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    Kyrgios a cuore aperto: “Bevevo ogni notte, mi odiavo e mi tagliavo. Murray mi è stato vicino”

    Nick Kyrgios

    Si parla molto in Australia di Nick Kyrgios in queste settimane. Il discusso talento di Canberra non ha ancora sciolto la propria riserva sulla sua partecipazione all’edizione 2024 degli Australian Open e dei tornei in preparazione, clou dell’estate tennistica australiana. Il team di Davis guidato da Lleyton Hewitt ha brillato a Malaga, sconfitto solo da Jannik Sinner e compagni, ma, croce e delizia, sulla bocca degli appassionati “down under” resta sempre lui, il “maledetto” Nick. Talento e terribile sregolatezza, dai bassifondi di una vita complicata alla finale di Wimbledon, quasi senza allenarsi come un Pro, autodistruggendosi. Proprio questo Kyrgios ha raccontato nel corso del programma Piers Morgan Uncensored su TalkTv, i suoi momenti più bui, ora per fortuna alle spalle.
    “È stato un periodo piuttosto buio” racconta Nick. “Ho vinto tornei nel circuito professionistico bevendo tutte le sere, auto lesionandomi, bruciandomi cose sul braccio, tagliandomi il corpo per divertimento. Farmi del male era diventata una dipendenza. Odiavo me stesso. Odiavo svegliarmi ed essere Nick Kyrgios“.
    Una fase della sua vita tremenda, che è riuscito a superare parlandone e spingendo altre persone colpite come lui da depressione a fare altrettanto. “Sento che, dopo essermi aperto e aver raccontato tutti questi problemi, sono stato in grado di aiutare molte persone. Mi sento come se fossi stato un faro per tanta gente che sta attraversando un momento difficile. Quando ci si sente sopraffatti, ricorrendo alla droga o all’alcol, è necessario diventare consapevoli della situazione e aprirsi. Posso identificarmi con loro. Questa è stata la cosa più potente che mi è capitata nella mia carriera: che le persone vengano da me con problemi reali. Mi mandano foto su Instagram, messaggi diretti, in cui dicono di volersi suicidare. Ho avuto conversazioni con queste persone, a volte anche telefonate. Noto che fa la differenza poter parlare con loro, raccontare e spingere fare altrettanto, e mi rende davvero orgoglioso”.
    Kyrgios racconta che nei momenti più bui della sua vita Andy Murray gli è stato molto vicino. “Andy mi è sempre stato di grande supporto, fin dagli inizi della mia carriera. Appena arrivato al circuito, ha visto che avevo tanto talento da affinare e tanto lavoro da fare, quindi mi ha subito messo sotto la sua ala protettiva. Poco dopo ha capito che ero un giocatore “da allenare” e che stavo costruendo la mia strada, ma è rimasto sempre lì per qualunque cosa avessi bisogno. Un giorno ha visto i segni delle ferite che mi auto infliggevo e mi ha chiesto ‘Che cosa hai sul braccio?’ A quel tempo stavo davvero molto male. Ovviamente Andy cercava di darmi consigli e di aiutarmi, ma ero così chiuso in me stesso che in quel momento non sentivo nulla. Ma lui c’era. Ancora oggi gli sono molto grato, lo ringrazio moltissimo per quello che ha fatto per me” conclude Nick.
    Kyrgios ha subito nei primi mesi dell’anno un intervento molto delicato al ginocchio. Ha cercato di rientrare sull’erba di Stoccarda a giugno, ma si è reso conto che la sue condizioni erano tutt’altro che ideali a tornare a competere. Quindi ha saltato il resto dell’anno, continuando la riabilitazione. Craig Tiley presentando gli Australian Open 2024 ha affermato che Nick dovrebbe giocare, ma che “il problema che sofferto al ginocchio è molto serio, tanti sportivi sono stati costretti a ritirarsi per colpa di un infortunio simile”. Parole che pesano come un macigno sul futuro di Nick. Il finalista di Wimbledon 2022 è intervenuto in vari programmi, è stato anche opinionista nel corso delle ATP Finals di Torino per Tennis Channel, ma è sempre rimasto molto vago sul proprio rientro in competizione. Non resta che attendere le sue prossime mosse, sperando di poterlo rivedere presto in campo. Solo per giocare a tennis, la cosa che gli riesce meglio.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Le Next Gen ATP Finals 2023 sperimentano nuove regole. Andy Murray e la fine del rapporto con Ivan Lendl. Sospensione e multe per sette tennisti belgi per corruzione. Charlotte Ruud nel mondo del tennis universitario. Nadal si allena intensamente

