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    Premio Donna Sport a Micheli, Marziali, Cardenia e all’As Roma femminile

    Valorizzare il contributo delle donne, sottolineando il valore aggiunto che l’universo femminile conferisce in ogni aspetto della vita e della società. Questo l’obiettivo che il Panathlon International Club di Roma continua a porsi organizzando la 24a edizione del “Premio Donna Sport”, istituito nel 1990 e rivolto alle atlete, alle dirigenti, alle allenatrici e alle giudici di gara capaci di portare in alto il nome e il valore dello sport italiano con i propri risultati dentro e fuori dal campo. Un premio prestigioso, celebrato mercoledì 11 ottobre al Circolo Ufficiali delle Forze Armate d’Italia di Palazzo Barberini, che vuole essere celebrazione ma fornire al contempo l’opportunità per riflettere sulla condizione femminile anche sotto il profilo sociale. E che cade, quest’anno, a pochi mesi da Olimpiadi mai così importanti per la parità di genere: per la prima volta, infatti, nei Giochi di Parigi 2024 avremo una piena e totale uguaglianza in termini di partecipazione numerica di atleti e atlete. 
    Il presidente Walter Borghino e i soci del club hanno premiato come “Donna-atleta” la romana Elena Micheli, due volte campionessa del mondo a livello individuale nel pentathlon moderno (nel 2022 ad Alessandria D’Egitto e nel 2023 a Bath, in Inghilterra), qualificata per le Olimpiadi. Con la seguente motivazione: “Vanto dello sport italiano, sin dagli inizi della sua attività si è distinta più volte in campo mondiale nella complessa disciplina del Pentathlon Moderno. Olimpionica a Tokio 2020, è la prima atleta italiana laureatasi due volte Campionessa del Mondo individuale. Collare d’Oro al merito sportivo, sarà una delle protagoniste a Parigi 2024”.  “Sono lusingata e onorata di ricevere questo riconoscimento in quanto atleta e in quanto donna, è gradito e mai scontato – le sue parole sul palco – Parigi è un sogno che ho in un cassetto che voglio aprire lentamente. Il gruppo di lavoro che è con me e mi supporta funziona, quindi ho sensazioni molto positive in vista delle Olimpiadi. Ai Giochi sogno in grande”.
    Il Premio “Giudice di gara” è andato a Silvia Marziali, 34 anni, prima donna arbitro in Serie A1 maschile di basket dopo l’ultima, più di trent’anni fa, Antonella Frabetti. “L’avrebbero meritato tante altre prima di me – ha spiegato il fischietto originaria di Porto San Giorgio – forse però non erano maturi i tempi e sono felice di aver in qualche modo aperto un varco. La soddisfazione più grande per un arbitro? Commettere meno errori possibile ed essere un facilitatore del gioco”. Silvia, oltre alla passione per la pallacanestro, ha portato avanti gli studi e si è laureata in medicina. “Innamorata del Basket sin dall’infanzia, ha coniugato la passione sportiva con l’impegno, la preparazione e la serietà nel difficile ruolo di Ufficiale di Gara – si legge nella motivazione del premio – raggiungendo in tale veste le più alte vette del basket nazionale, sino alla massima serie maschile e femminile, e internazionale.  Stella d’Oro al Merito Sportivo, è Ufficiale Medico dell’Aeronautica Militare, nel cui ambito si è particolarmente distinta nella lotta contro la Pandemia”.
    Premio Dirigente”, invece, a Stefania Cardenia, direttore regionale Special Olympics Team Lazio, organizzatrice di oltre 400 eventi sportivi nel corso della propria carriera, con particolare attenzione al mondo dello sport paralimpico e per disabili. “Nel corso degli anni sono stati compiuti tanti passi in avanti nella parità di genere a livello sportivo e dirigenziale – le sue parole – ma il percorso non è ancora concluso e la sfida per noi donne è quotidiana. Grazie a questo Premio e a chi lo organizza per accendere costantemente un faro sull’universo femminile”. “Pioniera della dirigenza sportiva al femminile in una delle più grandi polisportive europee, l’A.S.D. Roma 12, due volte campione d’Italia di Basket in carrozzina, ha sempre operato, con determinazione e entusiasmo, per la crescita del movimento sportivo locale e nazionale, con una particolare attenzione verso le disabilità” la motivazione del riconoscimento.
    Il Panathlon Roma ha inoltre assegnato un premio speciale alle ragazze dell’As Roma, campionesse d’Italia, vincitrici della Supercoppa e protagoniste di uno straordinario percorso in Champions League nella stagione in cui il professionismo femminile è divenuto realtà nel calcio italiano. A tutte le premiate dei fiori, una pergamena e una statuetta fusa in bronzo, opera di Pierpaolo e Piergiorgio Ermini, che riporta l’immagine di “Gloria”, figura eretta in bilico con il corpo in tensione verso la discesa dalla posizione di trionfo, in un equilibrio ideale tra l’umiltà della disciplina e la fierezza della vittoria. Alla 24a edizione del Premio Donna, tra le autorità e le personalità presenti, hanno partecipato Ferdinando Bonessio, presidente della Commissione Sport di Roma Capitale, Luca Mazzini di Banco BPM, il presidente della Federazione Italiana Pentathlon Moderno Fabrizio Bittner, Paolo Pizzo (che ha lavorato con Elena Micheli come mental coach), il colonnello Spina dell’Aeronautica Militare e Alessandro Palazzotti di Special Olympics. “Siamo veramente orgogliosi di aver dato continuità a questo evento, con grande sensibilità da parte delle istituzioni sportive e amministrativ e locali – ha dichiarato Walter Borghino, presidente del Panathlon Roma – e il patrocinio di Roma Capitale e del Coni Lazio lo dimostra. Questo premio è diventato un punto di riferimento e ogni anno premia personalità di altissimo profilo”. LEGGI TUTTO

