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    Serie A2, la ventiquattresima giornata ai nastri di partenza

    A rompere gli indugi ci penseranno la Basket Foxes Giussano e la Autosped BCC Derthona Basket (sabato, ore 15). Perdere la sfida con San Giovanni Valdarno è costato alle lombarde l’ottavo posto e di conseguenza l’ultimo spot per i play-off; un calendario difficile porrà le padrone di casa contro la prima della classe e servirà la forma migliore per conquistare la vittoria. Le piemontesi non hanno intenzione di cedere il passo alle inseguitrici, consce di dover fare un ultimo sforzo prima di assicurarsi matematicamente il primo posto in classifica; la trasferta brianzola potrebbe già valere la post-season con due turni di anticipo, per questo vincere avrebbe una doppia valenza.
    Il programma proseguirà con la sfida tra San Giorgio MantovAgricoltura e Basket Roma (sabato, ore 18.30). Tre vittorie consecutive, ma il quinto posto non permette alle lombarde di avere il fattore campo, perciò servirà allungare questa striscia positiva e contemporaneamente sperare nel passo falso delle rivali per scalare le gerarchie. Le capitoline cercheranno di onorare la loro stagione provando ad ottenere quanti più successi in questo rush finale di campionato; il successo sul parquet di Mantova darebbe ulteriore fiducia alle ragazze di coach Bongiorno.
    Partita tra i lati opposti della classifica quella tra Stella Azzurra Roma e Polisportiva A. Galli San Giovanni Valdarno (sabato, ore 20). Abbandonare l’ultimo posto in classifica non sarà semplice dovendo affrontare un impegno tanto proibitivo; la vittoria significherebbe interrompere un lungo periodo senza sorrisi, per questo le romane faranno di tutto per regalare ai propri tifosi una gioia nelle battute finali di campionato. Le toscane hanno la certezza di chiudere la regular season sul podio, tuttavia non si sono di certo arrese alla possibilità di ritornare almeno al secondo posto; nonostante l’avversaria in difficoltà, le ospiti non dovranno abbassare la guardia cercando di chiudere i giochi al più presto.
    Duello a bassa quota tra Tecnoengineering Moncalieri e Dimensione Bagno Carugate (sabato, ore 20.30). La pesante sconfitta nel derby con Derthona non deve abbattere le piemontesi che avranno possibilità di riscattarsi in questo scontro diretto con in palio il dodicesimo posto in classifica. Le lombarde non hanno molto da chiedere a questo finale di stagione, tuttavia la possibilità di mettere a debita distanza le avversarie sarà l’ultimo desiderio da soddisfare in questo mese di aprile.
    Il primo posticipo del Girone A sarà quello tra CLV-Limonta Costa Masnaga e Techfind San Salvatore Selargius (domenica, ore 16). Sebbene la vetta della classifica è quasi impossibile da raggiungere, la squadra di coach Andreoli ha bisogno di vincere per mantenere il secondo posto e proseguire con questa striscia di successi ormai aperta da tre mesi. La compagine sarda non è matematicamente certa dei play-off, per questo motivo lotterà con le unghie e con i denti pur di fare lo scalpo alla seconda forza della classe, interrompendo così il loro lungo momento di gloria.
    Antipasto di play-off nella gara tra USE Rosa Scotti Empoli e Logiman Broni (domenica, ore 18). Le toscane sentono il fiato sul collo delle inseguitrici e dopo la sconfitta dello scorso weekend, vincere è diventato un obbligo a cui far fronte; lo scontro di domenica ha già il sapore di post-season con le padrone di casa che possono accorciare di fatto il distacco con le rivali. Le pavesi hanno aperto una striscia convincente di vittorie che vogliono portare avanti per mantenere il fattore campo ai play-off, già conquistato la scorsa settimana; la trasferta di Empoli non sarà una prova tanto facile da affrontare, ma le ragazze di coach Magagnoli sono determinate a chiudere al meglio la loro stagione.