    Charlotte Ruud, sorella di Casper

    In una mossa audace verso il futuro, il tennis sta testando alcune misure rivoluzionarie per valutare la loro possibile implementazione. Un esempio eccellente di questo spirito innovativo sono le Next Gen ATP Finals 2023, dove verranno provate due nuove regole intriganti. La prima regola impone un limite massimo di otto secondi tra il primo e il secondo servizio. La seconda è ancora più radicale: inizia il match senza il classico riscaldamento pre-partita in campo da parte dei giocatori.
    Nel frattempo, in Norvegia, una famiglia sta facendo sì che il tennis acquisisca una popolarità crescente. Casper Ruud, erede del talento del padre Christian Ruud, ha già ampiamente superato i successi sportivi del genitore. A seguire le sue orme, c’è anche Charlotte Ruud, la sorella minore di Casper. A 17 anni, Charlotte si è lanciata nell’avventura del tennis universitario americano, avendo firmato per la University of South Florida grazie al suo promettente potenziale nel tennis. Il mondo del tennis attende con interesse i suoi futuri sviluppi.
    In Gran Bretagna, Andy Murray sta lottando per ritrovare la sua migliore forma. Nonostante alcuni segnali positivi durante la stagione, Murray ha vissuto momenti difficili, che hanno influenzato la sua collaborazione con Ivan Lendl. Dopo aver riassunto la loro partnership a marzo 2022, il duo ha deciso di separarsi per la terza volta. Ora, il team di Murray include Johny O’Mara, Mark Hilton e, occasionalmente, Louis Cayer.
    Dal lato più oscuro del tennis, la ITIA ha recentemente sospeso sette tennisti belgi. Questi atleti hanno ammesso di aver violato il Programma Anticorrupción del Tenis, partecipando a una rete di manipolazione dei risultati guidata da Grigor Sargsyan. Arthur De Greef, il giocatore più noto del gruppo, è stato multato di 86.500 euro e bandito dalle competizioni fino a febbraio 2025.
    Infine, Rafael Nadal, sempre fonte di ottimismo e ispirazione, sta mostrando segnali promettenti nel suo percorso di ritorno. Venerdì 10 novembre, Nadal ha svolto un allenamento competitivo e di alta intensità con Coleman Wong, un promettente tennista di 19 anni da Hong Kong. Wong, attualmente 290° nel ranking mondiale, è un habitué della Rafa Nadal Academy by Movistar e sta svolgendo un ruolo fondamentale come sparring partner per Nadal nel suo ritorno alle competizioni.

    Rafa and Coleman Wong from the @rnadalacademy with a HUGE intensity
    He is coming, guys !!!
    : Coleman Wong via Instagram pic.twitter.com/5jVgx1czg8
    — rafael_nadal_by_hippo (@rnbyhippo22) November 10, 2023

    Marco Rossi LEGGI TUTTO

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    Murray critica gli orari dei Grand Slam: Le ragioni economiche prima del benessere dei giocatori?

