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    Brasile: il Praia Clube si salva al tie break, Osasco fuori dalla Coppa

    Regalano emozioni i quarti di finale della Coppa del Brasile femminile, con due partite su 4 chiuse soltanto all’ultimo respiro. Si salva con una grande rimonta il Dentil Praia Clube, che recupera dallo 0-2 al 3-2 (20-25, 19-25, 25-22, 25-22, 15-9) contro il Sesi Bauru: decisivi gli ingressi dalla panchina di Pri Souza, Milka e Monique, anche se la match winner è la solita Sofya Kuznetsova con 24 punti. Il Praia Clube affronterà in semifinale il Sesc RJ Flamengo, che si conferma in grande forma travolgendo in tre set il Barueri (25-8, 25-18, 28-26) malgrado l’assenza del tecnico Bernardinho, sottoposto a un intervento chirurgico d’urgenza per l’asportazione della cistifellea (le sue condizioni non destano preoccupazioni).

    Dall’altra parte del tabellone arriva a sorpresa l’eliminazione dell’Osasco, battuto per 2-3 (16-25, 25-17, 22-25, 27-25, 12-15) dal Fluminense: ben 31 errori delle padrone di casa (17 in battuta) vanificano anche i 24 punti di Tifanny, mentre dall’altra partela MVP Aleksandra Uzelac (18 punti) è ben assistita da Vanessa Janke e Camila Paracatu. In semifinale il Fluminense se la vedrà con il Gerdau Minas, che ha qualche problema con il Maringà nel primo set, ma domina i tre successivi (23-25, 25-13, 25-14, 25-18). Data e sede della final four sono ancora da definire: si giocherà, comunque, nel mese di marzo.

    (fonte: Web Volei) LEGGI TUTTO

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    Caos in F1: tifosi invadono la pista e stravolgono il GP del Brasile

    Invasione di pista, interviene la FIA
    La FIA, attraverso una nota ufficiale, ha annunciato che esaminerà attentamente la situazione e in caso prenderà gli opportuni provvedimenti: “Le misure di sicurezza, gli addetti alla sicurezza dovevano essere presenti per l’evento non sono state applicate e non sono state sufficienti, causando un ambiente non sicuro per gli spettatori e i piloti. Poiché si tratta di gravi questioni relative alla sicurezza, i commissari sportivi chiedono alla FIA di esaminare e commentare se le misure sopra menzionate sono adeguate per affrontare le preoccupazioni sollevate e di dichiarare se è necessario adottare ulteriori misure, il prima possibile“. LEGGI TUTTO

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    Gp Brasile F1 2023, le pagelle: Alonso come l’Araba Fenice. Iella Leclerc

    Portrait, podium, Autodromo José Carlos Pace, GP2320a, F1, GP, BrazilFernando Alonso, Aston Martin F1 Team, 3rd position, celebrates on the podium – credits: Aston Martin F1 TeamIl terzultimo appuntamento del Mondiale di Formula 1, sul circuito di Interlagos, lascia tanti spunti di riflessione e diversi interrogativi a cui dare risposta. Non per la prima posizione, a cui ormai è destinato (se continua così) in eterno Max Verstappen, alla vittoria n. 17. Ma per il resto del gruppo, con un podio inedito che ritrova un brillante Lando Norris e un fenomenale Fernando Alonso, vincitore del duello al fotofinish con Sergio Perez. Sonoramente sconfitte, invece, Ferrari e Mercedes. Menzione speciale per la iella di Charles Leclerc, riassunta nel Team Radio a margine dell’assurdo incidente nel giro di formazione. Questo e molto altro nelle pagelle del Gp del Brasile.
    VOTO 9 AD ALONSO, RISORTO DALLE CENERI
    Un colpo di coda, un sussulto dopo un periodo nerissimo. Per tanti piloti sarebbe catalogabile così la gara di Fernando Alonso in Brasile, ma per lo spagnolo no, va oltre ogni logica. Sfrutta al massimo il potenziale ritrovato dell’Aston Martin, sfoderando una prestazione ai confini del miracoloso, riassunta tutta nel duello all’ultimo sangue con Sergio Perez. Una difesa sul messicano da leone indomabile, che al fotofinish gli consegna un podio da sogno, e uno schiaffo ai critici invidiosi. Perché a 42 anni è ancora lì, a insegnare il mestiere a tanti colleghi ben più giovani.
    VOTO 8 A NORRIS, IL NUOVO VICE-VERSTAPPEN
    In un campionato che ha proposto diversi piloti nel ruolo di “vice-Verstappen“, chi ormai sembra averne assunto i gradi a tutti gli effetti è Lando Norris. L’inglese della McLaren si dimostra l’unico in grado di tenere il passo del campione del mondo, punzecchiandolo nelle fasi iniziali con un tentativo di sorpasso, respinto dall’olandese. Un duello visto anche nella gara Sprint, e che si sta riproponendo con insistenza sempre crescente. Un’anticipazione della lotta per il Mondiale nel 2024?
    VOTO 7 A STROLL, FINALMENTE AL PASSO DI ALONSO
    La rediviva Aston Martin, questa volta, non si appoggia solo sulle spalle enormi di Fernando Alonso, ma sfrutta anche il week-end solidissimo di Lance Stroll. Il canadese concretizza a dovere lo strepitoso terzo posto in qualifica, con una corsa di grande costanza e priva di sbavature. Il quinto posto finale, davanti a Ferrari e Mercedes, è il meritato riconoscimento per un fine settimana ad alto livello. Se solo fosse costante…