    Punti pesanti in palio nello scontro diretto tra Torino Teen Basket e Cestistica Spezzina (domenica, ore 18). Ultima chiamata per le torinesi che in caso di successo possono ancora sperare di giocarsi le loro chance per approdare ai play-off; la sconfitta di fronte al pubblico di casa sarebbe un doppio colpo sulla schiena perché spegnerebbe tutte le loro ambizioni. Trasferta ostica per le liguri reduci da quattro vittorie di fila, ma con il futuro in bilico vista la distanza minima con Giussano; l’ottavo posto è ancora tutto da definire, tuttavia se la squadra di coach Corsolini dovesse conquistare i due punti vedrebbe la linea del traguardo sempre più vicina.GIRONE BSfida nella zona calda della classifica quella tra Basket Girls Ancona e Pallacanestro Vigarano (sabato, ore 18.30). Le marchigiane vogliono interrompere un digiuno di vittorie che dura da oltre sette giornate e per farlo dovranno difendere le mura amiche dall’assalto della squadra penultima in classifica. Le ferraresi sono troppo lontane per raggiungere il dodicesimo posto, ma hanno bisogno di un successo per non rimanere incollate al fanalino di coda, per questo motivo l’obiettivo sarà quello di uscire con due punti da questa trasferta.
    Prosegue il programma con la gara che vedrà di fronte Alperia Basket Club Bolzano e W.APU Delser Crich Udine (sabato, ore 18.30). Fare lo sgambetto alla capolista significherebbe con ogni probabilità conquistare la post-season con due turni di anticipo, tuttavia la squadra altoatesina dovrà sudare le proverbiali sette camicie per non uscire sconfitta di fronte al proprio pubblico. Le friulane – forti del primo posto matematico dopo aver ribaltato lo scontro diretto con Alpo – cercheranno di chiudere il nuovo anno da imbattute, allungando la striscia di successi consecutivi a quindici tra campionato e Coppa Italia.
    Duello in zona play-off con la Futurosa Trieste iVision che affronterà il Posaclima Ponzano (sabato, ore 19). Il fattore campo non è ancora cosa fatta per la compagine giuliana che proverà a difendere le mura dell’Allianz Dome sperando nel passo falso delle inseguitrici. Alla compagine veneta invece serve una vittoria per non sentire più il fiato sul collo delle avversarie, un successo che di fatto le avvicinerebbe sempre di più alla post-season.
    Luci puntate sull’interessante match tra Halley Thunder Matelica e Velcofin Interlocks Vicenza (sabato, ore 20). Dopo aver conquistato con la matematica l’accesso ai play-off in seguito al successo su Vigarano, le marchigiane puntano a scalare le gerarchie con il quarto posto a portata di mano e che significherebbe fattore campo. Per le vicentine si tratterà dell’ultima flebile speranza per agguantare l’ottavo posto in classifica all’ultima giornata, un obiettivo tanto ambizioso quanto complicato da raggiungere; tuttavia, espugnare un parquet così ostico darebbe loro un finale di stagione con maggiori consapevolezze.
    Ambizioni e obiettivi chiari nella gara che coinvolgerà Ecodem Alpo e PF Umbertide (sabato, ore 20.30). La sconfitta nello scontro diretto con Udine ha spento i sogni delle venete, le quali non potranno fare altro che difendere il loro secondo posto con Roseto in agguato; la squadra è pronta a vendicarsi del k.o. mostrando al proprio pubblico tutte le ambizioni in vista della post-season. La compagine umbra si potrà giocare le ultime chance per avvicinarsi a Ponzano, ma servirà conquistare due punti su uno dei parquet più complicati del girone e la contemporanea sconfitta delle rivali.
    Il derby veneto tra Wave Thermal Abano Terme e Martina Treviso (sabato, ore 20.30) chiuderà la prima parte di gare del Girone B. Le aponensi desiderano concludere la loro stagione abbandonando l’ultimo posto in classifica, per questo motivo proveranno a rompere le uova nel paniere di una squadra in piena lotta per ottenere il fattore campo. Le trevigiane sono stazionarie al quinto posto, ma per avere un vantaggio ai play-off dovranno uscire da questa trasferta con una vittoria – la seconda consecutiva – e proseguire con questo trend fino alla fine della stagione regolare.
    ARAN Cucine Panthers Roseto e Solmec Rhodigium Basket (domenica, ore 18) se la vedranno nel posticipo del ventiquattresimo turno. Per scacciare la brutta sconfitta di Ponzano, le abruzzesi avranno bisogno di tutto il supporto del proprio pubblico per uscire trionfanti da questa partita; il secondo posto è ancora a portata di mano, ma non sarà più permesso sbagliare da qui fino all’ultima giornata. Le ospiti non hanno molto da chiedere a questo finale di campionato, però possono mantenere alto l’onore facendo lo scalpo ad una delle migliori della classe, provando così a finire nelle prime dieci del Girone B. LEGGI TUTTO