    Andy Murray – Foto Getty Images

    Negli ultimi tempi, le voci circolavano riguardo alla partecipazione di Andy Murray agli US Open 2023, a seguito del suo ritiro prima della partita contro Jannik Sinner a Toronto e dell’assenza a Cincinnati. Tuttavia, è stato lo stesso tennista britannico a chiarire l’aria, confermando che tutto procede bene.
    Murray e la polemica sugli orari nei Grand Slam“Non penso che sia benefico per nessuno,” afferma Murray. “Capisco che sono fortunato a giocare a tennis, ma concludere una partita alle 4 del mattino, quando la maggior parte del pubblico deve andarsene a causa dei mezzi pubblici, e ritrovarsi a giocare davanti al 10% dei tifosi… Questa è una situazione che non si riscontra in altri sport.”Secondo Murray, questa scelta di orari è motivata unicamente da ragioni economiche e non tiene in considerazione il benessere dei giocatori. Ha citato come esempio la sua partita contro Thanasi Kokkinakis a Melbourne che è finita alle 4 del mattino.
    La necessità di un cambiamentoAndy sottolinea: “Se i Grand Slam decidono di iniziare le sessioni serali alle 19:30, potrebbero benissimo far giocare due partite femminili. Tuttavia, se si tratta di una partita maschile, dovrebbero limitarsi a un solo incontro, a meno che non inizi prima.”Murray suggerisce anche che tornei come Wimbledon dovrebbero riconsiderare l’orario di inizio delle partite e ridurre le lunghe pause tra gli incontri. “Non è giusto per i giocatori finire alle 4:30 del mattino e poi aspettarsi di recuperare in tempo per la prossima partita,” osserva.
    In buona forma fisica per il US OpenIn preparazione per il torneo, Murray ha dichiarato: “Gli ultimi cinque o sei giorni di allenamento sono andati molto bene. Non ho avuto problemi nel servizio.” Anche se ha ammesso che la sua preparazione non è stata perfetta, si è detto soddisfatto delle condizioni della sua zona addominale.
    I fan possono aspettarsi di vedere Murray in azione nel suo match d’apertura al US Open 2023, dove affronterà il tennista francese Corentin Moutet. LEGGI TUTTO

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    Murray elogia Alcaraz: “Amo la libertà con cui gioca. Come descriverlo? Un kamikaze!”

    Andy Murray e Carlos Alcaraz

    Dall’alto della sua esperienza e arguta visione del gioco, Andy Murray al sito ATP ha speso belle parole per il n.1 Carlos Alcaraz. Lo scozzese era stato immortalato sugli spalti del centrale di Wimbledon in occasione della finale degli ultimi Championships, rivelando poi di essersi assai divertito assistendo al grande spettacolo offerto, prendendo pure qualche nota per migliorare il suo tennis. Davvero encomiabile l’amore dello scozzese per il gioco e la voglia di fare, nonostante i problemi fisici e le 36 primavere…
    Interpellato a Toronto dal sito ufficiale del tour su Carlos, ecco come Andy si espresso, trovando anche una definizione originale per descriverne il gioco.
    “La cosa che amo di Alcaraz quando lo guardo in campo è proprio la libertà con cui gioca, parte di ciò è la giovinezza, credo. Spero solo che non la perda perché questo lo distingue da tutti e il pubblico lo percepisce. Mi piacerebbe vederlo continuare a giocare quel suo tipo di tennis attuale. I drop shot o i colpi al volo, soluzioni a volte un po’ estreme. Per questo sembra un po’ Kamikaze, è totalmente istintivo. E lo adoro“. afferma Murray.
    “Nel febbraio del 2022, quando Carlos era ancora una giovanissima promessa, parlai di lui con JC Ferrero. Gli chiesi ‘Ama il tennis? Lavora sodo?’. Il coach mi rispose assolutamente di sì, e che in campo mai aveva visto una simile applicazione e voglia di imparare. Questo è stato abbastanza per me dopo aver visto una sua partita e aver sentito il suo allenatore. A quel punto non avevo più dubbi sul fatto che avesse davanti a se una grande carriera”, conclude il due volte campione di Wimbledon.
    Murray e Alcaraz si sono affrontati in due occasioni, entrambe nel 2021: l’esperto britannico ha vinto la prima sfida, in tre set nell’edizione autunnale di Indian Wells; l’iberico si è preso la rivincita poche settimane dopo all’indoor di Vienna, una vittoria più netta in due set. Intanto Andy stanotte sarà l’avversario di Jannik Sinner negli ottavi di finale del M1000 di Toronto, ultimo match sul Centre court. Anche in questo caso, 1 a 1 i precedenti: Andy vinse nell’indoor di Stoccolma a fine 2021, mentre Jannik si è rifatto a Dubai nel 2022. LEGGI TUTTO

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    Masters 1000 Toronto: Sonego lotta in un durissimo primo set ma è un solido Murray a spuntarla. Lorenzo non ha sfruttato due set point

