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Non c’è ancora una candidatura ufficiale ma di fatto c’è la presentazione di una lettera di disponibilità da parte della Federvolley russa che, al termine di un incontro al vertice tra FIVB, Cev e istituzioni sportive e governative del paese, è stata accolta con soddisfazione dai massimi dirigenti della pallavolo mondiale.
Sul tavolo l’organizzazione della prossima edizione dei Mondiali ancora da assegnare, quelli del 2022. Il presidente dell’FIVB Ary Graca ha confermato di aver avuto un incontro formale con il ministro russo dello sport Pawel Kolobkov, con il presidente della federazione Stanislav Shevchenko e con il presidente della CEV, la federazione europea, il serbo Aleksandar Boricic. Nel corso della riunione i rappresentanti russi hanno presentato un programma di massima, alcune delle strutture già in essere e diverse iniziative di carattere promozionale. Il presidente dell’FIVB Graca si è detto molto soddisfatto della riunione e del programma russo.
Ora si attende una candidatura ufficiale: quest’anno come noto i Mondiali sono organizzati da Italia e Bulgaria; poi bisognerà ufficializzare sarà la sede del 2022. La Russia – intesa come CSI e dunque dopo il crollo del comunismo – non ha mai organizzato un mondiale maschile. Due le edizioni ospitate – e vinte – dall’Unione Sovietica nel 1952 e nel 1962 quando il torneo si svolgeva ancora con una formula all’italiana. In tutto tra URSS e CSI sono state sei le vittorie russe.
Ma l’ultimo ricordo non è positivo: la Russia perse al tie-break contro la Spagna di Andrea Anastasi una meravigliosa finale ospitata nel palasport Olimpico di Mosca. La Russia vanta anche il record di vittorie consecutive nelle competizioni internazionali: ben nove, era sempre l’URSS e si trattava dell’Europeo. Successi ininterrotti per venti anni di fila, dal 1967 al 1987. Scontato che a ospitare le finali sarebbe lo splendido Olimpiyskiy di Mosca, un impianto storico che può raccogliere fino a 16mila spettatori.