    VOTO 6 A SAINZ, UNICO SUPERSTITE DELLA FERRARI
    La sensazione di amaro in bocca per la Ferrari sta tutta nei punti rosicchiati da Carlos Sainz a un’irriconoscibile Mercedes: 4. Già, perché in un week-end nerissimo per la contendente al secondo posto nel mondiale costruttori, la Rossa paga la iella che colpisce Charles Leclerc, parzialmente coperta dal sesto posto finale dello spagnolo, utile per rosicchiare qualche punto alle Frecce Nere. Nel complesso, l’ex McLaren si dimostra sempre inferiore al compagno di squadra, ma nonostante i problemi occorsi anche alla sua vettura a inizio corsa, riesce a gestire la situazione e portare a termine la gara, salvando parzialmente la domenica del Cavallino Rampante.
    VOTO 5 A PIASTRI, SONORAMENTE SCONFITTO DA NORRIS
    Nelle ultime gara si è vista tutta la differenza tra Lando Norris e Oscar Piastri. L’australiano, lungo tutto il week-end brasiliano, ha preso la paga dal compagno di squadra, denotando ancora ampi margini su cui lavorare per migliorare e arrivare al livello di Lando. Sia nella Sprint che in gara, il rookie si trova impelagato in lotte a centro gruppo, in particolare con Daniel Ricciardo: proprio una di queste compromette la corsa di Oscar. Non all’altezza, ma per una volta può capitare.
    VOTO 4 ALLA MERCEDES, IRRICONOSCIBILE IN BRASILE
    Su una pista teoricamente favorevole per caratteristiche e degrado, la Mercedes ne esce con le ossa distrutte. Sia nella Sprint che in gara, Hamilton e Russell pagano un degrado spropositato, che li fanno precipitare indietro, soprattutto alla domenica. Risultato finale: Lewis 8°, George ritirato per un problema al motore. Alla fine, la corsa del sabato e la sventura di Leclerc permettono al Team di Brakley di limitare i danni e non perdere troppi punti dalla Ferrari. Ma in vista delle ultime due gare, il trend è da invertire.
    VOTO 3 ALLA SFORTUNA DI LECLERC, SEMPRE PIU’ ALESI
    Scommettere sulle sventure di cui è vittima Charles Leclerc in ogni gara è ormai un passatempo, visto che in ogni corsa ne succede sempre una. Stavolta si sconfina oltre il ridicolo, visto che il problema idraulico da cui nasce l’incidente contro le barriere arriva nel giro di formazione. Un’occasione mancata, perché poteva portare a un ottimo risultato. Triste consuetudine, di un percorso sempre più somigliante a quello di Jean Alesi. LEGGI TUTTO

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    F1, GP del Brasile: Alonso show e poco altro

    A due settimane dal tanto atteso show di Las Vegas, è arrivata in Brasile un’altrettanto attesa vittoria del solito Max Verstappen. Ma a dare spettacolo nel nulla sportivo di Interlagos ci ha pensato, ancora una volta, il mitico Fernando Alonso.credit: Aston Martin F1 Team