    Lorenzo Sonego a Toronto

    I match di tennis sono delle vere e proprie “Sliding Doors”. Quando nel corso di un incontro tiratissimo, giocato punto su punto, non sfrutti le occasioni che ti capitano, rischi di pagarlo a carissimo prezzo. Questo è purtroppo accaduto a Lorenzo Sonego sul centrale di Toronto nel suo match d’esordio, sconfitto per 7-6 (3) 6-0 da un Andy Murray lontano dai suoi storici picchi di rendimento ma ancora lottatore irriducibile. Il piemontese ha sofferto, spinto molto e rincorso, ma ha disputato una partita altalenante, anche un filo nervosa, contraddistinta da troppi errori e pochi punti col servizio. È giusto sottolineare la qualità in risposta dello scozzese, uno dei migliori negli ultimi anni in questo settore di gioco, ma Lorenzo ha servito in campo il 64% di prime, ricavando “solo” il 56% dei punti, un numero troppo basso, vista la qualità della battuta di Sonego, colpo sul quale gira molto del suo tennis e prestazione.
    La partita si è da subito indirizzata sui canoni preferiti da Murray: tanti (troppi…) scambi, con Lorenzo costretto a continui spostamenti su palle di vario peso, rotazione e profondità. Scaltro Andy nel dare poco ritmo all’azzurro, bloccandolo spesso a sinistra, dove le sue lacune sul rovescio sono venute fuori. In generale Sonego ha disputato un buon primo set, lottando su ogni palla, salvando le tre palle break concesse e arrivando anche a due set point sul 5-4 (grazie anche a due doppi falli di un pessimo Andy in quel gioco). Purtroppo… ecco le “Sliding Doors”: ha rischiato, ma non ha giocato bene le due chance, un errore diretto in risposta, poi attacco non perfetto e volée troppo difficile. Il set è arrivato al tiebreak, subito avanti 2-0 l’azzurro ma poi… doppio fallo, tre errori, e set Murray. La partita, di fatto, è finita lì, come dimostra il fin troppo pesante 6-0 del secondo parziale. Forse la testa del torinese è rimasta bloccata su quelle chance, i suoi errori dall’avvio del secondo set sono stati davvero troppi, mentre Murray sprizzava energia da tutti i pori, con rincorse sempre più veloci e precise.

    A classic Murray match-point to finish 🏃‍♂️
    He defeats Sonego 7-6 6-0 to reach R2 at the #NBO23 pic.twitter.com/3NYSu6J2Hw
    — Tennis TV (@TennisTV) August 8, 2023

    Nel complesso, Sonego non ha nemmeno giocato così male, ha preso la partita come di suo solito di petto, ma è riuscito in poche occasioni a verticalizzare a tutta col diritto, con quelle sbracciate a tutta con le quale riesce a spaccare gli scambi, tra vincenti e aperture di campo ben chiuse di volo. Murray non gliel’ha permesso, con quella ragnatela sapiente di variazioni e difese, alternate a qualche attacco. Solo con una prestazione assai migliore al servizio Lorenzo poteva sbaragliare un Andy così positivo in difesa. Murray ha chiuso l’incontro con il 44% dei punti vinti in risposta sulla prima e ben 52% sulla seconda di Lorenzo. Con questi numeri, era davvero difficile vincere per l’azzurro. Oltre alle chance non sfruttate e al rendimento così così al servizio, Sonego ha peccato di fretta in certe fasi, ha scelto di attaccare troppo presto, sicuramente per non finire nello scambio, bloccato sul rovescio, ma oggi non è andata.
    Bravo Murray, contro uno scozzese così si può perdere. Ma se “Sonny” avesse sfruttato uno di quei set point, chissà… Un rimpianto che purtroppo non serve più a niente. Avanti con la testa a Cincinnati, sperando in un primo turno meno “complicato”.
    Marco Mazzoni

