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Giro d'Italia 2019, svelato il percorso: Gavia e Mortirolo per gli scalatori, ma anche 3 crono

MILANO – Dall’arrampicata di San Luca a Bologna alla suggestione dell’Arena di Verona. Il Giro d’Italia numero 102 alza il sipario con la presentazione di Milano, ed è una degna risposta al Tour, che nei 100 anni dall’istituzione della maglia gialla presenta montagne oltre i 2000 metri a volontà. La Grande Boucle partirà dal Belgio per onorare i 50 anni della prima vittoria di Merckx, il Giro risponde in maniera autarchica, con l’unico sconfinamento nella crono di San Marino. Un menù che prevede 3 cronometro, 6 percorsi da velocisti, 7 tappe di media difficoltà, di quelle che se sbagli qualche dettaglio puoi compromettere tutto, e 5 difficilissime. “Non so ancora se ci sarò, è una decisione che dovremo prendere con il resto della squadra”, spiega la maglia rosa uscente Chris Froome. “Una partenza così, con la cronometro di Bologna, è esplosiva e interessante – analizza il capitano del team Sky -. Su uno strappo come quello a San Luca se non sei già al 100% puoi perdere anche 30 secondi subito. Un grande Giro deve avere un percorso in equilibrio tra salite e cronometro, nel 2019 ci saranno subito due cronometro dure. E quella di San Marino da 35 km mi piace molto”.

Ciclismo e società è il binomio inscindibile del Giro. Fotografie, flash di storia che tornano man mano una volta svelate le singole tappe. C’è la salita di San Luca, che evoca Fiorenzo Magni che la scala tra immani sofferenze con la clavicola in pezzi, c’è il Passo Gavia con suoi 2.618 metri e si ricorda la scalata nella neve del Giro del 1988, in uno degli ultimi giorni veramente ‘disumani’ nella storia del ciclismo. C’è il ricordo di Bartali con la Bologna-Fucecchio (in una giornata dedicata anche a Indro Montanelli), e si omaggia Fausto Coppi con la Cuneo-Pinerolo, percorso diverso (occhio al 20% pendenza sul Muro di via dei Principi di Acaja) ma stessi punti di riferimento di una delle più grandi imprese della leggendaria carriera del campionissimo.

In onore del genio di Leonardo e in occasione del cinquecentenario dalla morte (2 maggio 1519), la terza tappa partità da Vinci per arrivare a Orbetello. Sarà la prima occasione per i velocisti. Cassino (in occasione del 75° anniversario della liberazione, 11-19 maggio 1944) sarà sede di partenza di una frazione che giungerà a San Giovanni Rotondo, dove si trovano le spoglie di San Pio da Pietrelcina. La settima tappa renderà omaggio a L’Aquila, 10 anni dopo il terremoto che la devastò nel 2009.
 
Vediamo ora dove possono essere i punti di svolta. La crono da Riccione a San Marino è da prendere con le molle: non è da specialisti, con una prima parte ondulata e la seconda in salita. Durissima la Saint-Vincent-Courmayeur: pochi km – 131 -, ma 5 GPM e un dislivello di 4.000 metri. Si scalano Verrayes, Verrogne, Truc d’Arbe (Combes) e Colle San Carlo, prima dell’arrivo in quota. Senza respiro. Straordinario spettacolo in apertura della terza settimana: martedì 28 maggio, da Lovere a Ponte di Legno. Ci sono Passo della Presolana, la Croce di Salven, il Passo Gavia (Cima Coppi) e il Passo Mortirolo (Montagna Pantani) dal versante di Mazzo di Valtellina. Una tappa durissima che inevitabilmente modellerà la classifica.
 
Da non sottovalutare la 17a tappa, con il Passo della Mendola, le salite di Naz e Terento e l’ascesa finale fino a Anterselva. Imperdibile il tappone dolomitico di sabato 1 giugno. Quando le energie saranno ridotte al lumicino, oltre 5.000 metri di dislivello con le salite di Cima Campo, Passo Manghen, Passo Rolle e la salita finale di Croce d’Aune-Monte Avena. Infine la domenica di chiusura, la terza crono: si arriva all’Arena di Verona, dove ancora pulsano le emozioni del trionfo rosa di Moser 34 anni or sono. Il Giro è svelato: sulla carta è bellissimo, starà ai corridori renderlo tale anche nella realtà. Nibali, Froome, Dumolin e Thomas (tanto per citarne 4 a scatola chiusa) a voi la parola.

 Queste le tappe:
– 1/a tappa sabato 11 maggio: Bologna-Bologna, 8,2 km, cronometro individuale.
– 2/a tappa domenica 12 maggio: Bologna-Fucecchio, 200 km, media montagna.
– 3/a tappa lunedì 13 maggio: Vinci-Orbetello, 219 km, pianeggiante.
– 4/a tappa martedì 14 maggio: Orbetello-Frascati, 228 km, pianeggiante.
– 5/a tappa mercoledì 15 maggio: Frascati-Terracina, 140 km, pianeggiante.
– 6/a tappa giovedì 16 maggio: Cassino-San Giovanni Rotondo, 233 km, media montagna.
– 7/a tappa venerdì 17 maggio: Vasto-L’Aquila, 180 km, media montagna.
– 8/a tappa sabato 18 maggio: Tortoreto Lido-Pesaro, 235 km, media montagna.
– 9/a tappa domenica 19 maggio: Riccione-San Marino, 34,7 km, cronometro individuale.
– Lunedì 20 maggio: riposo.
– 10/a tappa martedì 21 maggio: Ravenna-Modena, 147 km, pianeggiante.
– 11/a tappa mercoledì 22 maggio: Carpi-Novi Ligure, 206 km, pianeggiante.
– 12/a tappa giovedì 23 maggio: Cuneo-Pinerolo, 146 km, media montagna.
– 13/a tappa venerdì 24 maggio: Pinerolo-Ceresole Reale, 188 km, alta montagna.
– 14/a tappa sabato 25 maggio: Saint Vincent-Courmayeur, 131 km, alta montagna.
– 15/a tappa domenica 26 maggio: Ivrea-Como, 237 km, media montagna.
– Lunedì 27 maggio riposo.
– 16/a tappa martedì 28 maggio: Lovere-Ponte di Legno, 226 km, alta montagna.
– 17/a tappa mercoledì 29 maggio: Commezzadura-Anterselva, 180 km, media montagna.
– 18/a tappa giovedì 30 maggio: Valdaora-Santa Maria di Sala, 220 km, pianeggiante.
– 19/a tappa venerdì 31 maggio: Treviso-San Martino di Castrozza, 151 km, alta montagna.
– 20/a tappa sabato 1 giugno: Feltre-Croce d’Aune, 191 km, alta montagna.
– 21/a tappa domenica 2 giugno: Verona-Verona, 15,6 km, cronometro individuale.


Fonte: http://www.repubblica.it/rss/sport/rss2.0.xml


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