15-30 30-30 40-300-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 1D. Schwartzman 0-15 0-30 0-40 df 15-405-2 → 6-2L. Musetti 0-15 df 0-30 15-30 15-40 df5-1 → 5-2D. Schwartzman 15-0 30-0 30-15 30-30 30-40 40-40 A-40 40-40 40-A4-1 → 5-1L. Musetti 0-15 15-15 30-15 30-30 40-303-1 → 4-1D. Schwartzman 0-15 15-15 15-30 15-40 30-40 40-40 40-A2-1 → 3-1L. Musetti 15-0 15-15 df 15-30 df 30-30 30-40 40-40 40-A2-0 → 2-1D. Schwartzman 15-0 30-0 30-15 df 30-30 30-40 40-40 40-A1-0 → 2-0L. Musetti 15-0 30-0 40-00-0 → 1-0
    0 ACES 16 DOUBLE FAULTS646/82 (56%) FIRST SERVE 61/84 (73%)21/46 (46%) 1ST SERVE POINTS WON 35/61 (57%)17/36 (47%) 2ND SERVE POINTS WON 6/23 (26%)5/13 (38%) BREAK POINTS SAVED7/14 (50%)14 SERVICE GAMES PLAYED 1326/61 (43%) 1ST SERVE RETURN POINTS WON 25/46 (54%)17/23 (74%) 2ND SERVE RETURN POINTS WON 19/36 (53%)7/14 (50%) BREAK POINTS CONVERTED 8/13 (62%)13 RETURN GAMES PLAYED 1430 WINNERS 2138 UNFORCED ERRORS 3038/82 (46%) SERVICE POINTS WON 41/84 (49%)43/84 (51%) RETURN POINTS WON 44/82 (54%)81/166 (49%) TOTAL POINTS WON 85/166 (51%)211 km/h MAX SPEED 191 km/h189 km/h 1ST SERVE AVERAGE SPEED 161 km/h145 km/h 2ND SERVE AVERAGE SPEED 141 km/h LEGGI TUTTO