    La cronaca
    Sonego alza la prima palla del match. Non è facile controllare il lancio e gli scambi per il fortissimo vento che sferza Toronto stamattina, sotto un cielo plumbeo. Lorenzo è subito aggressivo, commette un doppio fallo ma con un Ace chiude a 30 il primo game dell’incontro. Murray serve, è chiara la sua tattica: scambiare molto pungendo il rovescio dell’azzurro, il lato meno sicuro. Buon turno di battuta anche per Sir Andy, 1 pari. Sonego deve assolutamente scappare appena possibile dal rovescio, c’è un abisso tra i due per profondità e sicurezza nel colpo. È costretto a rischiare anche con la seconda palla Lorenzo, visto che lo scozzese tiene una posizione molto aggressiva in risposta, e visto che la sua prima non ha preso ancora ritmo. Si muove bene Andy, gioca profondo, non lascia tempo a Lorenzo di sparare forte col diritto. Sul 15-30 s’inventa la prima smorzata, nonostante il vento gli riesce. Ai vantaggi “Sonny” colpisce malissimo col diritto, arriva la prima palla break del match. Fortunato Sonego, un rovescio di Murray muore sul nastro. A fatica, Sonego si porta 2-1. C’è grande lotta nel quarto game, Murray sbaglia qualcosa di troppo, e ai vantaggi Sonego con un bell’attacco col diritto si procura la prima palla break a favore. Andy lo sorprende con una seconda di servizio carica di spin al centro. Non facile impattare la palla con pulizia, per i capricci del vento. 2 pari. Ogni game è una vera battaglia: sul 2 pari, 30 pari, sbaglia un back di rovescio in scambio Lorenzo, errore che gli costa un’altra palla break. Ace! Miglior modo per annullarla, il suo secondo del match. 3-2. Si avanza sui turni di servizio con tanti errori, non è una bella fase del match dal punto di vista tecnico. Il set si accende di nuovo sul 4 pari: prima Sonego subisce un lob splendido di Murray (miglior colpo del match), poi è bravo a passare da difesa ad attacco con un diritto a tutta. Andy alza i decibel con le sue difese iconiche, Sonego accusa il colpo. Ai vantaggi l’azzurro tira malamente in rete un diritto inside out, è palla break per Murray (la terza del match). Ancora una volta si salva con un Ace. 5-4 Sonego. Ora la tensione è tutta su Murray, e la sente! Due doppi falli, 15-30, grande occasione per “Sonny” per volare a set point… Come se la gioca Lorenzo! Risposta profonda, diritto cross stretto e poi via affondo vincente. 15-40 e due Set Point! Niente, il servizio di Andy non va, ma il rischio in risposta sulla seconda è eccessivo, la palla di Lorenzo è lunga. Attacca sulla seconda chance, ma la volée (non facile) atterra in corridoio. 5 pari alla fine di un game di oltre 10 minuti. Ora ogni punto è di nuovo una lotta, si gioca sulla grinta, sul dominio dei centimetri del campo. Dopo 1h e 20 minuti, si arriva finalmente al tiebreak. Inizia bene con un bel servizio, Sonego poi Andy sbaglia un colpo di scambio, 2-0 avanti l’azzurro. La situazione si ribalta totalmente: doppio fallo di Lorenzo, quindi Andy trova un gran passante. 3-2 e poi 4-2 per lo scozzese. Sbaglia pure, di tanto, una smorzata l’azzurro sul 5-2, un po’ in confusione. Murray si aggiudica il tiebreak per 7-3, largo un passante di Lorenzo, dopo ben 90 minuti. Set durissimo, girato su pochi punti decisivi. Peccato per i due set point non sfruttati da Sonego, soprattutto nel secondo si poteva fare meglio (bene tatticamente, non perfetta l’esecuzione dell’attacco).
    Dopo un lungo toilette break, scatta il Secondo set. Murray tiene a fatica il primo turno di battuta, senza concedere palle break. Non cambia il canovaccio del match, si lotta duro su ogni punto, con Andy che varia di più, rimette tante palle e apre gli angoli, soprattutto quello di rovescio. Sonego va in crisi sull’1-0. Andy insiste sul rovescio del piemontese, che sbaglia due colpi. 15-40, due palle break immediate per il tre volte campione del torneo. Lorenzo chiama il rete il rivale, che arriva bene, quindi il lob dell’azzurro è in corridoio. BREAK, il primo del match, alla quarta chance per lo scozzese, che avanti 2-0 può fare corsa di testa. Che mano Murray nei lob, con un altro fantastico sorprende l’attacco di un Sonego che cerca di essere aggressivo, ma affretta troppo i tempi, finendo per rischiare da posizioni non facili. 3-0 Murray, ora il solco da rimontare è importante. Purtroppo l’azzurro incappa in un altro turno di battuta negativo: doppio fallo, un errore in spinta (39esimo errore del suo match), un rovescio in recupero fuori. Crolla 30-40, chance per il doppio break. Si butta avanti con un bell’attacco, ma il lob altissimo di Murray è spedito in rete con lo smash da Lorenzo, sicuramente anche per colpa di una maligna folata di vento. 4-0 Murray. Si salva da 0-30, trovando efficacia con servizio e diritto, per il 5-0. Murray chiude addirittura 6-0, vincendo un ultimo punto clamoroso per lotta e rincorse. Non si meritava una punizione così dura nel secondo parziale, ma purtroppo il non aver sfruttato le chance nel primo set l’ha pagato a caro prezzo. Bravo Murray, lottatore irriducibile, ma Lorenzo poteva fare meglio, troppi errori complessivi.