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    Vittoria Blasigh, la vita di una “freshman” ai piedi dell’Oceano

    Per lasciare la propria terra e affrontare un’avventura oltreoceano serve un cuore temerario e tanta forza di volontà. Vittoria Blasigh – playmaker classe 2004 – ha scelto di lasciare la sua Udine per la Florida, nella fattispecie Tampa, dove ha disputato il suo anno da freshman con i Bulls della University of South Florida.Come stai Vittoria e come ti senti dopo aver vissuto questa prima stagione in NCAA?“Io sto bene e qui mi sono trovata molto bene, a parte all’inizio della stagione dove ovviamente ho incontrato le prime difficoltà. È stato difficile dovermi abituare con la lingua e in generale qui è tutto un altro ambiente, un’esperienza mai provata prima. Devo ringraziare le mie compagne e i miei allenatori che mi hanno aiutata, così piano piano mi sono ambientata e adesso sto benissimo, non sono per niente pentita della scelta che ho fatto.”Da ragazza che ha vissuto l’esperienza in prima linea ti chiedo: chi vincerà il titolo NCAA e quale giocatrice ti ha impressionato di più?“Secondo me il titolo lo vincerà una tra Caitlin Clark [Iowa Hawkeyes, ndr] e Paige Bueckers [UConn Huskies, ndr]. Ci sono state alcune giocatrici che mi hanno impressionato particolarmente: una è la mia compagna di squadra Aerial Wilson, perché mi ha insegnato come essere costante e come lavorare duro ogni giorno; non è una giocatrice tecnicamente troppo forte, però ha la mentalità giusta e mi ha aiutato tantissimo soprattutto all’inizio quando facevamo il carico dei pesi. Qui i livelli di peso sono veramente assurdi e lei mi diceva sempre di non mollare mai, di continuare a lavorare; quindi mi ha aiutata sia a capire come funziona sia come compagna di squadra a tutto tondo. Una giocatrice contro cui ho giocato che mi ha impressionato tecnicamente è stata Danae McNeal [East Carolina University, ndr], altrimenti ti direi senza dubbio proprio Paige Bueckers.”A 19 anni hai già avuto esperienze in Italia, Spagna e adesso negli Stati Uniti. Quali fatti hanno avuto maggior impatto sulla tua crescita e quali differenze hai notato in particolare?“L’impatto più grande l’ho avuto con la sala pesi [ride, ndr]. Sì, la sala pesi è stata tanto difficile, mi veniva da piangere a pensare a tutto quel carico di lavoro, per questo non è stato semplice ambientarmi. Con l’inglese anche ho fatto un po’ fatica, perché sebbene lo abbia parlato durante la mia stagione in Spagna comunque qui è diverso, però poi dopo due settimane mi sono trovata davvero meglio anche con la lingua. Il carico di lavoro devo dire che è totalmente un’altra cosa. In Italia non avevo mai lavorato così tanto con i pesi, non avevo mai fatto così tante sessioni in palestra. Fuori dal campo qui è tutto più facile: tutti ti sorridono, non ti piovono addosso critiche per una partita sbagliata, le persone sono piacevoli; poi la vita all’interno del campus è tutta da vivere, perché conosci un sacco di nuove facce con cui magari ti incontri e ti saluti alla fine di una lezione, tutti estremamente positivi, ma questo lo avevo notato anche in Spagna mentre purtroppo non mi è capitato in Italia.”Come ti sei sentita a passare dal giocare nei palazzetti di provincia alle arene americane, quali sensazioni ti ha dato questo cambiamento?“Qui la vivi diversamente, perché entri in campo e c’è già la banda che suona dai quaranta minuti del riscaldamento fino alla fine della partita. Anche dalla panchina senti un’energia completamente diversa rispetto a quella per esempio che ho percepito in Italia, cioè non ho mai giocato in A1 quindi non l’ho provato direttamente sulla pelle, però l’energia anche a prima vista è sicuramente diversa.”Rimaniamo in tema basket, ma passiamo alle tue origini: ti sei tenuta aggiornata sulla stagione di Udine?“Sì ho seguito e sto seguendo tutt’ora le bellissima stagione che stanno facendo. Nonostante l’infortunio di Sara [Ronchi, ndr] hanno mantenuto il loro equilibrio – soprattutto senza una giocatrice che conta veramente tanto nell’economia della squadra – e quindi devo fare tantissimi complimenti a Massimo [Riga, ndr] anche per la conquista della Coppa Italia. Io gli sarò sempre grata, perché l’ho avuto come allenatore e mi ha cresciuto tantissimo. Lui è uno che lavora tanto e bene, è un allenatore che fa crescere le giovani giocatrici, prendo di nuovo l’esempio di Sara: lei in due anni è cresciuta tantissimo e ha fatto vedere tante buone cose. È una società che consiglio per chi avrà la fortuna di giocarci, perché Massimo è super ed è uno dei migliori allenatori che ho avuto. A me è dispiaciuto tanto doverlo salutare un anno prima di andare al college, però ho dovuto farlo per me stessa, perché non ero pronta per fare un salto così netto dall’Italia agli Stati Uniti. Avevo bisogno di un anno per capire se effettivamente potessi fare questa esperienza dall’altra parte del mondo oppure no.”Non solo le divise di Udine, Las Palmas e University of South Florida, ma anche quella della Nazionale italiana dove per ora hai fatto tutta la trafila delle giovanili. Quali sono le sensazioni che si provano ad indossare una canotta del genere, cantare l’inno e arrivare a conquistare un bronzo europeo?“La cosa bella della medaglia di bronzo è quella di finire un torneo vincendo [ride, ndr]. La maglia della Nazionale è sempre un’emozione, soprattutto quando lavori tutta l’estate e ti ritrovi con le tue compagne forti con cui hai legato e insieme avete un obiettivo preciso. Purtroppo come sempre vince la Spagna [ride, ndr], però davvero una grandissima emozione. Ogni volta che indosso quella maglia lì mi dico che devo dare tutto, perché bisogna vincere e bisogna fare bene.”Alla fine della settimana, proprio nel giorno in cui ci saranno le Finali NCAA, festeggerai il tuo ventesimo compleanno. Quali sono i tre aggettivi che descrivono Vittoria Blasigh e quali aspetti senti di dover migliorare?“I tre aggettivi per descrivermi sono sicuramente competitiva, molto umile e riservata. Gli aspetti su cui sento di dover migliorare sono la costanza, perché durante la stagione vorrei evitare di avere partite da 35 punti e poi magari quella successiva dove ne segno appena 6, quindi devo migliorare anche nella mentalità; so di dover lavorare negli altri aspetti del gioco che non siano segnare, perciò quando non vado a canestro mi devo concentrare sulla difesa, andare a prendere i rimbalzi o fare assist alle compagne; mentre nell’aspetto fisico del gioco devo migliorare dal punto di vista della velocità e nella velocità di rilascio, quest’ultimo è proprio un aspetto in cui voglio lavorare in estate con i miei coach.” LEGGI TUTTO

