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Ecco la Nba dell'equilibrio, ma i Raptors campioni sembrano già tagliati fuori

TORINO – Prende il via la regular season della con tante novità che riguardano anche i giocatori italiani: si parte nella notte tra martedì 22 e mercoledì 23.  La partenza di Kevin Durant da Golden State a ha segnato la fine dell’era dei ‘Big 3’. Altri trasferimenti clamorosi hanno fatto cambiare volto a molte squadre, ora caratterizzate dalla presenza di due superstar, per un campionato che si preannuncia molto equilibrato. Del lotto delle favorite sicuramente non faranno parte i Toronto Raptors, letteralmente smantellati dopo aver portato in Canada il primo storico titolo Nba nel giugno scorso. I due figli di Los Angeles, Kawhi Leonard e Paul George, hanno come obiettivo quello di aiutare i Clippers a vincere il loro primo titolo Nba. La seconda squadra di Los Angeles non ha, infatti, mai superato le semifinali della Western Conference. Leonard va inoltre a caccia dell’impresa di vincere un terzo anello con la terza squadra diversa dopo i San Antonio Spurs e i Toronto Raptors. Per George la sfida è mettere il suo talento al servizio della squadra. Ancora alle prese con i problemi alle spalle (doppia operazione), l’ex Oklahoma salterà l’inizio della stagione per infortunio.

LeBron James stella dei Lakers

LeBron James e Anthony Davis riusciranno ad entrare nella gloriosa storia dei L.A. Lakers? E’ sicuramente la domanda che tutti si fanno dopo l’operazione più chiacchierata dell’estate, che ha portato l’ex ala dei New Orleans Pelicans alla corte di sua maestà King James. A 35 anni, però, LeBron deve sbrigarsi perché il tempo passa per tutti anche se il suo fisico e le sue prestazioni rimangono intatte. Sempre a Ovest, insieme tra il 2009 e il 2012 a Oklahoma City, dove hanno formato con Kevin Durant un trio da All-Star, i due amici James Harden e Russell Westbrook, diventati rispettivamente mvp della Lega nel 2017 e nel 2018, riusciranno a riportare il titolo Nba a Houston? Offensivamente Harden e Westbrook potrebbero effettivamente causare gravi danni alle difese avversarie, ma la loro incapacità cronica di difendere potrebbe penalizzare la squadra di coach Mike D’Antoni. Gli ‘splash brothers’ hanno già vinto un titolo (2015) prima di diventare ‘Big 3’ con Kevin Durant (2017, 2018).

Thompson tornerà a febbraio

Quando Klay Thompson, convalescente (legamento del ginocchio rotto in finale contro Toronto) tornerà, probabilmente a fine febbraio, i Golden State Warriors diventeranno avversari temibili e da non sottovalutare. Nella fortissima Western Conference temibili anche Portland con Damian Lillard e C.J. McCollum, Denver con Nikola Jokic e Jamal Murray, Utah con Donovan Mitchell e Rudy Gobert oltre a Dallas con le giovani stelle europee Luka Doncic e Kristaps Porzingis.

Brooklyn si affida a Durant e Irving

A Est, in attesa di vedere Brooklyn giocare con le sue due nuove superstar Kevin Durant (tendine d’Achille ko) e Kyrie Irving, altre franchigie stanno puntando sugli automatismi di una coppia per avvicinarsi al titolo: i Milwaukee Bucks, con l’mvp Giannis Antetokounmpo e Khris Middleton, si candidano a un ruolo da assoluti protagonisti. I Philadelphia 76ers, con Joel Embiid e Ben Simmons, sono un’altra squadra da tenere d’occhio. Perso Irving, i Boston Celtics ripartiranno dall’ex play di Charlotte, Kemba Walker.

Gli italiani: Belinelli, Gallinari e Melli

Infine gli italiani: Marco Belinelli sarà ancora un’arma preziosa dalla panchina per i San Antonio Spurs, mentre Danilo Gallinari riparte da Oklahoma anche se, essendo a scadenza di contratto a febbraio, potrebbe cambiare di nuovo squadra. C’è attesa e curiosità nel vedere all’opera Nicolò Melli, all’esordio a 28 anni con la maglia dei New Orleans Pelicans nelle cui file c’è anche l’attesissimo rookie Zion Williamson, da molti considerato il nuovo LeBron James. L’attesa è finita: dall’alba di mercoledì si riparte per un altro anno di grande spettacolo.


Fonte: http://www.tuttosport.com/rss/basket


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