    Lorenzo Sonego vs Andy Murray ATP Toronto Lorenzo Sonego60 Andy Murray76 Vincitore: Murray ServizioSvolgimentoSet 2L. Sonego 15-0 15-15 15-30 30-30 ace 30-400-5 → 0-6A. Murray 0-15 0-30 15-30 30-30 40-300-4 → 0-5L. Sonego 15-0 15-15 df 30-15 30-30 30-400-3 → 0-4A. Murray 0-15 15-15 30-15 40-150-2 → 0-3L. Sonego 15-0 15-15 15-30 15-400-1 → 0-2A. Murray 15-0 30-0 30-15 40-15 40-30 df 40-40 A-40 40-40 A-40 40-40 A-400-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1Tiebreak0*-0 1-0* 2-0* 2*-1 2*-2 df 2-3* 2-4* 2*-5 2*-6 3-6*6-6 → 6-7A. Murray 15-15 30-15 40-156-5 → 6-6L. Sonego40-A 0-15 15-15 30-15 30-30 40-305-5 → 6-5A. Murray 15-0 15-15 df 15-30 df 15-40 30-40 40-40 A-40 40-40 A-40 40-40 A-405-4 → 5-5L. Sonego 0-15 15-15 30-15 30-30 40-30 40-40 40-A 40-40 ace A-404-4 → 5-4A. Murray 0-15 15-15 30-15 40-154-3 → 4-4L. Sonego 0-15 15-15 15-30 30-30 40-30 40-40 A-403-3 → 4-3A. Murray 15-0 30-0 40-03-2 → 3-3L. Sonego 15-0 15-15 30-15 30-30 30-40 40-40 ace A-402-2 → 3-2A. Murray 15-0 15-15 30-15 40-15 40-30 40-40 df A-40 ace 40-40 40-A 40-40 A-402-1 → 2-2L. Sonego 0-15 15-15 15-30 30-30 40-30 40-40 40-A 40-40 A-401-1 → 2-1A. Murray 15-0 30-0 40-0 40-151-0 → 1-1L. Sonego 15-0 30-0 30-15 df 40-15 40-30 ace0-0 → 1-0

    Sonego
    Murray LEGGI TUTTO

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    Wimbledon, parola ai big. Djokovic: “Non ho bisogno di Alcaraz o nessun altro per sentirmi motivato”