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    Vittoria Blasigh, la vita di una “freshman” ai piedi dell’Oceano

    Per lasciare la propria terra e affrontare un’avventura oltreoceano serve un cuore temerario e tanta forza di volontà. Vittoria Blasigh – playmaker classe 2004 – ha scelto di lasciare la sua Udine per la Florida, nella fattispecie Tampa, dove ha disputato il suo anno da freshman con i Bulls della University of South Florida.Come stai Vittoria e come ti senti dopo aver vissuto questa prima stagione in NCAA?“Io sto bene e qui mi sono trovata molto bene, a parte all’inizio della stagione dove ovviamente ho incontrato le prime difficoltà. È stato difficile dovermi abituare con la lingua e in generale qui è tutto un altro ambiente, un’esperienza mai provata prima. Devo ringraziare le mie compagne e i miei allenatori che mi hanno aiutata, così piano piano mi sono ambientata e adesso sto benissimo, non sono per niente pentita della scelta che ho fatto.”Da ragazza che ha vissuto l’esperienza in prima linea ti chiedo: chi vincerà il titolo NCAA e quale giocatrice ti ha impressionato di più?“Secondo me il titolo lo vincerà una tra Caitlin Clark [Iowa Hawkeyes, ndr] e Paige Bueckers [UConn Huskies, ndr]. Ci sono state alcune giocatrici che mi hanno impressionato particolarmente: una è la mia compagna di squadra Aerial Wilson, perché mi ha insegnato come essere costante e come lavorare duro ogni giorno; non è una giocatrice tecnicamente troppo forte, però ha la mentalità giusta e mi ha aiutato tantissimo soprattutto all’inizio quando facevamo il carico dei pesi. Qui i livelli di peso sono veramente assurdi e lei mi diceva sempre di non mollare mai, di continuare a lavorare; quindi mi ha aiutata sia a capire come funziona sia come compagna di squadra a tutto tondo. Una giocatrice contro cui ho giocato che mi ha impressionato tecnicamente è stata Danae McNeal [East Carolina University, ndr], altrimenti ti direi senza dubbio proprio Paige Bueckers.”A 19 anni hai già avuto esperienze in Italia, Spagna e adesso negli Stati Uniti. Quali fatti hanno avuto maggior impatto sulla tua crescita e quali differenze hai notato in particolare?“L’impatto più grande l’ho avuto con la sala pesi [ride, ndr]. Sì, la sala pesi è stata tanto difficile, mi veniva da piangere a pensare a tutto quel carico di lavoro, per questo non è stato semplice ambientarmi. Con l’inglese anche ho fatto un po’ fatica, perché sebbene lo abbia parlato durante la mia stagione in Spagna comunque qui è diverso, però poi dopo due settimane mi sono trovata davvero meglio anche con la lingua. Il carico di lavoro devo dire che è totalmente un’altra cosa. In Italia non avevo mai lavorato così tanto con i pesi, non avevo mai fatto così tante sessioni in palestra. Fuori dal campo qui è tutto più facile: tutti ti sorridono, non ti piovono addosso critiche per una partita sbagliata, le persone sono piacevoli; poi la vita all’interno del campus è tutta da vivere, perché conosci un sacco di nuove facce con cui magari ti incontri e ti saluti alla fine di una lezione, tutti estremamente positivi, ma questo lo avevo notato anche in Spagna mentre purtroppo non mi è capitato in Italia.”Come ti sei sentita a passare dal giocare nei palazzetti di provincia alle arene americane, quali sensazioni ti ha dato questo cambiamento?