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    Marketing e sport: un binomio destinato a crescere!

    Il mondo è in continuo cambiamento, muta, si evolve. Anche lo sport cambia e si adatta; nel corso degli anni abbiamo visto cambiare anche l’immagine degli sportivi, dei club e delle federazioni, adattandosi ai social network e ai nuovi canali di distribuzione del prodotto. Dietro questi cambiamenti c’è uno studio. Nel marketing è fondamentale sapere leggere questi cambiamenti e sfruttarli. E questo vale anche per il marketing sportivo, che ha saputo adattarsi alle nuove tecnologie disponibili, mutando il proprio modo di pubblicizzarsi e di valorizzare il proprio prodotto. 

    Marketing sportivo: come si sta evolvendo

    Il marketing punta a sfruttare questi cambiamenti e ad acquisire nuovi clienti, andando incontro alle nuove esigenze dei consumatori. Lo streaming online, ad esempio, è cresciuto del 22% solo nell’ultimo anno e secondo gli analisti continuerà. Bisogna sempre continuare a studiare per tenersi aggiornati e saper cogliere al meglio le opportunità che il mondo ci mette davanti. 

    Un esempio di Sport, un esempio di Marketing: Cristiano Ronaldo, CR7

    Il mondo digitale ha reso più rapidi i processi di crescita o di perdita del proprio pubblico. L’esempio più eclatante è il recente approdo di Cristiano Ronaldo all’Al Nassr. Il fenomeno portoghese ha saputo creare un proprio brand (CR7) che lo ha reso in grado di muovere milioni di persone sui social network. Prima dell’arrivo di Ronaldo, l’Al Nassr contava circa 600 mila followers sul proprio account Instagram, oggi ha già superato gli 11 milioni! 