    Novak Djokovic, campione in carica ai Championships

    Nel classico media day pre torneo, i big hanno parlato alla stampa sulle proprie aspettative per i Championships di Wimbledon, al via domani con il Centrale inaugurato come da tradizione dal campione in carica Novak Djokovic (e poi anche da Jannik Sinner nel terzo match in programma). Il n.1 al mondo è sempre più motivato e a caccia di record. Ormai la sua è una cosa non tanto contro gli avversari ma con la stessa storia della disciplina. Proprio confermandosi campione a Wimbledon, segnerebbe un altro straordinario primato al suo palmares.
    “C’è sempre qualcuno là fuori pronto a dare battaglia. C’è sempre stato e sempre ci sarà” afferma Novak. “Carlos è un ragazzo molto simpatico che si comporta in modo molto maturo per i suoi 20 anni. Ha già ottenuto molti riconoscimenti nella storia del gioco per essere così giovane. Penso che sia eccellente per lo sport, porta molta intensità ed energia in campo. È anche umile e ha una personalità piacevole fuori dal campo. Penso che per qualcuno della sua età, tutto quello che sta facendo è impressionante. Con la sua squadra, ovviamente, ha nel suo box Juan Carlos Ferrero, che può guidarlo. Hanno lavorato molto bene come una squadra. Ma tuttavia non ho bisogno di Carlos o di nessun altro per trovare quella spinta e motivazione in più quando gioco un torneo del Grande Slam perché so che devo vincere sette partite per alzare la coppa. Quindi chiunque io abbia dall’altra parte della rete non fa differenza per me. So benissimo quello che devo fare. La maggior parte della mia attenzione è focalizzata sul mio corpo, sulla mia mente e sul mio gioco, cercando di portarlo allo stato ottimale in cui sto dando il massimo in ogni partita”. Sicurissimo, vincente, Djokovic sarà nettamente l’uomo da battere. Come sempre, del resto.
    Daniil Medvedev si dice pronto a lottare per dire la sua, molto motivato a brillare dopo l’assenza forzata dello scorso anno per i noti motivi legati all’invasione della Russia all’Ucraina, e risultati al di sotto delle sue aspettative nei primi due Slam della stagione. “I primi due Slam dell’anno non sono stati quello che mi aspettavo, quindi voglio davvero fare bene qui a Wimbledon. Sono arrivato martedì per potermi adattare bene ai campi, ho obiettivi alti qui. So che avrò avversari impegnativi fin dall’inizio, ma voglio dimostrare di poter giocare molto bene su questa superficie. Sento di potercela fare. Non lo crederete ma anni fa la mia superficie preferita era proprio l’erba, ma in questo momento ho ottenuto risultati migliori sulla terra battuta rispetto ai prati, oltre ovviamente ai campi in duro dove ho vinto di più. L’anno scorso ho fatto due finali nei tre tornei che ho giocato, questo mi dà fiducia. Penso di dover solo trovare il mio ritmo. Ogni volta che vengo qui rimango stupito da tutto, è il miglior torneo del mondo” conclude il moscovita.
    Andy Murray è capitato nella zona più “minata” del tabellone, con una serie di avversari impressionanti. Tuttavia il vecchio leone scozzese è sicuro di poter ancora dire la sua sui prati. Ricordiamo che Andy è, insieme a Djokovic, l’unico tennista in gara ad aver trionfato (due volte) ed è esattamente l’ultimo giocatore in tabellone aver battuto Novak nel torneo, nella finale di 10 anni fa… “Mi sento molto bene sotto ogni punto di vista, arrivo con un buon ritmo avendo giocato molte partite e voglio davvero competere alla grande” afferma Murray. “Questo è sempre stato il torneo più importante per me ogni stagione e man mano che mi avvicino alla fine della mia carriera, voglio cogliere ogni opportunità che si presenta. Sento di essere in un’ottima posizione per esprimere il mio miglior tennis e mi dà un’enorme fiducia sapere che c’è solo un tennista con più esperienza e successi di me, ovviamente Djokovic. Sono uno dei pochi che l’hanno battuto qui (l’unico, in realtà, ndr), so di essere tra i migliori al mondo sull’erba e mi sento benissimo fisicamente, quindi devo approfittare di tutto questo per fare un grande torneo”.
    Immancabile la domanda sul suo ritiro. Così risponde Andy: “Non puoi mai sapere quante altre volte potrai provare qualcosa come competere a Wimbledon, non puoi dare nulla per scontato. Ho iniziato a pensare al mio ritiro durante la mia partecipazione agli Australian Open di quest’anno perché ho capito che non posso andare avanti così per sempre. Vorrei ritirarmi a modo mio, essere competitivo fino in fondo e non spingere l’anca al limite per subire un altro grave infortunio che finirebbe per accelerare o forzare il mio ritiro. Ho un’idea di quando vorrei smettere, ma non voglio annunciare nulla, tutto può cambiare velocemente. Ho ancora un periodo di tempo nel quale sento di poter competere al meglio, ma so che non durerà a lungo” conclude lo scozzese.
    Poche ma molto precise le parole del finalista dello scorso anno, Nick Kyrgios. Quest’anno purtroppo il talentoso e discusso australiano si presenta a Wimbledon in grave ritardo di condizione, per l’intervento al ginocchio subito lo scorso gennaio. Nelle sue prime uscite sui prati, il suo tennis e soprattutto la sua condizione fisica è parsa lontanissima da quell’eccellenza che lo isso in finale nel 2022. “L’anno scorso mi è mancata solo una vittoria per arrivare a completare il mio sogno, ma sono certo di aver perso dal miglior giocatore di sempre” afferma Kyrgios. “È stato incredibile. Ho sofferto e lavorato per tutta la vita per ottenere un buon risultato in questo torneo. La finale sarà ricordata per il resto della mia vita. È una sensazione davvero speciale. Penso che tutti i tennisti, alla fine, lavorino molto duramente per ottenere uno di questi risultati in un Grande Slam”. LEGGI TUTTO