“Qui la vivi diversamente, perché entri in campo e c’è già la banda che suona dai quaranta minuti del riscaldamento fino alla fine della partita. Anche dalla panchina senti un’energia completamente diversa rispetto a quella per esempio che ho percepito in Italia, cioè non ho mai giocato in A1 quindi non l’ho provato direttamente sulla pelle, però l’energia anche a prima vista è sicuramente diversa.”Rimaniamo in tema basket, ma passiamo alle tue origini: ti sei tenuta aggiornata sulla stagione di Udine?“Sì ho seguito e sto seguendo tutt’ora le bellissima stagione che stanno facendo. Nonostante l’infortunio di Sara [Ronchi, ndr] hanno mantenuto il loro equilibrio – soprattutto senza una giocatrice che conta veramente tanto nell’economia della squadra – e quindi devo fare tantissimi complimenti a Massimo [Riga, ndr] anche per la conquista della Coppa Italia. Io gli sarò sempre grata, perché l’ho avuto come allenatore e mi ha cresciuto tantissimo. Lui è uno che lavora tanto e bene, è un allenatore che fa crescere le giovani giocatrici, prendo di nuovo l’esempio di Sara: lei in due anni è cresciuta tantissimo e ha fatto vedere tante buone cose. È una società che consiglio per chi avrà la fortuna di giocarci, perché Massimo è super ed è uno dei migliori allenatori che ho avuto. A me è dispiaciuto tanto doverlo salutare un anno prima di andare al college, però ho dovuto farlo per me stessa, perché non ero pronta per fare un salto così netto dall’Italia agli Stati Uniti. Avevo bisogno di un anno per capire se effettivamente potessi fare questa esperienza dall’altra parte del mondo oppure no.”Non solo le divise di Udine, Las Palmas e University of South Florida, ma anche quella della Nazionale italiana dove per ora hai fatto tutta la trafila delle giovanili. Quali sono le sensazioni che si provano ad indossare una canotta del genere, cantare l’inno e arrivare a conquistare un bronzo europeo?“La cosa bella della medaglia di bronzo è quella di finire un torneo vincendo [ride, ndr]. La maglia della Nazionale è sempre un’emozione, soprattutto quando lavori tutta l’estate e ti ritrovi con le tue compagne forti con cui hai legato e insieme avete un obiettivo preciso. Purtroppo come sempre vince la Spagna [ride, ndr], però davvero una grandissima emozione. Ogni volta che indosso quella maglia lì mi dico che devo dare tutto, perché bisogna vincere e bisogna fare bene.”Alla fine della settimana, proprio nel giorno in cui ci saranno le Finali NCAA, festeggerai il tuo ventesimo compleanno. Quali sono i tre aggettivi che descrivono Vittoria Blasigh e quali aspetti senti di dover migliorare?“I tre aggettivi per descrivermi sono sicuramente competitiva, molto umile e riservata. Gli aspetti su cui sento di dover migliorare sono la costanza, perché durante la stagione vorrei evitare di avere partite da 35 punti e poi magari quella successiva dove ne segno appena 6, quindi devo migliorare anche nella mentalità; so di dover lavorare negli altri aspetti del gioco che non siano segnare, perciò quando non vado a canestro mi devo concentrare sulla difesa, andare a prendere i rimbalzi o fare assist alle compagne; mentre nell’aspetto fisico del gioco devo migliorare dal punto di vista della velocità e nella velocità di rilascio, quest’ultimo è proprio un aspetto in cui voglio lavorare in estate con i miei coach.” LEGGI TUTTO

