in

Paola Egonu: “Superstar io? Assolutamente no. Siamo 14 e tutte star allo stesso modo”

Foto FIVB

Di

Una squadra che ha fatto sognare l’Italia intera. Una medaglia d’argento che profuma d’oro. E a trascinare la nazionale femminile a questo bel risultato, c’era lei, Paola Egonu, che nonostante tutto rimane con i piedi ben saldi per terra, come raccontato proprio dal posto 2 nell’intervista pubblicata oggi dal quotidiano 

Rieccole, le ragazze del volley nazionale. Squadra giovanissima, specchio del Paese che cambia. Ma soprattutto di quello che vince. Freschissime dell’argento mondiale, si preparano a tornare in campo, sabato, per la A1 (su Rai Sport) prima di essere ricevute, lunedì, dal presidente della Repubblica Mattarella. Doppio trionfo il loro, che ha rilanciato il volley a evento nazionalpopolare, fenomeno e culminato con il 43,1% di share, pari a otto milioni, durante il tie break della finale con la Serbia. Le vicecampionesse ai riflettori non sono ancora abituate, si capisce dall’emozione con cui raccontano quest’avventura, riti scaramantici compresi (come ascoltare prima di ogni match Love di Gianluca Vacchi).

E poi c’è Paola Egonu da Cittadella (Pd), genitori nigeriani, 19 anni e 189 cm, che con i suoi 324 punti ha fatto la differenza. Una carriera iniziata per caso, a 12 anni, per non passare i pomeriggi davanti alla tv. Un futuro, le piacerebbe, da avvocato.

Paola, come ci si sente a diventare, così giovane e all’improvviso, una superstar? «».

Vuol dire che la sua vita non è cambiata neanche un po’? «».

Da fuori sembrate affiatatissime, siete anche amiche? «».

Ora un sacco di bambine vorranno giocare a volley. Come si sta nei panni dell’idolo? «».

Quali? «».

In questo momento storico, in cui anche in Italia si parla molto di razzismo, non teme di essere strumentalizzata per il gusto della polemica? «».

E per una ragazza di 19 anni, è quasi una certezza.


Fonte: http://www.volleynews.it/feed/


Tagcloud:

Volley Zap: Boninfante

Scandicci: ecco la maglia della Savino