    Calcio e Marketing? Crescono gli eSports

    Il valore di mercato del marketing sportivo è il secondo asset dopo quello della pubblicità, seguito da vicino dal lancio di prodotti e dalle sponsorizzazioni. Grazie alla tecnologia blockchain il calcio e gli e-sports sono sempre più vicini. Gli e-sports, con oltre 300 milioni di spettatori in tutto il mondo rappresentano una grande possibilità di crescita e di acquisire nuovi clienti. 

    Formula 1 e metaverso: arriva l’Autodromo di Monza

    E non è solo il mondo del calcio a muoversi in questo nuovo mondo ed a sfruttarne le infinite possibilità, ma tutto lo sport. Nella Formula 1 abbiamo visto l’ingresso dell’autodromo di Monza nel metaverso. Il circuito sarà ricreato nella realtà virtuale, per permettere agli utenti di poter vedere le gare e visitare la struttura da remoto. Sempre i dirigenti dell’autodromo erano stati i primi a creare degli NFT del circuito e ora saranno i primi ad accedere al metaverso. 

    Come studiare il Marketing Sportivo: Zeta Jobs Academy

    Zeta Jobs Academy si occupa proprio di studiare questo nuovo mondo e formare i prossimi professionisti nel settore, potendo vantare relatori di grande esperienza nel campo come Francesco Melidoni founder e ceo di AOT – Arts on Token e Mod – Management on Demand; Lorenzo Governatori, specialista di e-commerce ed ex Dirigente della Basket Fabriano; Federico Porrozzi, direttore responsabile di Motosprint; Simone Zaccaria, direttore creativo di Motosport Network e MotorLAB. Per maggiori informazioni sul corso di Zeta Jobs Academy clicca qui LEGGI TUTTO

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    Sfida mondiale in casa Lube: De Cecco e Chinenyeze “rivali” per Argentina-Francia

    Di Pochi minuti dopo la secca sconfitta del Tours VB sul campo della Cucine Lube Civitanova nel quarto turno della fase a gironi di Champions League, lo sport francese ha vissuto una pagina ben più esaltante, con la seconda qualificazione consecutiva della nazionale di calcio alla finale dei Mondiali in Qatar, dove affronterà domenica l’Argentina. […] LEGGI TUTTO

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    LeBron e quella somiglianza con un giocatore del Camerun: la risposta è esilarante

    Nel periodo dei Mondiali di calcio gli sportivi vengono per forza attratti dalle partite, e anche chi è appassionato di altri sport si imbatte in situazioni particolari. Un tifoso di basket, guardando la partita tra Svizzera a Camerun ha intercettato una somiglianza molto particolare tra un calciatore africano e la stella dell’Nba LeBron James. “Quindi questo è il motivo per cui Lebron è stato fuori le ultime cinque partite” – scrive il tifoso taggando la star americana. E la risposta non si fa attendere.
    La risposta di LeBron
    Il cestista non si è fatto pregare, e dopo pochi minuti ha risposto al suo affezionato tifoso. “Voglio dire, ho del lavoro da fare anche in altri posti” ha scritto il fuoriclasse del Nba mostrando grande ironia e certificando – di fatto – la somiglianza con il calciatore del Camerun. LEGGI TUTTO

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    Da Roma a Doha: l'assurdo viaggio in auto per assistere ai Mondiali