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    L’Italbasket dei ragazzi con sindrome di down è campione del mondo

    L’italbasket FISDIR – Federazione italiana sport paralimpici degli intellettivo relazionali – si è laureata campione del mondo per la quarta volta nella sua storia. In una partita tiratissima dall’inizio alla fine (parziali: 3-5; 6-2; 3-3; 6-7) gli azzurri sono riusciti nell’impresa di superare la Turchia padrone di casa per 18-17 e trionfare così ai Trisome Games, la competizione mondiale per atleti con Sindrome di Down. Nonostante il folto pubblico turco a gremire le tribune, gli azzurri sono stati più forti di tutto. Non è mancato il sostegno di molti tifosi venuti dall’Italia. Un successo su cui si è lavorato molto negli allenamenti, fortemente cercato e voluto dai ragazzi e dallo staff tecnico nazionale. Sono ora 4 le manifestazioni mondiali e 2 europee nel palmares azzurro, a cui si aggiunge la soddisfazione di veder premiato anche Davide Paulis come miglior giocatore del torneo.“Da anni con la Turchia le partite sono di altissimo livello perché il loro allenatore, che è anche un amico, lavora bene, come noi…quindi la soddisfazione è maggiore. La prossima volta vinceranno loro? Possibile. Questo è il bello dello sport”, ha dichiarato il ct Giuliano Bufacchi. Entusiasta il Capo Delegazione Gaspare Majelli: “La nostra rappresentativa di Pallacanestro, dopo aver vinto tutti gli incontri di qualificazione e di semifinale, si aggiudica il titolo di campione del mondo. I nostri ragazzi, anche sotto il tifo rovente dei padroni di casa, hanno mantenuto da veri campioni la giusta concentrazione che gli ha consentito di difendere il titolo mondiale”.“Campioni del Mondo! Ancora una volta la Nazionale Italiana di basket FISDIR si conferma ai vertici del mondo con l’oro ai Trisome Games di Antalya. Un grande successo che è frutto del grande lavoro svolto dalla Federazione e dai tecnici e del talento di questi straordinari campioni” il commento di Luca Pancalli, Presidente del Comitato Italiano Paralimpico. LEGGI TUTTO