    L’asturiano, al tramonto di un gran premio che ha rappresentato la fotografia più nitida di un mondiale desolante e insipido, ha arpionato un terzo posto che sembrava ormai perduto, quando a un giro dal termine si è visto sorpassare da Sergio Perez.Chissà quanti appassionati, assopiti sul divano, avrà risvegliato Fernando con il suo controsorpasso ai danni del messicano (al quale nulla gira nel verso giusto ultimamente) proprio alle battute finali del gran premio.
    Che siano state le voci di un possibile ritiro del 42enne spagnolo oppure i rumors di un approdo in Red Bull nel 2024 poco importa, è stato bello vedere ancora una volta la zampata di un vecchio leone, un gesto tecnico che è valso due ore di agonia totale. A dimostrazione del fatto che Fernando è un pilota da clonare, per il suo talento e per la sua tenacia.
    Insomma, menomale che c’è Alonso, perché tolto lo shock del ritiro di Lerclerc nel formation lap, causa problema idraulico, che vale al monegasco un soggiorno obbligato a Lourdes, parole dello stesso Charles e tolta anche la falsa partenza del GP, che ha visto l’incidente tra Albon e Magnussen con conseguente red flag, la tappa in Brasile si iscrive di forza alla lista dei gran premi più noiosi dell’anno.

    Per quanto riguarda il resto della griglia, nulla da dichiarare. Una gara senza alcun sussulto né lampo individuale, nella quale Verstappen ha dato l’ennesima dimostrazione di forza (come se ce ne fosse necessità). Norris ha ribadito il trend di crescita della McLaren. Mentre Mercedes e Ferrari, nobili decadute, hanno fatto più di un passo indietro: la prima per motivi di un set up della vettura totalmente sbagliato, la seconda per il problema di affidabilità occorso a Charles e per un distacco che ha separato Sainz dal leader di ben 50 secondi.
    Fa specie pensare, che a tenere banco in un Circus che non diverte affatto debba pensarci il più vecchio, il veterano Fernando Alonso.Quello che ormai è triste notare, è che a due anni dal cambio di regolamento e dall’applicazione del Budget cap, con parallelo aumento del numero di gare e dei nuovi format Sprint, l’idea della Formula spettacolo si stia dimostrando un boomerang gigantesco. Ora spazio allo show di Las Vegas, sperando che anche lì il buon Fernando possa inventarsi qualcosa di magico. LEGGI TUTTO

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    F1, GP Brasile: un’altra occasione mancata per la Ferrari

    Dopo la squalifica di Austin e l’esito dolce-amaro di Città del Messico, la Ferrari manda in archivio la tripletta americana con un weekend da dimenticare. In Brasile il problema tecnico che ha causato il ritiro di Charles Leclerc durante il giro di formazione, ha vanificato gli scenari positivi che si erano prefigurati dopo la prima fila conquistata nelle qualifiche del venerdì. Il buon passo mostrato in gara da Carlos Sainz non fa che aumentare il rammarico del monegasco e della rossa, anche in ottica classifica costruttori.
    “Forse un viaggio a Lourdes mi farebbe bene.” Un’affermazione che non lascia spazio a molte interpretazioni, se non a quella di uno dei momenti più complicati che Leclerc abbia dovuto affrontare in carriera. Un DNS che arriva al termine di un weekend iniziato con il lampo prestazionale in qualifica, che aveva permesso al monegasco e alla sua equipe di agguantare la prima fila e guardare con ottimismo alla main race. La scelta di penalizzare la sprint, conservando una gomma soft nuova per la gara, lasciava intendere come le premesse fossero incoraggianti. “Ho perso l’idraulica del volante e le ruote posteriori si sono bloccate per un sistema di sicurezza legato al motore. Non potevo fare niente”, ha commentato Charles. “Fa male aver terminato la gara dopo tre curve. Tutto il weekend era improntato per fare bene in gara.”