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    Murray: “Sento di poter essere competitivo contro i migliori a Wimbledon. Su erba il gioco è stato molto rallentato”

    Andy Murray

    La sconfitta patita da Andy Murray all’esordio nel torneo del Queen’s, battuto da Alex De Minaur, è stata una vera doccia fredda per lo scozzese. Se avesse centrato i quarti di finale, sarebbe stato certo di strappare una testa di serie a Wimbledon. Adesso sarà solo una delle cosiddette “mine vaganti” nel tabellone del più prestigioso torneo al mondo, a lui vinto in due edizioni. Dopo la sconfitta, Andy ha parlato alla stampa con un pizzico di delusione ma fermamente convinto di essere sulla buona strada per presentarsi all’All England Club in buona forma e pericoloso per tutti, migliori inclusi.
    “Adesso sono consapevole di non poter avere una testa di serie a Wimbledon. Beh, è ​​qualcosa a cui penso da molto tempo e sapevo che dovevo arrivare ai quarti di finale qui per riuscirci. Non credo di aver sentito pressione extra, non ha nulla a che fare con la mia scarsa prestazione di oggi, è qualcosa che ho gestito bene nelle ultime due settimane. In ogni caso, sento di poter battere la maggior parte delle teste di serie nel torneo perché ce ne sono parecchie che non si sentono a proprio agio sull’erba. Dall’altra parte ci sono anche tennisti che non partiranno tra le teste di serie, ma che si trovano molto bene su questa superficie, quindi non ci resta che aspettare e vedere cosa dirà il sorteggio” afferma Murray.
    “La prossima settimana non giocherò in torneo, penso sia il momento di riposare un po’ fisicamente e mentalmente, ricaricare le batterie e tornare al lavoro. Ci sono state molte cose positive nelle ultime settimane, in particolare il mio servizio ha lavorato bene, per questo penso che di non dover dare troppa importanza a questa brutta giornata perché so che sto andando nella giusta direzione. Deve solo servire bene e continuare a lavorare sulla mia mobilità in campo. Ho perso contro un grande giocatore su questa superficie (De Minaur, ndr), ma le sensazioni che ho avuto nelle ultime due settimane sono state magnifiche, non solo in gara, ma anche in allenamento con alcuni dei migliori avversari al mondo. So che il mio livello è lì, ho solo bisogno di prendermi qualche giorno di pausa e dedicare dieci giorni ad allenarmi con intensità”.
    Dall’alto della sua esperienza e tanti tornei giocati su erba, chiedono a Murray un parere sulle velocità del gioco sui prati: “È chiaro che i campi di Wimbledon siano stati rallentati nel corso degli anni, sicuramente da quando ho debuttato nel 2005. È pervasivo in tutto il circuito, tanto che direi che i campi del Queen’s Club sono tra i più veloci al mondo. È anche evidente che le palle sono più pesanti e più lente, penso sia il risultato dell’evoluzione del fisico dei giocatori. Più i giocatori tirano forte, più si cerca di rallentare il gioco ed è difficile trovare punti vincenti”. LEGGI TUTTO

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    Andy Murray prova a fare il coach di sua figlia Edie, ma il risultato non è dei migliori

    Andy Murray – Foto Getty Images

    Mentre cerca di tornare ai fasti di un tempo, Andy Murray vive nuove esperienze. Padre di quattro bambini, il tennista britannico si è cimentato nel ruolo di allenatore per sua figlia Edie, di cinque anni. Tuttavia, a quanto pare, il tentativo non è andato esattamente per il verso giusto.
    La piccola Edie ha scritto un biglietto che Murray ha condiviso su Instagram: “Caro papà, non giocherò a tennis per un po’. Con tanto amore, Edie”, ha rivelato l’ex numero uno del mondo sul social network. Murray ha reagito con umorismo e ha aggiunto ciò che la figlia gli ha detto: “Il mio primo tentativo nel mondo dell’allenamento è finito in un disastro. Mia figlia di cinque anni ha rinunciato, dicendomi che non vuole più giocare perché ero troppo vicino a lei”, ha condiviso. LEGGI TUTTO