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    Basket, l’equilibrio che piace: nessuno è sicuro in Serie A

    Il bello di questa Serie A è che nessuno alla vigilia di una gara può essere sicuro di vincere. In ogni giornate ci sono conferme, rinascite inattese. E motivazioni diverse. Colpisce la continuità di Milano, che ha agganciato la Virtus (dato importante per la griglia playoff) ed è a due punti dal primato di Brescia. Brescia che magari non ha ancora assorbito la delusione della Coppa Italia. Ma basta anche un giocatore in più per sistemare le cose. Due esempi sono Brindisi e Pesaro impegnate nella lotta per non retrocedere che si rilanciano anche grazie agli ingaggi fatti per salvarsi. Wright-Foreman ha cambiato volto alla Carpegna Prosciutto, Washington e prima Bartley lo hanno fatto con la Happy casa. Eppoi c’è il cuore della Dinamo Sassari, il sostegno di una regione per la squadra che in casa è stata capace di fermare sia Milano sia la Virtus. Ecco, sulla Virtus può cominciare a pesare la fatica fisica e mentale per una clamorosa stagione in Eurolega. E questo può pesare ora sul campionato, soprattutto nella volata per LEGGI TUTTO

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    A Roseto del Abruzzi la HBS Group Final Eight Coppa Italia Serie A2

    È ufficiale il programma delle partite della HBS Group Final Eight Coppa Italia Serie A2 che si disputeranno presso il PalaMaggetti di Roseto degli Abruzzi nei giorni 8-9-10 marzo 2024.Venerdì 8 marzo 2024Quarti di FinaleQF 1 • W. APU Delser Crich Udine vs Logiman Broni – ore 14:30QF 2 • Autosped BCC Derthona Basket vs Ecodem Alpo – ore 16:30QF 3 • Polisportiva A. Galli San Giovanni Valdarno vs Halley Thunder Matelica – ore 18:30QF 4 • Aran Cucine Panthers Roseto vs Techfind San Salvatore Selargius – ore 20:30Sabato 9 Marzo 2024SemifinaliSF 1 • Vincente QF 3 vs Vincente QF 1 – ore 17:00SF 2 • Vincente QF 4 vs Vincente QF 2 – ore 19:15Domenica 10 Marzo 2024Finale • Vincente SF 2 vs vincente SF 1 – ore 17:00La manifestazione, che mette a confronto le migliori otto squadre del campionato di Serie A2 al termine del girone d’andata, è organizzata in collaborazione con l’A.S.D. Roseto Eventi, il Comune di Roseto degli Abruzzi e il Comitato Regionale FIP Abruzzo. LEGGI TUTTO

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    Nba, sconfitte per Minnesota e Oklahoma City

    NEW YORK (Stati Uniti) – Nella notte italiana si sono disputate sette partite della regular-season dell’Nba: passi falsi inaspettati per Minnesota che cade a Chicago al supplementare, e per Oklahoma City che compie un passo falso in casa degli Utah Jazz. La sconfitta lascia la strada aperta verso il primato per i Clippers che ora guidano la classifica nella Western Conference. I Dallas Mavericks passano a Brooklyn grazie ai 36 punti di Irving, Miami batte largamente gli Orlando Magic, i New York Knicks superano agevolmente i Memphis Grizzlies, Indiana vince contro Houston con uno scarto ridotto, successo dei Suns contro i Milwaukee Bucks.
    Nba, i risultati della notte italiana
    Questi i risultati delle sette partite andate in scena nella notte italiana: Indiana Pacers-Houston Rockets 132-129; Brooklyn Nets-Dallas Mavericks 107-119; Miami Heat-Orlando Magic 121-95; New York Knicks-Memphis Grizzlies 123-113; Chicago Bulls-Minnesota Timberwolves 129-123; Utah Jazz-Oklahoma City Thunder 124-117; Phoenix Suns-Milwaukee Bucks 114-106. LEGGI TUTTO