    Fischietto in bocca, si inizia! Il primo Mondiale di Calcio invernale della storia sta per partire. Migliaia di persone si stanno muovendo alla volta del Qatar per assistere al match inaugurale e alle altre sfide, tranne gli italiani che saranno purtroppo di nuovo spettatori e non protagonisti. Ma se a qualcuno venisse la voglia di recarsi comunque a Doha in automobile, sarebbe un viaggio così impossibile?
    La prima partita della FIFA World Cup Qatar 2022 è in programma per domenica 20 novembre, alle 19:00 ora locale (17:00 in Italia) a Doha, allo stadio Al Bayt. Il Paese mediorientale aprirà come di consueto il torneo sfidando l’Ecuador, sorteggiato nello stesso Gruppo A. Il torneo calcistico più importante e coinvolgente del mondo però non vedrà di nuovo scendere in campo l’Italia, per la seconda volta spettatrice disinteressata dopo la disfatta contro la Svezia quando sulla panchina azzurra sedeva Giampiero Ventura. Ma chi dice che gli italiani non possono godersi questo Mondiale? Ai più fissati del gioco del pallone sarà balenata l’idea di fare un salto in Qatar per seguire qualche match, anche quelli tra le Nazionali più assurde. Tra prezzi dei biglietti aerei altissimi e hotel inavvicinabili la soluzione è una: andarci in automobile.
    Cancelo e il lusso sfrenato: alla sua Mercedes non manca nulla
    “Solo” 5mila chilometri
    Se si partisse da Roma, per arrivare allo stadio Al Bayt in auto l’impresa sarebbe ardua ma non impossibile. Si tratta infatti di 5.345 chilometri, cioè ben 62 ore di auto, soste escluse. Niente riposini, fermate in autogril per “bisogni impellenti” o pause snack, per raggiungere l’impianto di Doha ci vogliono poco più di due giorni e mezzo. Dalla Capitale, il navigatore consiglia di passare nei pressi di Napoli, raggiungendo Bari e scendendo verso il Sud della Puglia per imbarcarsi sul traghetto che da Brindisi porta in Grecia. Da lì inizia il viaggio alla volta di Salonicco, per poi attraversare il confine e raggiungere Instanbul. “Tagliando” a metà la Turchia, passando per Ankara, Gaziantep, fino al confine iracheno. Attraversando Baghdad si arriva nell’estremo meridione del Paese, sulle coste del bellissimo Golfo Persico. Superato il Kuwait e il Bahrein si arriva infiine in Qatar, nella moderna e ricchissima capitale, Doha. 
    Se siete ricchi
    Se 62 ore vi sembrano troppe e pensate che la sluzione migliore sia quella di psingere sull’acceleratore, avete bisogno di un’auto dalle prestazioni notevoli, che sia pronta a macinare oltre 5mila chilometri a tutta potenza. Armatevi di parecchio denaro per il rifornimento (e per eventuali multe per eccesso di velocità) e partite. Tra i modelli migliori tra cui poter scegliere, c’è senza dubbio la Mercedes Classe G AMG: la bestiona tedesca è equipaggiata con un V8 da 3982 cc che eroga una potenza di 585 CV. Lo scatto da 0 a 100 avviene in 4,5 secondi, mentre la velocità massima raggiungibile è di 220 km/h. Il prezzo? Circa 200mila euro. Un’altra soluzione ideale sarebbe la BMW X7: il Suv da olre 150mila euro presenta una potenza di 530 CV e può arrivare anche a 250 km/h. Infine, come ultimo consiglio per chi non guarda il portafogli, c’è quello di optare per un’Audi RS Q8, con motore V8 TFSI da 4 litri con 600 CV che costa “solo” 152mila euro nella versione base.
    Se siete poveri
    Se avete tanto tempo ma pochi soldi a disposizione e non avete nessuna intenzione di abbandonare questa folle idea, fare la classica “macchinata” in compagnia, è l’idea giusta da intraprendere. Il viaggio può essere divertente a bordo di una Dacia Jogger, la monovolume a 7 posti acquistabile con poco più di 16mila euro. Non sarà velocissima, ma sicuramente molto spaziosa. In alternativa c’è la Mahindra XUV 500: anche qui i 7 posti e l’abitacolo di grandi dimensioni permettono di viaggiare in lungo e in largo in estrema comodità. Il modello indiano costa solo 25.500 euro (pacchetto completo di ogni optional). Per ultima, la Reault Grand Scénic, versione più lunga di 22 cm e a sette posti della versione base Scénic. Solo 24mila euro e tanta comodità per il lunghissimo viaggio Roma-Doha.
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