    Dall’altro lato del box Carlos Sainz ha estratto il massimo potenziale dalla SF-23 su un circuito non così in linea con i punti di forza della monoposto. Ciò anche a fronte del salto di qualità compiuto dall’Aston Martin, tornata a vita dopo una fase di stagione in cui a prevalere era stato il buio. “Una gara finita dove meritavamo. Aston era più veloce di noi, in queste piste recuperano ritmo. Red Bull e McLaren sono di un altro pianeta.” Così lo spagnolo ai microfoni di Sky Sport, specificando come le sensazioni provate in Brasile gli abbiano ricordato la gara di Zandvoort. Si è potuto notare infatti come la Ferrari soffrisse sul fronte della trazione in uscita dall’ultima curva, a discapito di un’Aston Martin ottima da questo punto di vista, così come nella velocità di punta. La chiave della buona gara di Sainz è da relegare alla gestione degli pneumatici, soprattutto con la gomma media, facendo la differenza sulla Mercedes.
    Un sesto posto finale che vela soltanto parzialmente il rimpianto per quello che si sarebbe potuto rivelare un risultato di fondamentale importanza nel confronto con la stella a tre punte in classifica costruttori. Ad Interlagos la Ferrari infatti è stata più consistente rispetto alla Mercedes, che anch’essa ha sofferto di un ritiro per affidabilità. Sia al sabato, che alla domenica si è potuto notare come dopo le prime fasi incoraggianti, Hamilton e Russell abbiano sofferto un forte calo delle prestazioni, a cui si è aggiunto anche un deficit nella velocità di punta. In questo scenario la noia tecnica che ha impedito a Leclerc di arrivare allo schieramento di partenza, suona come un’occasione mancata per il Cavallino.
    Sebbene a valle del fine settimana di San Paolo il distacco si sia ridotto di due sole lunghezze, il buon ritmo lascia comunque tutti gli scenari aperti. “Siamo più che delusi per quello che è successo a Charles, visto che avevamo puntato tutto su oggi. La cosa buona è che avevamo un passo migliore di Mercedes e faremo di tutto per prenderli.” Così il team principal Frédéric Vasseur nel post gara. Una tripletta di corse in cui gli intoppi si sono rivelati determinanti nell’economia dei weekend e da cui più che mai bisognerà trarne insegnamento in vista del back to back finale. LEGGI TUTTO

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    Incredibile nel GP del Brasile, la Ferrari di Leclerc esce subito di scena

    Leclerc fuori dai giochi
    Con Charles Leclerc fuori dai giochi ancora prima di iniziare, la Ferrari dovrà rivedere la propria strategia ed affidarsi al solo Carlos Sainz, che però non ha buona posizione in griglia di partenza e sarà costretto a tentare una complicata rimonta. La Mercedes, a questo punto, potrebbe avere la strada spianata verso il secondo posto nel Mondiale costruttori, che al termine di questa giornata potrebbe diventare sempre pià vicino, soprattutto se Lewis Hamilton e George Russell riuscissero a portare a casa tanti punti. LEGGI TUTTO

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    Clamoroso in Brasile, Leclerc a muro nel giro di formazione

    Leclerc, un weekend da dimenticare
    Il pilota della Ferrari, Charles Leclerc, non aveva iniziato nel migliore dei modi il priprio fine settimana ad Interlagos in occasione del Gran Premio del Brasile 2023. Dopo il secondo posto nelle qualifiche, infatti, il monegasco ha sacrificato le qualifiche shootout per tenere le gomme per la gara, ma la scelta non ha pagato anche per quel che riguarda la sprint race del sabato. Adesso, invece, è uscito di scena prima ancora di poter gareggiare e sarò costretto già a pensare alla gara di Las Vegas del 19 novembre. LEGGI TUTTO

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    F1, Caos al via del Gp del Brasile: fuori Leclerc, Albon e Magnussen

    Il Gran Premio del Brasile ha regalato un colpo di scena già nel giro di formazione: Charles Leclerc è stato costretto al ritiro, dopo un’uscita di pista nel giro di formazione, per un problema idraulico alla sua Ferrari. Il pilota monegasco della Scuderia di Maranello ha parcheggiato la sua SF-23 danneggiata, ancor prima dello spegnimento dei cinque semafori rossi, per il via della gara.

    Alla partenza poi un contatto tra Alex Albon e Kevin Magnussen ha costretto la direzione gara ad interrompere il Gp e ad esporre la bandiera rossa. Alla prima curva c’erano moltissimi detriti e le barriere richiedevano di essere sistemate. Altre due monoposto sono state coinvolte nel caos al via: la McLaren di Oscar Piastri e la AlphaTauri di Daniel Ricciardo che ha visto danneggiato l’alettone posteriore dopo il contatto con una gomma persa dalla Williams.

    Il monegasco non prende parte alla garaLIVE ➡ https://t.co/zfBuo2fOvR#BrazilGP #SkyMotori #F1 #Formula1 pic.twitter.com/XhqHBUPKXV
    — Sky Sport F1 (@SkySportF1) November 5, 2023 LEGGI TUTTO