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Serie B – Piombino, intervista a coach Andreazza “fra preseason e campionato”

Serie B - Piombino, intervista a coach Andreazza "fra preseason e campionato"

Come giudichi questa preseason e in cosa la squadra ti ha dato più soddisfazione e su cosa ancora invece dobbiamo ancora lavorare?

E’stata una preseason di alto livello, perché abbiamo incontrato squadre o di categoria superiore, squadre ostiche, come San Minato, o di altissimo livello in categoria, insomma abbiamo giocato tutte partite vere. E’stato un precampionato reso ancor più difficile dalle assenze di giocatori importanti, prima Persico, poi Iardella, che hanno un po’ fatto venir meno termini di paragone pienamente attendibili. Della squadra in questa fase mi è piaciuto molto la voglia di non mollare mai, anche quando andavamo sotto. Questo ci è stato riconosciuto anche dagli avversari, d’altronde è una caratteristica che ci aveva contraddistinto anche nel passato campionato, quindi non ho ragione di pensare che non la vedremo anche quest’anno. Quello su cui dobbiamo ancora lavorare, in virtù delle assenze sopracitate, è l’amalgama, le defezioni hanno un po’ rallentato le dinamiche di squadra, offensive e difensive, non è un caso che sabato dopo una settimana di lavoro al completo, si son viste con più continuità buone cose sia offensive, che difensive.

Due parole sull’inserimento dei nuovi

Fratto è sicuramente il giocatore che ci aspettavamo, un giocatore che si è subito inserito benissimo, con voglia energia e leadership, ma può anche lui ancora crescere di rendimento. Saverio (Mazzantini) è arrivato un po’ più indietro dal punto di vista fisico, per un problema nel fine campionato scorso, che ne ha limitato l’attività durante l’estate, nella fase di preparazione ha recuperato ed ha raggiunto la miglior condizione fisica, sarà molto utile perché è un generoso e uno che sa fare molte cose. Molteni si è calato molto bene e con intelligenza nella sua parte, il suo precampionato è stato in crescendo, quindi con il recupero di Iardella si è visto quello che sarà il suo compito, quello di dare qualche minuto di cambio nel reparto esterni. Per quanto riguarda Riva invece è un giocatore che ha già giocato la categoria, quindi per lui l’adattamento è stato più facile. Comunque per entrambi i casi abbiamo volutamente impostato un discorso a medio/lungo termine, perché con entrambi abbiamo la possibilità a fine anno di allungare la loro permanenza qui, di modo che se cresceranno durante l’anno, saranno un vantaggio per quello successivo.

 La brillante partita con Siena ha fatto salire l’indice dell’entusiasmo, rilanciando le aspettative su questa squadra, quanto positivamente si può valutare quel test, sapendo che Siena non è avversaria certamente del livello della Fiorentina?

Quella partita acquista ancor più valore, perché è l’unica dove abbiamo giocato al completo, poi io non sto a guardare le altre, so che avevano alcuni problemi, ma a me interessava la risposta dei miei, aldilà dell’avversaria la risposta c’è stata, abbiamo giocato 35’ facendo bene ciò che dovevamo fare e quindi son contento di come abbiamo concluso questa preseason. E’chiaro che la settimana che porta al campionato cambia tutto, cambia la tensione, il modo di preparar le partite, per noi e per gli avversari.                                                                                                                                   

Mi hai più volte ribadito che questa è una squadra che crescerà durante tutta la stagione, visto che il proverbio dice che chi ben comincia è già a metà dell’opera, in quest’ottica avresti forse preferito un avvio più morbido rispetto agli scontri con Fiorentina e Pavia nelle prime due casalinghe?

Sinceramente Firenze avrei preferito trovarla più avanti, per la squadra che è, per il loro modo di giocare, avrei preferito più avanti per essere più pronti anche noi, ma così ci è toccato e così sia.

Un tuo giudizio sul nostro girone e su quali sono i nostri obiettivi

Credo che i valori veri si vedranno solo dopo otto/nove giornate, solo li si potrà stabilire una gerarchia, quindi per noi occorre partire a testa bassa e solo allora potremo valutare, anche perché in un campionato incidono molte cose, incontrare una squadra nel momento di forma, tuo o suo,  o viceversa, gli infortuni, oppure nel finale di campionato incontrare squadre senza più motivazioni o invece in lotta per un obiettivo, tutti fattori che possono darti o toglierti punti decisivi. Quindi noi possiamo solo metterci il nostro massimo e se gli altri fattori ci saranno favorevoli, potremo ottenere un buon risultato.

Anno passato mi dicesti che non eri interessato al confronto della tua squadra con quella passata, in quanto non tua, allora adesso che sei alla tua seconda stagione, ti chiedo, dando voce alla domanda che la piazza si pone, ritieni questa squadra più forte di quella passata?                                                                                    

Quali particolari le distinguono?

La speranza che sia più forte ovviamente c’è, ma una squadra è composta di persone ed il fattore umano fa si che non sia mai possibile sapere prima se la risposta alle attese possa essere quella desiderata. Noi quando abbiamo saputo che avremo perso certi giocatori, abbiamo cercato di rimpiazzarli nel migliore dei modi, il campo ci dirà se ci siamo riusciti. Dal punto di vista tecnico è cambiato poco, ma Fratto rispetto a Malbasa è giocatore più esperto e quindi mi aspetto più continuità, Malbasa pur disputando un ottimo campionato, anno passato ha avuto dei cali di rendimento nell’arco della stagione, cosa che non mi aspetto da Fratto. Mazzantini rispetto a Fontana è giocatore più di sistema, anche se sa fare bene molte cose, ma meno estroverso di Fontana che magari ti inventava la giocata fuori dagli schemi, ma tecnicamente sono entrambi molto bravi. Senz’altro abbiamo un po’ di esperienza e di peso fisico in più, come ci eravamo prefissati in sede di mercato. Il filo comune fra le due squadre comunque c’è, le nostre caratteristiche dovrebbero essere le solite, dobbiamo avere un grande impatto difensivo, non abbiamo il giocatore da tanti punti e gli altri che stanno a guardare, cosa che non voglio, quindi dobbiamo giocare di squadra, mi aspetto, essendo quasi tutti un anno in più che ci conosciamo, qualche passaggio a vuoto in meno, principalmente in trasferta. Anno passato con giocatori meno conosciuti abbiamo sfruttato il fattore sorpresa, quest’anno, con Fratto e Mazzantini questo non ci sarà.

Al pubblico che domenica riempirà di nuovo gli spalti quale messaggio vuoi mandare ?

Per il nostro pubblico, mi ripeto, questa squadra anno passato lo ha conquistato, per la grande voglia di lottare sul campo e garantisco che anche quest’anno sputeremo sangue in campo, ci sbucceremo le ginocchia per dare a loro e a noi le più grandi soddisfazioni possibili.

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